Recensione

NaissanceE

Avatar

a cura di Francesco Ursino

Ci sono titoli in cui il giocatore sembra essere sempre in una posizione di inferiorità, succube di una qualche entità o di una presenza che lo comanda dall’alto. Pensiamo, ad esempio, alla funzione che aveva la figura di GlaDOS nel primo Portal, sempre pronta a spingere il giocatore attraverso numerose camere piene di test ed enigmi per il bene della scienza. Se al geniale personaggio che prometteva illusorie torte creato da Valve si sostituisce un’entità dalla natura ancora meno definita, e se al posto dei portali si aggiungono enigmi ambientali basati sul gioco tra luci e ombre, si può arrivare grossomodo a ottenere un titolo come NaissanceE, proposto su Steam a € 14,99. Vediamo di capire di che si tratta.

Lucy si è persa…Sviluppato da Limasse Five, il titolo in questione è un ” first person exploration game” che vedrà il giocatore impersonare una certa Lucy. Il personaggio principale, per la verità, influirà assai poco sulla vicenda, rimanendo il più delle volte un mero avatar che permette al giocatore di vivere l’avventura. In ogni caso, una volta avviato il gioco partirà un breve video introduttivo in cui la stessa Lucy è intenta a scappare, senza che però nessuno spieghi né da cosa né da dove. L’ambiente circostante, in verità, è assai criptico, composto da una serie di aree composte da strutture squadrate, e costantemente in balia dell’ombra e di violenti sprazzi di luce. Non c’è bisogno di spiegare molto altro né della narrativa, né del personaggio principale: se è vero che poco fa abbiamo citato Portal, infatti, è anche giusto dire che le presunte affinità col titolo Valve iniziano e finiscono nel momento in cui si intende NaissanceE esclusivamente come una serie di enigmi risolvibili interagendo in qualche modo con l’ambiente. Più che Lucy, infatti, il personaggio principale del titolo è l’ambiente, la sua costante oscurità che viene squarciata dalla luce. Non si stanno seguendo le istruzioni di qualcuno, non si sta rincorrendo un obiettivo. E’ come se un inizio, in NaissanceE, non ci fosse nemmeno, come se Lucy e le ambientazioni proposte siano presenti da tempo immemore, immutabili e soggette solo al bagliore della luce, unica arma per venire a capo della vicenda; è lo stesso brevissimo filmato introduttivo descritto poc’anzi, peraltro, a spingere a riflessioni di questo tipo. Niente armi, niente istruzioni, niente dialoghi: NaissanceE si diverte a disorientare il giocatore, a farlo cadere in un ambiente misterioso e imperturbabile, e a far sì che si possa fare affidamento solo sulla propria vista, sul proprio udito, e sul proprio intuito. Ed è forse dal titolo del gioco, forse, che bisogna ripartire per capire il senso della vicenda: e se il gioco rappresentasse, allora, il momento di una qualche nascita? E se la fine di tutto non sia altro che l’inizio di un qualcosa di più importante e duraturo?

Less frustration, more pleasureIn quanto gioco esplorativo in prima persona, l’attività principale del titolo Limasse Five sarà dunque quella di aggirarsi per i vari ambienti cercando una vita di uscita verso la sfida successiva. Per riuscire in ciò, sarà necessario risolvere una serie di enigmi ambientali e superare alcune sequenze platform. Nel paragrafo precedente abbiamo più volte menzionato la presenza di giochi di luci e ombre: come si è intuito, far piombare nell’oscurità o illuminare un determinato ambiente farà sì che si possa superare un certo enigma. Quello che in teoria è un concetto semplice, nel gioco si manifesta in alcune interessanti variabili. Spesse volte, ad esempio, si potrà agire su delle sfere luminose che, spostandosi, illumineranno alcuni punti e, allo stesso tempo, faranno piombare nell’oscurità altri anfratti. Ciò farà sì che alcune strutture fisiche che prima rappresentavano degli ostacoli, soprattutto mura e piattaforme, possano diventare praticamente trasparenti, permettendo a volte la scoperta di nuovi passaggi, e di vie altrimenti inaccessibili verso l’uscita dell’ambiente. I giocatori di NaissanceE, però, dovranno avere anche un buon orientamento, visto che spesso le varie strutture di cui si compongono le stanze tenderanno ad assomigliarsi terribilmente, e che il pericolo di perdere di vista quale sia il percorso da compiere sarà sempre dietro l’angolo. Andando avanti nei sette capitoli di cui si compone l’avventura, poi, sarà il titolo stesso a complicare sempre di più la faccenda, proponendo sfide sempre più complicate in cui l’ambiente cambierà sotto i nostri occhi e i riferimenti del giocatore verranno più volte rimescolati. Insomma, sebbene la sensazione che la difficoltà sia quasi sempre ben calibrata, NaissanceE è un titolo che offre una sfida discreta; la possibilità che l’esperienza di gioco tenda verso la frustrazione, in ogni caso, non è del tutto esclusa, soprattutto nel caso di giocatori meno avvezzi a titoli del genere, per via di alcuni difetti che si accompagnano alla naturale sfida proposta dagli enigmi. Parliamo soprattutto del sistema di salvataggio basato su checkpoint, che in caso di morte obbligherà a ritornare indietro sui propri passi, e alla visuale in prima persona, scelta che in qualche frangente potrebbe creare qualche grattacapo.E’ anche per questo, forse, che l’ultima patch rilasciata dagli sviluppatori, almeno nel momento in cui stiamo scrivendo, è chiamata ”Less frustration, More pleasure”, e tende proprio a risolvere alcune problematiche, soprattutto tecniche, che potrebbero portare i più impazienti a terminare anzitempo il proprio viaggio in compagnia di Lucy.Per completare l’analisi del gameplay, dobbiamo menzionare le varie sezioni platform che hanno l’obiettivo, principalmente, di spezzare e velocizzare il ritmo di gioco. C’è da dire che con l’uscita della patch citata precedentemente queste fasi di gioco, piene di corse e salti da calcolare al millimetro, sembra siano complessivamente migliorate, soprattutto in termini di precisione del sistema di controllo. A questo proposito, c’è da dire che l’intero titolo è fruibile facilmente via mouse e tastiera; il movimento è delegato alla classica combinazione WASD, mentre le altre due azioni fondamentali, il salto e la respirazione, sono possibili grazie alla pressione della barra spaziatrice e del tasto sinistro del mouse in corrispondenza dell’apparizione su schermo di un apposito indicatore. Quest’ultima attività, peraltro, risulterà essere di fondamentale importanza per riuscire a correre di più e compiere salti più lunghi.

Respiri profondiAbbiamo detto, dunque, che il vero protagonista del gioco è l’affascinante ambiente sospeso in cui si ritroverà il giocatore: non crediamo di sbagliare dicendo che il primissimo impatto con NaissanceE è decisamente peculiare, quasi al limite dello sgradevole. Ritrovarsi di punto in bianco in un ambiente costantemente privo di suoni e colori, popolato da sole sfere luminose e giochi di luce, e spesso pieno di claustrofobiche strutture buie e strette, potrebbe creare qualche disagio. In questo senso, i classici avvisi che mettono in guardia i giocatori soggetti a episodi di epilessia trovano un’importanza rinnovata, visto che già dalle prime fasi capiterà di essere catapultati da ambienti totalmente oscuri e silenziosi in fasci di abbagliante luce bianca. Una volta superata questa possibile sensazione di disorientamento, però, quello che il gioco Limasse Five avrà da offrire sarà un’esperienza originale e da ricordare, un mondo sospeso che gioca con i sensi e le percezioni del giocatore, quasi come se ci si stesse muovendo all’interno di un’opera di Escher.Tutto ciò è possibile grazie all’asciutto comparto grafico tridimensionale basato su Unity, che rende possibili i giochi di luce su cui più volte ci siamo già soffermati, e riesce e creare le giuste suggestioni, soprattutto verso il finale di gioco, grazie a scelte di level design quasi sempre positive.Ancora più interessante, considerata la quasi totale assenza di annotazioni di carattere tecnico per quanto riguarda la grafica, è cercare di analizzare la controparte audio, che riesce come e più di texture e poligoni a immergere il giocatore nell’atmosfera di NaissanceE. Per prima cosa, sono da sottolineare gli unici elementi che in effetti faranno sì che il giocatore possa percepire la presenza del personaggio principale: parliamo dei passi ma soprattutto del fiatone di Lucy, ascoltabili mentre questa corre, salta o cade da grandi altezze; proprio il respiro della protagonista, elemento a prima vista poco incisivo, contribuirà alle sensazioni di ansia a claustrofobia descritte precedentemente, visto che nel momento in cui il giocatore premerà il pulsante sinistro del mouse senza il giusto tempismo, la protagonista si produrrà in un ansimare reso ancora più inquietante dal riverbero dato dai grandi ambienti vuoti in cui ci si ritroverà. Come detto prima, sono questi gli elementi che contribuiscono a dare a NaissanceE una connotazione unica, e che permettono al giocatore più attento di soprassedere ai potenziali momenti di frustrazione. Da menzionare, infine, i vari momenti di accompagnamento audio, che avranno il compito di evidenziare la scoperta di nuove zone da esplorare (in questo caso le armonie strumentali saranno spesso di ampio respiro), o l’inizio di una veloce sequenza platform (dove troveranno posto l’elettronica e i ritmi più accelerati). Anche in questo caso, si tratta di piccoli sprazzi che danno al giocatore la possibilità di aggiungere nuovi particolari, nuovi “colori”, alla altrimenti straniante esperienza offerta dal gioco.

HARDWARE

Requisiti minimi: OS: Windows XP SP3 o Windows Vista Processore: 2.0+ GHz multi-coreMemoria RAM: 3 GBScheda grafica: NVIDIA 8800 gts o simileDirectX: Versione 9.0c Spazio su HDD: 2 GB

Requisiti raccomandati: OS: Windows 7 Processore: 3.0+ GHz multi-coreMemoria RAM: 4 GBScheda grafica: NVIDIA 460 gtx o superioreDirectX: Versione 9.0c Spazio su HDD: 2 GB

– Atmosfera per certi versi inquietante ma certamente d’impatto

– Level design di qualità

– Comparto audio positivo

– Alcune sezioni possono essere fonte di possibile frustrazione

7.0

NaissanceE si è rivelato essere un titolo estremamente peculiare; la produzione Limasse Five, infatti, offre un’esperienza per certi versi un po’ disorientante, per non dire poco piacevole, ma una volta entrati nel giusto ordine di idee il giocatore potrà godere di un’ambientazione eterea ed astratta, quasi estranea allo scorrere del tempo. Tra lampi di luce e abissi di oscurità, dunque, il giocatore dovrà muoversi risolvendo enigmi ambientali quasi sempre piacevoli, sebbene il pericolo di una certa frustrazione sia sempre dietro l’angolo.

Si tratta, in ultima analisi, di un titolo discreto, che riuscirà a rimanere nella memoria dei giocatori grazie all’ispirato level design e ad alcuni accorgimenti nel comparto audio che, così come accennato nella recensione, renderanno il titolo una sorta di limbo sospeso nel tempo e nello spazio, in cui l’inizio e la fine si confondono, si legano tra di loro, e si ritrovano ad avere significati diversi e inaspettati.

Voto Recensione di NaissanceE - Recensione


7