Recensione

Nova-111

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

14,99€ di listino, PlayStation Plus di febbraio. Giocato su PS Vita, testato su PS4.
Cosa succede quando Eddie Lee, uno dei membri del team Q-Games, lascia la software house per dirigerne una tutta sua? Succede che nasce Funktronic Labs
, e che Funktronic Labs dà vita a quella che è, di fatto, una reinterpretazione di PixelJunk Shooter – gioco del quale vi abbiamo già parlato qualche tempo fa.
È così che nasce Nova-111, adventure sci-fi a turni arrivato anche su console grazie a Curve Digital, e che questo mese è stato proposto nella Instant Game Collection riservata agli abbonati PlayStation Plus. Il gioco, proprio come PixelJunk Shooter, vi chiede di vagare per delle lande fantasiose in cerca di diversi scienziati da salvare – 111, da cui il titolo – a bordo della vostra improbabile nave volante. La strada, però, è minata di pericoli, e per riuscire nel proprio intento servirà una strategia brillante.
Guarda come ti salvo lo scienziato
Parlavamo di strategia, appunto, visto che Nova-111 ne fa una componente fondamentale del suo gameplay: saliti a bordo della vostra nave e pronti a vagare in mondi bidimensionali, vi accorgerete subito che i diversi livelli sono delle vere e proprie scacchiere, ed ogni vostro movimento corrisponde ad un turno. Significa, insomma, che pochissime cose si svolgono in real-time, e che anche quando vi imbatterete in dei nemici, questi vi verranno addosso un passo alla volta, rispettando i turni, e non di gran carriera.
Il gioco vi introduce brevemente le sue meccaniche, che risultano intuitive ed efficaci: comincerete così a padroneggiare la nave, muovendovi sempre di una casella in orizzontale o verticale, e facendo bene attenzione agli incontri sgradevoli, a caccia degli scienziati perduti: le ambientazioni, artisticamente molto ispirate, sono infatti minate di nemici vari, caratterizzati dalle loro peculiarità. Il mostro base che affronterete, ad esempio, è un grosso uccellaccio che tenterà di mordervi, concedendovi però un turno per la schivata, mentre più avanti ve la vedrete anche con nemici robotici che potrete solo evitare, dal momento che sono indistruttibili. Interessante anche il fatto che il gioco, dopo avervi lasciato prendere un po’ di confidenza con il sistema a turni, introduca anche dei nemici che compiono azioni in real-time, come quelli che vi lanceranno contro dei dischi elettrici, o quelli che, se troppo vicini, inizieranno un count-down prima di esplodere.
Per riuscire nell’impresa di salvare gli scienziati, quindi, dovrete scoprire le caratteristiche di tutti i nemici che incrocerete, elaborando la strategia migliore per superarli – a volte anche senza urtarli per arrecargli danni e ucciderli – e riuscire a proseguire l’esplorazione. Il design dei nemici è, insomma, abbastanza soddisfacente, anche se poteva essere più vario, considerando che, in alcuni casi, vengono semplicemente riproposte delle versioni potenziate di nemici già visti nei livelli precedenti.
Ad aiutarvi nelle vostre scorribande ci sono alcuni potenziamenti che si sbloccano via via che procederete nel gioco, e che aggiungono sicuramente sale sia alle strategie per il superamento dei nemici, sia a quelle per raggiungere la fine dei singoli livelli: potete, ad esempio, colpire i nemici da qualche casella di distanza, consumando un’apposita barra che si ricaricherà con il passare dei turni, o teletrasportarvi, saltando alcune caselle e piccoli ostacoli. Più avanti, le cose vengono ulteriormente complicate da altri poteri, che non vogliamo però anticiparvi, ma che brillano particolarmente per il modo in cui riescono a costringervi a pensare ai diversi scenari possibili, e ad elaborare di passo in passo il piano d’azione migliore.
La componente strategica, seppur accessibile, è la parte più brillante del gioco, che riesce a proporre puzzle brillanti e a costringervi ad ingegnarvi, anche se, di tanto in tanto, pecca di ripetitività.
 
Coraggio, strategia e tanta pazienza
Buona anche la longevità del gioco, che si costituisce di tre diversi mondi, ognuno costituito da cinque livelli e una boss fight finale – dove affrontate una versione “maxi” di qualche mostro precedentemente incontrato, risolvendo un puzzle che vi consentirà di danneggiarlo. Da notare, tuttavia, che ognuno dei livelli è composto da quattro diverse aree separate: significa, insomma, che si tratta di quattro sotto-livelli, che si seguiranno uno con l’altro una volta che raggiungerete l’uscita di quello precedente, fino al completamento del livello che costituiscono. Se, su un piatto della bilancia, si hanno quindi tanti percorsi e tante sfide da affrontare, dall’altro c’è il fatto che, se veramente volete salvare tutti i 111 scienziati per completare il gioco al 100%, dovrete armarvi di infinita pazienza: i sotto-livelli non sono infatti accessibili singolarmente, e sarete costretti a ripeterli tutti e quattro di fila anche solo per recuperare un unico scienziato che era presente nell’ultima area, e che non avevate trovato prima.
Allo stesso modo, il gioco è particolarmente punitivo con i suoi check-point, dal momento che quando sarete abbattuti, non importa quanto vicini foste all’uscita, ricomincerete necessariamente dall’inizio del sotto-livello, e dovrete ripetere tutto ciò che avevate già fatto. Una scelta che piacerà ai giocatori più agguerriti, ma che potrebbe frustrarne altri, rischiando di scoraggiarli.
All’interno dell’opera, si fa notare anche la scrittura delle battute che, di tanto in tanto, riferirà il Dr. Science che vi accompagnerà nei vostri viaggi: lo scienziato commenterà ciò che sta succedendo, affibbiando soprannomi comici ai nemici e ogni tanto suggerendovi su cosa ragionare per proseguire, condendo immancabilmente le sue affermazioni di una gradevole ironia. Peccato, però, che il gioco sia disponibile esclusivamente in lingua inglese. Si fa apprezzare anche la colonna sonora, condita di brani e sonorità sci-fi che ben si sposano alle ambientazioni e alle atmosfere del gioco Funktronic.
A casa e sull’handheld
Abbiamo giocato Nova-111 su PlayStation Vita, testandolo per qualche livello anche su PlayStation 4. Una caratteristica balzata all’occhio è che il movimento per singola casella risulti meno gradevole mediante stick analogici, e ci siamo ritrovati a giocare tutti i livelli affidandoci al buon vecchio d-pad. Per il resto, la mappatura delle diverse azioni sia sulla console handheld sia su DualShock 4 risulta efficace e facile da padroneggiare, anche se non si fa alcun utilizzo delle peculiarità dei due dispositivi – il touchscreen su Vita e il touchpad su PS4.
Ciò che però balza veramente all’occhio è che, sebbene il gioco venga proposto in cross-buy su PS4, PS Vita e PS3, non supporta alcun cross-save. Quando lo lanciate sulla vostra piattaforma, viene semplicemente avviata una nuova partita, che godrà di salvataggi automatici regolari. Nessuna possibilità, però, di esportarli o caricarli sul vostro spazio online da abbonati PS Plus. In buona sostanza, il cross-buy risulta quindi inutile, dal momento che sarebbe stato ideale poter proseguire sull’handheld quanto iniziato a casa sulla piattaforma domestica. In questo caso, invece, vi ritrovereste semplicemente a ricominciare partite diverse. Una scelta che, per farla breve, troviamo francamente incomprensibile.
Sottolineiamo che, tra le diverse piattaforme, proprio Vita ci è sembrata quella ideale per la fruizione di Nova-111, che si sposa benissimo a delle fasi di gioco mordi e fuggi garantite dalla console portatile, e che, sul display della piattaforma handheld, è un vero e proprio piacere per gli occhi.

– Meccaniche interessanti

– Stile artistico molto gradevole

– Atmosfera ironica

– Cross-buy…

– Molto punitivo con i suoi checkpoint

– I mondi hanno sequenze ripetitive

– Solo in inglese

– … ma non cross-save

7.0

Nova-111 si fa apprezzare per la sua atmosfera riuscita ed ironica, per uno stile artistico brillante e, sopratutto, per una componente strategica che vi porta ad affrontare puzzle ben studiati ed intelligenti. Peccato solo per la ripetitività di alcune sequenze, che potrete risolvere esattamente come già fatto in livelli precedenti, e per nemici non troppo vari. Attenzione anche alla gestione dei check-point, che spesso per un minimo errore vi costringerà a ripetere un’intera area, rischiando di frustrarvi.

Nonostante questi difetti, il gioco risulta gradevole e divertente, anche se i suoi testi ironici sono esclusivamente in inglese, e se per qualche motivo è stato dotato di cross-buy, ma non di cross-save, rendendo di fatto inutile la possibilità di possederlo sia su console domestica che portatile.

Voto Recensione di Nova-111 - Recensione


7