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Recensione

Mystery Case Files: Il caso Malgrave

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Avatar di Spoudaios

a cura di Spoudaios

Pubblicato il 28/09/2011 alle 00:00
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Il Verdetto di SpazioGames

6

Parlare oggi di casual gaming scatena un vespaio molto più di quanto non succedesse agli albori della vita del Wii di Nintendo. Appena cinque anni fa (equivalenti ad un’era geologica nel campo della tecnologia) non si era ancora ben consci dei risultati a cui questa rivoluzione avrebbe condotto. Oggi, tra giochi pensati per i nonni, browser game giocabili anche sulla calcolatrice e social network fruibili anche dal tostapane, le cose sono ben diverse e l’utenza si è allargata a dismisura. Capita spesso che alcuni team particolarmente coraggiosi decidano di fare il salto di qualità e passare da un browser ad una vera e propria console da gioco, persino casalinga. E’ questo il caso di Big Fish Games, che porta su Nintendo Wii il suo Mystery Case: vediamo come si comporta.

Chi cerca trovaPer una volta la parte degli esperti non la faranno i giocatori hardcore, ma, molto più probabilmente, gli utenti dei semplici giochi punta e clicca da browser. Come anticipato dal titolo, impersoneremo un investigatore alle prese con la fuga di un industriale, tale Winston Malgrave, autorelegatosi su di un’isola semi-deserta. Sul luogo, di certo non particolarmente ospitale, avvengono dei misteriosi incidenti, tali da richiedere il nostro intervento, consistente nella più classica caccia agli indizi.Con una trama evidentemente relegata a semplice pretesto, Mystery Case Files: Il caso Malgrave non è che una raccolta sequenziale di quadri in cui giocare al classico trova-gli-oggetti-nascosti-sotto-al-naso, interrotti dalle sezioni durante cui investigare ciò che ci circonda, gameplay dunque perfettamente compatibile, per fortuna, con la natura del Wii Remote. L’intera avventura si svolge in prima persona, con una telecamera dall’inquadratura discretamente vasta e facilmente gestibile tramite puntatore, così come i movimenti del protagonista, basati unicamente sul cliccare nel determinato punto che si vuole raggiungere: la CPU farà il resto. E’ evidente come i programmatori abbiano voluto ridurre a tutti i costi la complessità strutturale, rendendo sufficiente l’utilizzo del solo Wii Remote. Questa semplicità ha comunque il suo prezzo: se una formula simile risulta ben riuscita e particolarmente adatta ad un browser game per riempire dieci minuti di svago, lo stesso non può dirsi di un’intera avventura da giocare appositamente su console, anche quando si tratta del Wii. Molto presto infatti il fattore noia e ripetitività potrebbe fare capolino, facendo scemare la voglia di andare fino in fondo all’avventura. Come accennato sopra, la maggior parte del tempo verrà spesa nel cercare determinati oggetti in lista, anche se alla fine soltanto uno di essi si rivelerà utile per proseguire, scelta che purtroppo accentua il senso di vacuità del tempo speso nella ricerca.

Non adatto ai deboli di… vistaPer il novanta per cento del tempo avremo davanti quadri molto intricati, in cui sarà necessario aguzzare bene la vista per riuscire a trovare quanto richiesto. Alcune volte, va detto, le scelte stilistiche fatte dai designer sono abbastanza azzeccate, grazie a realizzazioni in 2D piacevoli, in grado di restituire un feeling dal sapore ”sherlockholmsiano” (senza mai esagerare comunque). Molto spesso però la confusione la farà da padrona e sarà necessario ricorrere a qualche aiuto che ci indichi la collocazione dell’oggetto, ma non tanto a causa della difficoltà quanto piuttosto a causa della monotonia ed alla sgradevole sensazione del “non vedo l’ora di passare avanti”.Le sezioni in 3D non godono purtroppo di una cura paragonabile alle precedenti, mostrando un lavoro decisamente scarno e frettoloso, eccessivamente di contorno. Modelli poligonali appena sufficienti a delineare il paesaggio e ricoperti da texture di bassa qualità riempiono i pochi momenti tra un quadro e l’altro, senza variare particolarmente la routine di gioco ed anzi riuscendo, in alcuni casi, ad appiattirla ulteriormente. Sul fronte audio la qualità è più che sufficiente, grazie ad un’effettistica piacevole ed un doppiaggio in lingua inglese ben realizzato.Quasi a sorpresa, è presente una modalità multiplayer: fino a quattro giocatori potranno sfidarsi e dimostrare la propria velocità nel trovare i soliti oggetti nascosti, nulla di particolarmente originale ma comunque un gradito extra in grado di far sostare il disco di Mystery Case: Il caso Malgrave qualche ora in più nel vostro Wii.

– Interfaccia facilmente fruibile da tutti

– Multiplayer gradevole

– Comparto 2D ben fatto…

– Non proprio adatto al mercato console

– Per pochi

– …comparto 3D largamente migliorabile

6.0

Mystery Case: Il caso Malgrave è, in tutto e per tutto, una nutrita raccolta di quadri in cui giocare ad uno dei browser game attualmente più in voga, contornata da un abbozzo di trama e qualche sezione investigativa. Per forza di cose, si tratta di un genere non proprio adatto ad una sessione di gaming su console, per di più casalinga; pertanto la monotonia e la noia sono sempre in agguato a causa di una evidente ripetitività. Nonostante tutto potrebbe tuttavia interessare gli amanti del genere che vogliono godere del loro passatempo preferito davanti lo schermo della TV, magari in compagnia di qualche amico o parente grazie all’inaspettata modalità multiplayer.

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