Recensione

Naruto Shippuden: Clash of Ninja Revolution 3

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a cura di Dr. Frank N Furter

Le gesta legate al biondo ninja del Villaggio della Foglia hanno conquistato il mondo dei manga e non solo. L’universo videoludico è stato letteralmente invaso da produzioni dedicate a Naruto e soci: nessun sistema di gioco è rimasto scoperto, in un modo o nell’altro tutti hanno potuto sperimentare almeno una volta un titolo ispirato all’opera di Masashi Kishimoto. Orientarsi all’interno delle versioni giapponesi e quelle occidentali non è per niente facile, ma per chiarezza d’informazione è giusto ricapitolare le diverse uscite. In madre patria il nome originale della serie è Naruto Gekitou Ninja Taisen, i primi quattro capitoli sono usciti su Nintendo Gamecube mentre su Wii la serie ha interrotto la numerazione progressiva aggiungendo il suffisso “EX”. Nel vecchio continente invece abbiamo il titolo “Clash of Ninja”, questa saga è esclusiva occidentale in quanto riprende le meccaniche della versione giapponese, ma ha dalla sua differenze nella struttura di gioco, modalità disponibili e personaggi utilizzabili. Fatto questo riassunto andiamo a vedere cosa ha da offrire l’ultimo arrivato in casa Naruto.

Welcome back NarutoLo story mode si estende dall’inizio della seconda serie (chiamata appunto Shippuden) fino al salvataggio del Kazekage Gaara. Tuttavia questo è un periodo relativamente breve del manga, la storia pubblicata in Italia è avanti di molto rispetto a essa, per questo motivo il suo appeal cala bruscamente, soprattutto per i fan. La modalità è utile per guadagnare molti Ryo (la valuta del mondo di Naruto) i quali serviranno per sbloccare personaggi secondari, nuove arene per i combattimenti e modalità extra come il Time Attack o l’Elenco Missioni. Uno dei punti di forza del titolo sta proprio nell’offrire una pletora di opzioni per il combattimento sia in singolo sia in multigiocatore locale e online. Ogni missione potrà essere affrontata da soli o con più giocatori fino ad un massimo di quattro partecipanti e avrete modo di personalizzare ogni sfida come più vi aggrada anche in relazione al livello di difficoltà a cui siete abituati. La motivazione principale che vi porterà ad esplorare ogni singolo menù risiede nel fatto che questa azione si tradurrà in maggiori entrate monetarie e di conseguenza vi permetterà di sbloccare i numerosi personaggi extra a vostra disposizione. Il roster di base conta meno di dieci combattenti mentre il vero totale supera le quaranta unità. A completare il quadro generale troviamo il comparto online (assente nelle versioni giapponesi), per fortuna non vincolato dai codici amico di Nintendo, che vi permetterà di sfidare persone da tutto il mondo e, nel caso in cui vi siate trovati bene, di registrarle come rivali e salvarle nell’apposita lista. Purtroppo, a fronte di un’articolazione delle modalità di gioco così strutturata, dobbiamo fare i conti con un comparto online decisamente sotto tono per gli standard odierni; più volte noterete pesanti cali di frame rate anche in situazioni non concitate come spostamenti o semplici combo. Se di base questo difetto risulta fastidioso soffre l’aggravante di ripercuotersi in un picchiaduro che, per quanto possa essere di stampo prettamente arcade, diventa praticamente ingiocabile.

Ad ognuno il suoIl sistema di controllo è uno degli aspetti più importanti da esaminare quando si parla di picchiaduro poiché incide in maniera determinante sul gameplay stesso fatto di rapidi spostamenti e colpi frenetici. Da questo punto di vista avrete a disposizione diversi settaggi: Remote/Nunchuk, il pad del GameCube e il Classic Controller. La nostra prova si è soffermata sui primi due in modo da poter comparare i metodi d’utilizzo più distanti tra loro. Il confronto vede un netto vincitore, il pad del GameCube: la reattività, la precisione dei comandi e la distribuzione migliore dei tasti rende l’azione di gioco decisamente più fluida. Con Wiimote e Nunchuk si possono sferrare gli attacchi deboli scuotendo il telecomando Wii in qualsiasi direzione, una scelta che ci ha lasciati francamente perplessi sulla sua reale efficienza e utilità, ma che potrà essere aggirata delegando il compito al tasto “giù” del d-pad. L’unica nota positiva a riguardo per questo sistema di controllo è la possibilità di eseguire dei movimenti particolari durante le tecniche segrete dei protagonisti, in modo da farvi sentire al centro dello scontro. Il nostro consiglio rimane dunque quello di provare la configurazione tradizionale con un pad classico, a nostro avviso ancora avanti nel genere picchiaduro rispetto al Remote.

Sul campo di battagliaUn altro aspetto importante da prendere in considerazione è la quantità e qualità dei personaggi messi in campo per l’occasione, il loro move set e stile di combattimento. L’operazione è agevolata dalla fantasia dell’autore del manga visto che ha da sempre delineato un profilo diverso per ogni sua creatura. Ovviamente tutto ciò si ripercuote in maniera positiva sul gameplay se non fosse per la pigrizia dei ragazzi di Eighitng; in sostanza le combo a disposizione di personaggi come Naruto o Rock Lee sono le stesse dei primi Gekitou Taisen usciti solo in Giappone su GameCube, per questo motivo il feeling pad alla mano rimane sempre lo stesso senza degli sbocchi innovativi ed interessanti. E’ anche vero che un roster così allargato permette l’utilizzo di personaggi nuovi, ma questo non cambia la realtà dei fatti: il sistema di combo della metà dei protagonisti è rimasto indietro di almeno cinque anni.Nonostante tutto è stato fatto qualche passo in avanti per variare la struttura di gioco e rendere il titolo leggermente meno arcade rispetto al passato. Gli avversari risponderanno in maniera diversa ai vostri schemi d’attacco, per questo motivo dovrete essere bravi nel variare i tempi e i modi con cui vi approcciate al combattimento. Il cast appare ben livellato, ogni personaggio ha pregi e difetti senza però scavalcare gli altri in termini di potenza, quello che li contraddistingue è la difficoltà nell’utilizzarli al massimo delle loro capacità. Personaggi come Naruto o Rock Lee sono infatti adatti ai giocatori meno esperti, mentre i marionettisti come Kankuro o la vecchia Chiyo richiedono maggior esperienza per essere sfruttati pienamente. Ci sono poi altri elementi di contorno che fanno il loro ritorno, in primo luogo casse e tronchi d’albero all’interno delle arene saranno utilizzabili come riparo dagli attacchi nemici, oppure potrete disporre delle bombe carta sul terreno a mo’ di trappola, nel caso in cui non funzionassero potrete anche disattivarle e piazzarne di nuove. Si notano però diverse imprecisioni nel sistema di controllo che vanno ad inficiare la godibilità del titolo. Innanzitutto capiterà il più delle volte che il vostro personaggio rivolga le spalle al rivale per una lenta lettura della sua posizione, fattore che unito all’impossibilità di decidere da che parte voltarsi, rende vane alcune sequenze di attacco e di contromosse. Inoltre l’impossibilità di parare, se non automaticamente, la fa diventare una pratica piuttosto casuale e trasforma il difendersi in un’impresa piuttosto ardua, soprattutto considerando che l’unica mossa pienamente sotto il controllo del giocatore, la tecnica della sostituzione, va a consumare il 75% del proprio chakra. Tale scelta, rende la sostituzione una risorsa tremendamente dispendiosa da utilizzare, soprattutto quando si sta attendendo il momento adatto per scagliare un attacco speciale, che prosciugherà il 100% della vostra barra per essere attivato. Questo fa si che spesso sia più vantaggioso, o più frustrante, subire l’iniziativa nemica in attesa del momento perfetto per mettere a segno l’attacco finale.

Tecnica ninjaSotto il profilo tecnico notiamo un uso massiccio del Cell Shading, sicuramente la scelta migliore per rappresentare i protagonisti di un manga, anche se ormai risente del peso degli anni visto che il motore grafico appare pressoché identico a quello dei precedenti episodi su Wii. La colonna sonora è la stessa dell’anime, la sua qualità è indiscussa, ma anche quest’ultima ormai non ha più il mordente di un tempo, nota di demerito per il doppiaggio inglese davvero scadente e privo di personalità.

– Roster completo di oltre 40 personaggi

– Componente Online senza codici amico…

– Sistema di controllo facile ed immediato

– … ma che soffre molto di lag

– Tecnicamente simile ai predecessori

– Nessuna novità

6.5

Naruto Shippuden Clash of Ninja Revolution 3 è senza mezzi termini un more of the same. Non ci sono innovazioni sostanziali nel gameplay né nelle combo a disposizione dei personaggi, il motore grafico è lo stesso di tre anni or sono e la storia narrata all’interno dell’omonima modalità è stata raccontata tantissime volte. Il nostro consiglio d’acquisto è rivolto esclusivamente agli appassionati più sfegatati del biondo Naruto in quanto potrebbero trovare interessante sbloccare i numerosi personaggi segreti, le modalità extra e provare il comparto online (framerate permettendo).

Voto Recensione di Naruto Shippuden: Clash of Ninja Revolution 3 - Recensione


6.5