Monitor Acer Predator XB270HU

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a cura di LoreSka

Lo abbiamo scritto, e lo riscriviamo: il gaming 4K, al momento, è un sogno per pochissimi. E, anche per quei pochissimi, non è pienamente realizzato. Perché per spingere in 4K a livello massimo un gioco di ultima generazione occorrono hardware ben al di là della portata di ogni giocatore, anche iperappassionato. Persino per chi può permettersi una configurazione 4K-ready (parliamo di due GTX 980 in SLI al minimo) deve scendere a compromessi. Giocare “bene” in 4K, dunque, è estremamente difficile e al momento l’ultra alta risoluzione non è uno standard nel mondo del gaming. Ma lo sarà. Di conseguenza, ci sembra più che logico iniziare a pensare di prepararsi al futuro tramite l’acquisto di un hardware destinato a durare nel tempo. In questo caso parliamo del monitor Acer Predator XB270HU, monitor di 27 pollici con tecnologia G-sync e una risoluzione che varca le soglie dell’altissima definizione senza tuttavia spingersi troppo in là.
Più di un 2K
Il monitor Acer Predator XB270HU è un pannello IPS con risoluzione 2510×1440 pixel, pari a 3.686.400 pixel. In termini pratici, dunque, stiamo parlando di un prodotto con una risoluzione quasi doppia rispetto a un Full HD, e pari a poco meno della metà di un pannello 4K. Questa particolare risoluzione è comunemente detta QHD (Quad HD), ed è equivalente a quattro volte la risoluzione di un HD-Ready (720p). In breve, parliamo di un monitor che supera (e di molto) la risoluzione 2K.
L’idea di creare un pannello non 4K per il gaming ha molto senso. Come detto, per spingere un gioco in 4K l’hardware di oggi non è sufficiente. Anche una mostruosa configurazione di schede GeForce Titan X in triple SLI potrebbe dare qualche grattacapo, dato che la RAM – fondamentale per le altissime risoluzioni – lavora in parallelo e dunque non si somma, a prescindere dal numero di GPU installate. Una risoluzione QHD, invece, può consentire a una configurazione sufficientemente spinta di ottenere già degli ottimi risultati. Anche in questo caso parliamo di configurazioni molto esigenti (un SLI di GTX 980 è il requisito “consigliato” per ottenere il meglio da questo monitor), ma la risoluzione massima può già essere sfruttata con configurazioni in scheda singola.
Un altro problema dei monitor 4K si riscontra nella loro spesso lentissima velocità di risposta. Nel caso del monitor Acer Predator XB270HU, il tempo di risposta è di appena 4ms. Siamo lontani dai tempi fulminei di un pannello Full HD per il gaming (spesso inferiori al millisecondo), ma siamo al contempo all’interno di un range eccellente per i videogiocatori. A questo si aggiunge l’ottima velocità di refresh del pannello, pari a 144Hz, che garantisce dunque una velocità massima di rendering pari a 144 fps senza episodi di tearing. Se a questo aggiungiamo la straordinaria tecnologia G-sync, compatibile solo con le schede Nvidia e capace di regolare la frequenza di aggiornamento del monitor con la frequenza di rendering della scheda video, il tearing diventa poco meno di un brutto ricordo del passato. La qualtià dell’immagine in gioco è eccellente, e l’alta risoluzione evita di spingere al massimo l’anti-aliasing per rossichiare qualche frame al secondo in più dalla vostra scheda. In breve: di fronte a questo pannello la vostra esperienza di gioco raggiunge nuove vette di eccellenza.
I suoi (pochi) difetti
La dimensione dell’Acer Predator XB270HU di 27 pollici è risultata sufficiente per garantire un’ottima esperienza di gioco anche da 30 centimetri di distanza. Il reticolato dei pixel è quasi invisibile persino da distanze molto ravvicinate. L’upscaler, però, non ci ha pienamente convinti: come sempre avviene nel caso dei monitor per computer, il prodotto è pensato per essere utilizzato alla propria risoluzione nativa. Pertanto, se state pensando di acquistare questo monitor e di utilizzarlo a una risoluzione più bassa, potreste provare un pizzico di delusione nel constatare la perdita di dettaglio nel caso di una risoluzione non nativa. Al contempo, tale perdita è certamente più contenuta rispetto a un passaggio da una risoluzione Full HD a una risoluzione più bassa. Se il vostro hardware non è pronto per la risoluzione di questo monitor e volete sfruttarlo in gioco a 1080p, dunque, il consiglio è quello di allontanare il monitor a 50 o 60 cm dalla vostra faccia per sopperire alla perdita di dettaglio. Per l’uso quotidiano del PC, invece, la risoluzione da mantenere è quella nativa, senza compromessi (qualunque hardware riuscirà a reggere la risoluzione QHD in un uso non gaming).
Il monitor consente di essere ruotato in verticale grazie al proprio supporto regolabile in altezza, ed è dotato di quattro prese USB 3.0 (alimentate da un cavo USB 3.0 da collegare al vostro PC). La connettività, come sempre avviene nel caso dei pannelli G-sync, è limitata al solo cavo Display Port. Il monitor, in altre parole, non può essere collegato a una sorgente HDMI (ad esempio una console) e non ha conseguentemente un’uscita audio.
In conclusione
Acquistabile a un prezzo inferiore ai 650 euro, l’Acer Predator XB270HU è uno dei migliori monitor con cui abbiamo avuto a che fare. Il prezzo non è alla portata di tutti, ma è più che giustificato dalla risoluzione elevata e dalla presenza della costosa tecnologia G-sync. Confessiamo che ci piangerà il cuore quando dovremo restituire questo monitor ai produttori: una volta provato questo gioiellino, tutto il resto vi sembrerà obsoleto.
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