Recensione

Need for Speed Most Wanted

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a cura di Tsubasa

Circa dieci anni sono passati dalla prima apparizione di The Need for Speed per PC. A seguito di un enorme successo, tanto di publico quanto di critica, The Need for Speed è stato dapprima convertito su quasi tutte le piattaforme a 32 bit (PSOne, Saturn, 3DO) e poi è iniziata la consueta, tanto amata da EA, produzione con cadenza quasi stagionale di titoli corsistici con il marchio di NFS. Il brand di Electronics Arts Canada si ripresenta puntuale quest’anno con la sua ultima relase: Need for Speed Most Wanted e promette di mantenere il fascino delle corse clandestine immettendo elementi di innovazione che giustifichino l’acquisto sia per gli appassionati NFS, sia per gli amanti dei giochi di corsa arcade.

Quando l’innovazione è un ritorno al passato…Need for Speed Most Wanted mantiene la struttura del precedente episodio Need for speed Underground 2, ovvero le gare integrate con un free roaming alla GTA ed inserisce un elemento cruciale, su cui si basa l’intera esperienza di gioco assente negli Underground ma, se andiamo a guardare al passato, non del tutto nuova: la polizia. Lo sa bene chi ha giocato a NFS Hot Pursuit e chi, come me, ha passato tanto ma tanto tempo alle prese con il divertentissimo quanto grezzissimo Road Rash, storico gioco della EA nato su Mega Drive ed approdato su PSOne basato su gare motociclistiche clandestine, dove lo scambio di randellate e scazzottate con le forze dell’ordine ricopriva un ruolo cruciale dell’esperienza ludica. Bando alle ciance e ai ricordi personali è proprio sugli inseguimenti con la polizia che si basa NFS Most Wanted.

Ma quanti bei poliziottiTanto per cominciare Need For Speed: Most Wanted sancisce il ritorno dei cari e vecchi filmati in FMV, impersonati da attori in carne ed ossa caratterizzati dalla classica abnegazione cronica alla recitazione, a volte ci si chiede se recitino male appositamente per divertire. La storia è quella del fenomeno delle corse clandestine finito in prigione per un brutto affare e, una volta uscito dal carcere, intento a ri-scalare la graduatoria della Black List, una sorta di classifica, redatta dalle forze dell’ordine, in testa alla quale risiede il miglior corridore nonché il più ricercato (non a caso il titolo è “Most Wanted”). Bene, non aspettatevi una rivoluzione nel sistema di controllo poiché è molto simile a quello dei precedenti Underground: francamente non ci si poteva auspicare diversamente, chi è interessato ad un NFS non predilige certo un metodo di guida simulativo. La prima novità è il PursuitBreakers: si tratta di punti del tracciato “sensibili” che, una volta colpiti, si riveleranno di fondamentale utilità nel seminare i poliziotti: pensate a torrette d’acqua o a benzinai che, una volta distrutti, andranno ad ostacolare (e non di poco!) l’inseguimento dei malcapitati agenti. La principale novità è invece lo Speedbreaker: indovinate un po’ cos’è? Esatto, avete indovinato! Si tratta di una sorta di bullet time (alla Burnout 3) che alla pressione dell’apposito tasto rallenta l’azione di gioco. Utilità? Estrema: vi salverà la pelle in diverse occasioni per scoprire scorciatoie e sono fondamentali nel traffico per seminare i poliziotti che vi stanno alle costole. Ma parliamo di loro, delle forze dell’ordine, le vere star di NFS Most Wanted. The Cops sono agguerriti (per non usare colorite espressioni che probabilmente verrebbero censurate), cattivi, infaticabili e organizzati: possono raggiungere un massimo di 15 pattuglie contemporaneamente (per non parlare dell’elicottero!). La cosa bella è che, a differenza di molti giochi dei quali non farò i nomi (scusate non sento bene, qualcuno ha detto Driv3r?), non cercano di tamponarvi come fossero caproni privi di qualsivoglia sinapsi celebrale ma cercano di tagliarvi la strada o piazzare blocchi in punti strategici. Ovvio, se veniamo acchiappati perdiamo la corsa. Dalla nostra però abbiamo, oltre a suddetto Speedbreaker, la possibilità di vederli sul nostro radar e, il piatto forte, sintonizzandoci sulle loro frequenze li possiamo sentire parlare per lo più in codice: oltre a risultare molto realistico si rivela, una volta imparate le parole in codice, molto utile per prevedere le loro mosse..

Underground vs Most WantedDiciamoci la verità. Il free roaming può piacere come può non piacere ma, se gestito come in NFS Underground 2, può rallentare a volte troppo troppo l’azione di gioco. Per fortuna questo Most Wanted, pur mantenendo l’impostazione del precedente NFS, introduce la possibilità di passare da una gara all’altra senza doverci arrivare fisicamente: utile e comodo per chi vuole buttarsi subito nell’azione di gioco. Dal punto di vista audiovisivo NFS si conferma sugli standard precedenti: 30 fotogrammi al secondo, un livello grafico leggermente superiore su Xbox ed una colona sonora equidivisa tra Rock e Hip Hop. La qualità generale delle città è notevolmente migliorata e, seppur non ci siano espliciti riferimenti a città reali, una parte del gioco si svolge sulla costa Est con una metropoli chiaramente ispirata a New York.Il parco auto è soddifacente e comprende le seguenti vetture: Aston Martin DB9, Audi A4 3.2 FSI Quattro, Audi TT 3.2 Quattro, Audi A3 3.2 Quattro, BMW M3 GTR, Mercedes-Benz SL 500, SL65 AMG, Mercedes-Benz CLK 500, Dodge Viper SRT10, Fiat Punto, Ford GT, Ford Mustang GT, Corvette C6, Corvette C6.R, Cadillac CTS, Pontiac GTO, Vauxhall Monaro VXR, Cobalt SS, Lamborghini Murciélago, Lamborghini Gallardo, Lotus Elise, Mazda RX-8, Mazda RX-7, Mercedes-Benz SLR McLaren, Mitsubishi Lancer EVOLUTION VIII, Misubishi Eclipse, Porsche Carrera GT, Porsche 911 Turbo S, Porsche 911 GT2, Porsche 911 Carrera S, Porsche Cayman S, Renault Clio V6, Subaru Impreza WRX STi, Lexus IS300, Toyota Supra, e VW Golf GTI. Gli appassionati possono ritenersi più che soddisfatti. Come nella precedente edizione di NFS il gioco offre la possibilità di giocare in rete (ad esclusione della versione per GC) con tanto di Black List internazionale, dove potremo confrontarci con gli altri avversari e cercare la gloria scalandola in base ai nostri risultati. Interessante la possibilità, solo per le gare fuori classifica, di disattivare le collisioni; l’unico rammarico è la mancanza di una modalità che permetta a diversi giocatori di impersonare corridori e poliziotti, sarebbe stata certamente divertente.Immancabile ovviamente la possibilità di modificare i nostri bolidi sia dal punto di vista meramente estetico che come prestazioni.Come longevità siamo al punto giusto: una media di 15 ore per portare a termine il gioco. Peccato solo per la curva di difficoltà che, seppur inizialmente troppo facile, subisce un netto (e sproporzionato) incremento a metà gioco.

– Inseguimenti spassosi

– Ottima I.A. dei poliziotti

– Tuning

– Online

– Meno veloce dei precedenti

– Curva di difficoltà sbilanciata

8.3

Il nuovo Need For Speed ha tutte le carte in regola per soddisfare gli appassionati di corse clandestine. La principale novità, nonché un gradito ritorno, è l’introduzione delle forze di polizia che faranno di tutto per fermare le vostre folli corse. Se siete amanti della serie o degli inseguimenti il nuovo Need for Speed non potrà che lasciarvi soddisfatti. Per tutti gli altri si tratta di un buon gioco di guida, esteticamente intrigante, senza alcuna velleità simulativa (il che a volte è un bene).

Voto Recensione di Need for Speed Most Wanted - Recensione


8.3