Anteprima

PES 2017

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a cura di Dr Whi7es

AGGIORNAMENTO E3: In occasione dell’E3 di Los Angeles siamo stati ospiti di Konami per cercare di scoprire nuove informazioni su Pro Evolution Soccer 2017, titolo che avevamo avuto modo di provare ad inizio mese e che si era dimostrato un buon passo in avanti rispetto al capitolo dello scorso anno. Visto il poco tempo a disposizione però, gli sviluppatori non hanno potuto preparare una nuova build; abbiamo quindi sfruttato la presenza di Adam Bhatti, forse il volto più conosciuto della produzione, per avere maggiori dettagli sulle novità previste per le varie modalità di gioco.
Uno dei punti di forza storici della saga di PES sono sicuramente i famigerati file opzioni tramite i quali, gli utenti, potevano risolvere l’annoso problema della carenza di licenze. Lo sbarco sul mercato delle console di nuova generazione ha però interrotto questa tradizione grazie gli sviluppatori finalmente in grado – solo con la scorsa edizione – di introdurre un sistema di importazione immagini su PS4, con i giocatori chiamati ad importare una ad una tutte le divise e gli stemmi necessari con un processo abbastanza lungo e macchinoso. Per PES 2017 tutto questo è stato finalmente superato, con gli sviluppatori capaci di reintrodurre i famigerati file opzioni e gli utenti che saranno in grado di scaricare i file condivisi dalle altre persone in giro per il mondo, inserirli in una chiavetta USB, importarli nel gioco e godersi i risultati. Nessuna notizia invece per quanto riguarda la disponibilità di questa funzione su Xbox One, che probabilmente si tenterà fino all’ultimo di inserire. Per quanto riguarda invece il numero reale di licenze, il team di sviluppo non ha voluto sbilanciarsi: oltre alla presenza dell’Arsenal, giocabile nella demo e protagonista del teaser trailer, sono previste diverse sorprese per gli appassionati. Novità anche per quanto riguarda gli stadi, con l’aggiunta di nuovi campi da gioco sia reali che virtuali, con Konami che, per ovviare alle storiche carenze, ha deciso di costruire da zero diversi stadi in modo da avere un numero maggiore di scenari in cui disputare le nostre partite. Per l’elenco completo di tutte le nuove licenze dovremo aspettare solamente fino alla Gamescon di Colonia.
Grosse novità invece per gli update delle rose. Adam Bhatti si è detto dispiaciuto dei problemi avuti al lancio di PES 2016, con le rose aggiornate solamente dopo alcune settimane, e ci ha fatto una promessa: PES 2017, già al momento del lancio, potrà contare su rose aggiornate settimanalmente, in modo da riflettere sia i risultati in campo, con le valutazioni dei giocatori in continuo cambiamento in seguito alle prestazioni delle controparti reali, sia il vero e proprio stile di gioco delle varie formazioni.
La modalità più iconica e amata dagli appassionati rimane sempre la Master League, capace, edizione dopo edizione, di migliorarsi e farsi apprezzare dal pubblico. Anche in PES 2017 abbiamo quindi alcune novità che faranno felici i fans della saga. Partiamo dalla correzione di un fastidioso bug del passato episodio: a differenza di quanto accadeva prima, in questa nuova Master League le partite si svolgeranno sia di giorno che di notte seguendo le controparti reali, un dettaglio da poco conto per molti ma che aveva fatto infuriare gli appassionati.  Tutta nuova anche la gestione delle trattative, con la distinzione tra il budget dedicato al prezzo dei cartellini e quello dedicato agli ingaggi dei giocatori, con l’ultimo giorno di trattative che avanzerà lentamente per riflettere la tensione di quei momenti e con infine la possibilità.
Control Reality
L’arrivo delle console di nuova generazione sul mercato ha sicuramente giovato alla serie, capace di riscattarsi dopo anni di buio che avevano allontanato buona parte dei fan. PES 2016 è stato il titolo migliore dai tempi dell’era PS2 e per questo nuovo capitolo gli sviluppatori hanno quindi lavorato per correggere tutti quei piccoli problemi di gameplay emersi durante l’anno passato piuttosto che rivoluzionare nuovamente il tutto. L’obiettivo è quello di offrire la miglior simulazione calcistica mai creata. Primo aspetto del gameplay su cui sono intervenuti gli sviluppatori è il controllo di palla, aggiungendo numerose nuovi animazioni per fornire un’arma importante per superare gli avversari: tramite il semplice movimento della levetta sinistra è ora possibile mettere fuori tempo il difensore con una finta di corpo o con un controllo a seguire. Il risultato è buono ma non ancora perfetto, con i giocatori che a volte non rispondono perfettamente ai nostri comandi, una situazione spiegabile con l’arretratezza della build da noi provata. Grandi passi in avanti per quanto riguarda i passaggi che beneficiano del grande lavoro svolto sulla fisica del pallone, con i ragazzi di Konami che promettono passaggi più precisi, capaci di riflettere quelli reali grazie ad una maggiore pesantezza. Pad alla mano abbiamo notato grandi miglioramenti sui filtranti, vera spina nel fianco dei precedenti episodi: ora è molto più difficile bucare le difese con un semplice passaggio, sia per una maggiore difficoltà di effettuarli con precisione e sia per una maggiore capacità dei giocatori di intercettare il pallone. Altro aspetto che necessitava di netti passi in avanti erano i portieri, in passato mai capaci di dare sicurezza agli utenti, costretti a sperare di non incappare in vere e proprie papere capaci di compromettere il risultato di una partita. Oltre alle numerose nuove animazioni aggiunte per rendere le parate più fluide e naturali, abbiamo riscontrato una maggiore attenzione degli estremi difensori nei tiri da distanza ravvicinata e da fuori area. Visto l’esiguo numero di partite disputate non è però possibile dare un giudizio definitivo, ma i passi in avanti ci sono sembrati evidenti. Particolarmente apprezzata è stata la nuova gestione dei calci d’angolo, con numerose nuove opzioni a disposizione degli utenti. Tramite la semplice pressione di un tasto è possibile ordinare ai nostri giocatori, in fase difensiva, di marcare a uomo o a zona gli avversari. In fase offensiva potremo invece dire ai nostri calciatori di tagliare sul primo palo, di creare un trenino e altro ancora, donandoci la possibilità di liberare i nostri migliori giocatori per segnare gol facili. Riproporre però sempre le solite azioni non premierà più i giocatori, grazie alla nuova IA adattiva introdotta in questa edizione. La CPU è diventata più “umana”, capace di contrastare in modo efficace il nostro modo di giocare: utilizziamo sempre la nostra stella per iniziare l’azione? Gli avversari inizieranno a raddoppiarci sempre. Creiamo costante superiorità numerica sugli esterni? L’IA ordinerà ai propri centrocampisti di aiutare maggiormente i terzini. Il risultato è quello di assistere a partite sempre diverse, con i giocatori che dovranno variare il proprio stile di gioco per portare a casa il risultato. Ad aiutarci nell’impresa troviamo le nuove opzioni tattiche messe a disposizione dagli sviluppatori. Prima di ogni partita potremo scegliere tra quattro diversi stili di gioco, due offensivi e due difensivi, selezionabili in ogni momento della partita senza passare dai menù di pausa. Tra le opzioni selezionabili troviamo il Gegenpressimg, con i giocatori che cercano di recuperare il pallone immediatamente dopo averlo perso, il Tiki Taka, con la nostra squadra che diventa più corta per offrire sempre una linea di passaggio pulita, il catenaccio e contropiede, con i nostri giocatori chiusi in area di rigore salvo la persona designata per ripartire velocemente in attacco e molti altri. Selezionare la tattica giusta al momento giusto della partita permette di ottenere un vantaggio notevole. Attenzione però: grazie ai miglioramenti apportati al Team ID, anche la CPU è in grado di punire il nostro atteggiamento in campo. Durante una partita eravamo riusciti a chiudere l’Atletico Madrid nella propria area di rigore nel tentativo di sbloccare il risultato. Alzare il baricentro del nostro gioco ci ha però esposto ai letali contropiedi di Griezmann e Torres che, dopo un nostro calcio d’angolo andato a vuoto, sono ripartiti velocemente trovandosi in una situazione di 2vs1 con il nostro portiere, segnando il gol che ha deciso l’incontro. L’assedio finale non ha infatti portato alcun risultato, nonostante avessimo impostato la mentalità della squadra su ultraoffensiva tramite l’utilizzo dei grilletti del pad.

Grafica e licenze

Ottimo come sempre il comparto grafico, con il Fox Engine che viene spremuto al massimo. Gli sviluppatori non si sono cullati sugli allori ma hanno introdotto decine di nuove chicche come il respiro dei giocatori durante le partite invernali o la pioggia che si solleva dalla rete al momento di un gol. Ottimi anche i modelli dei giocatori, con i ragazzi di Konami impegnati a migliorare anche la resa del pubblico e degli stadi. Chiudiamo con il capitolo licenze: nonostante non siano giunte nuove informazioni, la presenza nella demo dell’Arsenal completamente licenziato lascia ben sperare per la presenza di nuove squadre all’interno del gioco: riteniamo difficile l’accordo con tutte le squadre di Premier League, più facile invece la presenza delle squadre impegnate nelle competizioni europee.

– Grandi passi in avanti per i passaggi

– Portieri più convincenti

– Nuove opzioni tattiche

– File Opzioni per PS4

– Live Update delle rose

– Master League ulteriormente migliorata

Il primo approccio con PES 2017 ci ha convinto, con gli sviluppatori impegnati a seguire la strada tracciata dai precedenti capitoli migliorando peró ulteriormente il gameplay. La nuova IA adattiva e le opzioni tattiche introdotte promettono poi di regalare ore e ore di gioco agli appassionati, impegnati a trovare la tattica perfetta per il proprio stile di gioco. Il problema storico delle licenze potrebbe poi vedere importanti novità vista la presenza dell’Arsenal all’interno della demo. Sensazioni buone dunque, non ci resta che aspettare i prossimi mesi per scoprire di più sul titolo!