Recensione

Pitstop II

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a cura di Melkor

Quando la storia dei videogiochi era appena agli inizi ed ogni idea valida rappresentava una vera e propria innovazione pensare ad un gioco di Formula Uno dove poter sfidare un proprio amico e dove poter controllare i tempi di pit stop era una cosa quasi inimmaginabile. Il Commodore 64 tuttavia aveva potenzialità che dovevano solo essere messe alla prova ed ecco che a tanti anni di distanza da quel periodo ritorna Pit Stop II. La sfida per il primo posto non era mai stata più emozionante, sarà altrettanto adesso?

Pronti, partenza, via!Considerando il livello grafico e le caratteristiche intrinseche della Formula Uno, ideare un titolo che suscitasse l’interesse dell’utenza era sicuramente una sfida ardua da vincere. Per cercare di venire incontro a dei limiti strutturali ben chiari Pit Stop II cercò di portare il livello di attenzione totalmente sulla gara tra due giocatori, cercando d’incrementare il fattore sfida fino ai massimi storici. Lo stile del gioco è totalmente arcade in quanto le simulazioni erano ancora lontane anni luce ma, nonostante ciò, la possibilità di correre fianco a fianco ad un amico riesce a rendere ancora oggi divertente il tutto nonostante i limiti tecnici del prodotto. Fin dai primi secondi riuscire a superare il vostro sfidante ed allo stesso tempo cercare di arrivare primi battendo anche le macchine comandate dalla CPU risulta difficile ed allo stesso tempo rende le dinamiche ricche di azione. E’ ovviamente possibile anche selezionare le gare in single player ma, in questo modo, il livello di sfida viene ridotto notevolmente, rendendo il tutto molto ripetitivo in quanto il livello della CPU non sembra sicuramente sbalordire. Potrete inoltre selezionare mediante una apposita schermata il tipo di pista, il numero di giri e di sfidanti ed anche il livello di difficoltà. Il nome del titolo tuttavia cerca di porre l’attenzione su un ulteriore aspetto che pone il tutto ad un livello strategico sicuramente superiore: potrete infatti gestire in maniera totalmente autonoma i vostri pit stop. Oltre al percorso infatti sulla vostra destra potrete visualizzare il livello di benzina presente nel serbatoio ed anche l’usura della gomme. Quando riterrete opportuno rientrare ai box potrete, avvicinandovi alla linea di fine giro, entrare nell’apposita pit lane in modo da entrare nella pit lane. L’interfaccia di gioco varierà totalmente e davanti a voi appariranno due meccanici dei quali uno si dovrà occupare del cambio delle ruote, mentre l’altro dovrà riempire il serbatoio con la benzina. Mediante il vostro joypad potrete selezionare quale dei due fare partire prima ed andrete in pratica ad effettuare manualmente le operazioni stesse andando a valutare anche la quantità di benzina da utilizzare. Sicuramente la possibilità di gestire le soste aggiunge un evidente elemento di strategia, in quanto sbagliare stop o caricare poca benzina potrebbe rendere la gara un vero e proprio fallimento. Tutto ciò risulta sicuramente divertente ai giorni nostri mentre all’uscita l’utenza rimase sicuramente esterrefatta da una struttura così profonda e dettagliata.

Una grafica da pole o da pit stop?Dal punto di vista strutturale Pit Stop II presenta una grafica che, per quanto riguarda il paesaggio ed i percorsi risulta monotona e ripetitiva. Vedrete semplicemente gli alberi in lontananza cambiare di prospettiva, mentre le uniche variazioni su pista saranno le curve e le macchine dei vostri avversari che incontrerete lungo il percorso. Pur non avendo elementi 3D tuttavia la palette di colori e la prospettiva cerca di sopperire in maniera più o meno riuscita cercando di donare un effetto di profondità. Il controllo fortunatamente non risente dei limiti mostrati più volti dalla presenza di un solo pulsante in quanto per arrivare alla bandiera a scacchi dovrete semplicemente dosare il gas muovervi in maniera agile. Un lato dolente è rappresentato dal comparto sonoro che va a simulare in modo fin troppo statico l’effetto del motore. Il risultato è un continuo ruggito che tende inevitabilmente a causare fastidio se. L’emulazione svolta dal Nintendo Wii è come sempre perfetta e potrete utilizzare il Wii Remote in posizione verticale, il Classic Controller o il Joypad del GameCube. Il prezzo è quello di tutti i titoli per C64 ossia 500 Wii Points e come sempre vi sarebbe qualche recriminazione per il costo che non dovrebbe essere così alto per un titolo del genere.

– Possibilità di giocare in due

– Controllo dei pit stop

– Innovativo nel suo genere

– Grafica datata

– Sonoro ripetitivo

– 500 Wii Points appaiono troppi

6.5

Pit Stop II introdusse nel mondo dei videogiochi di Formula Uno la possibilità di effettuare in prima persona i propri pit stop e, allo stesso tempo, implementò un livello di sfida molto alto. Tuttavia il fattore tempo colpisce inevitabilmente tutti i titoli per Commodore 64 e ovviamente anche questo gioco ne subisce le conseguenze. Sicuramente giocando in due potrete passare qualche minuto di divertimento, ma in single player ben presto la noia si farà sentire e il rimpianto per i 500 Wii Points sarà molto. Nel complesso un prodotto comunque discreto, ma solo per pochi affezionati.

Voto Recensione di Pitstop II - Recensione


6.5