Recensione

Overture

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a cura di Specialized

Stiamo giocando ormai da una decina di ore a Overture e ancora non ci basta. Vogliamo ancora gettarci in questi livelli generati casualmente, raccogliere loot sempre più potente, mazzuolare mostri come se non ci fosse un domani, imprecare come scaricatori di porto davanti al classico boss impossibile, sbloccare nuove classi e salire di livello. Se non l’avete ancora capito, questa piccola produzione indipendente di Black Shell Games finanziata su Kickstarter con appena 2000 dollari ci è piaciuta molto. Non che Overture sia un gioiello di grafica, stile o innovazione. Lo si può infatti descrivere come un roguelike che incontra il bullet-hell che a sua volta si mischia con l’action-GdR dell’era 16 bit. Eppure, anche per il grande e continuo supporto degli sviluppatori, spendere 4,99 euro su Steam per un titolo che promette ore e ore di gioco ci pare davvero un grande affare.
Boss dell’altro mondo
All’inizio di Overture dobbiamo scegliere una tra le quattro classi disponibili (Guerriero, Sciamano, Mago e Arciere), ma nel corso del gioco possiamo sbloccare altre 20 classi (5 per ognuna di quelle iniziali) utilizzando l’oro guadagnato. Le classi aggiuntive non servono solo come incentivo per proseguire nel gioco, ma avendo ognuna un attacco primario e secondario unico offrono un approccio ai livelli sempre diverso, anche se non troppo vista la formula essenziale del gioco. Una volta scelto il personaggio e non curandosi minimamente della trama (che infatti non c’è), si entra in un livello generato casualmente ogni volta e si inizia a uccidere tutto quello che ci viene incontro fino allo scontro con il boss. Gli attacchi sono due e sono mappati sui due tasti del mouse; quello primario è affidato all’arma, mentre quello secondario è una specie di attacco speciale che consuma del mana. Ci si muove con la tastiera (peccato davvero non poter utilizzare un pad) e i livelli sono completamente liberi, nel senso che possiamo muoverci al loro interno senza barriere o porte da aprire per giungere allo scontro finale con il boss. Anzi, volendo si può affrontare il mostrone finale di ogni livello anche dopo poco (non esistono fasi intermedie) e ciò dà una grande libertà di movimento e di azione al giocatore, che può così grindare a più non posso per rafforzarsi e ottenere loot sempre migliore, oppure tentare la sorte prima del previsto. Vista però l’estrema difficoltà nello sconfiggere anche il primo boss del gioco, consigliamo caldamente di buttarvi nel grinding e nell’esplorazione del livello prima di battagliare contro il boss.
La morte vien giocando
Giocare a Overture è veramente questione di un attimo e il divertimento arriva già dopo i primi minuti. L’azione è velocissima e non c’è un attimo di pausa visto che i mostri ci vengono addosso fin da subito in grandi quantità. Il loot consiste in monete d’oro, pozioni (mana e salute), armi, armature, pergamene per aumentare di colpo il livello di esperienza, anelli e persino dei PNG che possiamo liberare e che ci seguono aiutandoci a combattere fino a che non muoiono. Come in ogni roguelike anche in Overture c’è il permadeath; se quindi si muore, si ricomincia il livello da capo (che però sarà sempre generato proceduralmente) perdendo tutti gli oggetti ottenuti fino a quel momento, ma il livello di esperienza rimane intatto (almeno quello!). Overture rimane comunque un gioco molto difficile, a tratti al limite dell’impossibile quando si ha a che fare con i boss e con i loro attacchi devastanti; eppure non siamo mai arrivati a livelli di frustrazione tali da abbandonare il gioco. 
Il caos è dietro l’angolo
Se si muore, si ha comunque voglia di scendere di nuovo in queste arene e di combattere come forsennati per riprovare a uccidere il boss, ma anche per sbloccare tutte le classi disponibili o per utilizzare l’oro raccolto per salire di livello. I difetti ci sono comunque. A volte, con decine di nemici che ci attaccano, l’azione diventa davvero confusa e si procedere un po’ alla cieca cercando di tirarsi fuori da queste bolge infernali. Inoltre un leggero abbassamento nella potenza e resistenza dei boss non avrebbe fatto male e spiace, oltre all’assenza del multiplayer (in co-op Overture sarebbe davvero il massimo), l’impossibilità di impostare i valori del nostro personaggio al passaggio di ogni livello di esperienza. La stessa grafica in stile 16 bit non si fa notare per meriti particolari (anzi, è un po’ sotto tono), al contrario di una colonna sonora “retro” davvero godibile e gustosa, che fa da perfetto sfondo musicale a un gioco tanto inaspettato quanto bello e divertente.        

– Può dare assuefazione

– Livelli procedurali e loot a volontà

– 20 classi da sbloccare

– Molto longevo

– A tratti c’è fin troppa confusione

– Niente multiplayer

– Boss fin troppo “immortali”

8.0

Overture è innanzitutto un gioco molto longevo e la cifra richiesta su Steam è irrisoria se si pensa alla quantità di ore che trascorrerete in questi livelli generati proceduralmente. Inoltre il gameplay elementare si sposa benissimo con l’azione frenetica, il loot sempre vario, lo sblocco delle classi e le durissime battaglie contro i boss, tra i più tosti e potenti visti negli ultimi anni. Il multiplayer, un po’ di confusione in meno e una grafica più ispirata avrebbero potuto far guadagnare al gioco un voto ancora più alto, ma per ora accontentiamoci.

Voto Recensione di Overture - Recensione


8