Anteprima

Flashback

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a cura di Hybr1d

Spesso quando ci si trova davanti a un titolo per la prima volta, non ci si pone mai troppe domande sulla sua origine o su ciò che potrebbe rappresentare nel mondo videoludico. Da parte mia, provo tutto con curiosità ed entusiasmo, cercando di approfondire nel miglior modo possibile il titolo in questione nonostante il poco tempo a disposizione che agli eventi ci viene concesso. Durante gli Ubisoft Digital Days, mi sono approcciato a Flashback in maniera dal tutto disinvolta e disinteressata, senza nemmeno immaginare il mostro sacro che mi trovavo davanti. Dopo più di vent’anni dalla sua uscita, avvenuta quando il sottoscritto era ancora all’asilo, ritorna su Xbox 360 e PlayStation 3 uno dei titoli più apprezzati e giocati all’alba dell’ultimo decennio del vecchio millennio, addirittura il gioco più venduto di tutti i tempi in Francia, secondo il Guinness World Record. Sfruttando al meglio l’hardware messo a disposizione dalle attuali generazioni di console, il team di quindici persone capitanato da Paul Cuisset, creatore del Flashback originale, si è messo all’opera per dare nuova linfa vitale al suo grande capolavoro. L’ho visto e giocato, ecco com’è andata.

Remake o reboot?Visto il passato del titolo in questione, la domanda sorge spontanea: si tratta di un reboot del franchise o di una riedizione in alta definizione di un classico? Come spesso accade, anche in questo caso la verità sta nel mezzo. Il termine più utilizzato per definire il nuovo Flashback è stato riedizione: in pratica genere, storia e ambientazioni rimangono gli stessi, ma a vent’anni di distanza il gioco sarà completamente diverso grazie alla potenza messa a disposizione dall’hardware odierno.Flashback è un platform adventure a scorrimento laterale uscito nel 1992, inizialmente per Amiga. Sviluppato in Francia dalla Delphine Software, dopo lo strepitoso successo ottenuto il titolo venne distribuito in tutto il mondo e convertito per diverse piattaforme. La sua nuova iterazione è invece attesa in digital delivery per la fine dell’anno, ma non abbiamo avuto conferme da parte Ubisoft circa la data ufficiale di rilascio. Ambientato in un futuro che vede la galassia invasa da una pericolosa razza aliena mutaforma, Flashback racconta la storia di un uomo il cui compito è distruggere la singola immensa mente che controlla l’esercito di invasori. Alla sua uscita originaria rappresentò un vero precursore del genere, ispirando moltissimi titoli a tema fantascientifico sviluppati successivamente negli anni novanta. A vent’anni dal suo debutto, per onorarlo al meglio e soddisfare le richieste dei fan di vecchia data vogliosi di rigiocarsi il titolo originale, gli sviluppatori si sono rimessi al lavoro, ma al posto di riproporre un mero upgrade grafico, hanno preferito rimettere mano alla storia, alle meccaniche di gioco, e al level design per offrire tutto quello che avevano in mente inizialmente ma non avevano potuto realizzare, causa disponibilità tecnologica non all’altezza. Il pericolo di un cambio di direzione troppo marcato rispetto al progetto originale sembra essere scongiurato dalla presenza di buona parte degli sviluppatori appartenenti al team originario, ma solo la versione finale potrà dirci se queste premesse sono servite per dare nuova linfa a un capolavoro del passato.

Una giungla pericolosaLa nostra prova di Flashback ci ha portato all’interno di una giungla sul pianeta Titan in cui natura e tecnologia si sono fusi in un tutt’uno. Impersonando Conrad, storico protagonista che nuovamente ritroviamo privo di memoria, ci facciamo largo tra piattaforme rocciose, puzzle ambientali e alieni piuttosto aggressivi. La pistola ricopre un ruolo chiave in termini di gameplay, permettendoci di abbattere gli ostili, ma anche di interagire in diversi modi con l’ambiente circostante. Infatti con la pressione prolungata dell’apposito tasto, l’arma sparerà un proiettile potenziato in grado di frantumare rocce e eliminare eventuali intralci lungo la via. Il feeling con l’arma è stato ottimo fin dalle prime battute, ma è necessario essere lesti con la mira se non si vuole soccombere prematuramente ai nemici. Essi infatti fluttuano a mezz’aria e sono piuttosto rapidi nei movimenti. Inoltre non avremmo a disposizione alcun tipo di riparo con cui fermare i loro attacchi. Lo scopo dichiarato degli sviluppatori è quello di mantenere meccaniche e ritmo di gioco molto simili al titolo originario, senza tralasciare alcuni miglioramenti volti a renderlo più appetibile all’utenza odierna. In tal senso non è più richiesto un perfetto allineamento tra Conrad e la piattaforma che intende raggiungere, ma il titolo agirà in automatico per favorirne la presa. Tuttavia, per chi ricercasse un’esperienza il quanto più possibile simile a quella del Flashback originale, questi piccoli aiuti potranno essere disattivati tramite l’apposito menu. Tra le differenze con il predecessore spicca anche il sistema di skill, con cui i punti esperienza accumulati durante l’avventura potranno essere utilizzati per acquistare nuove abilità con cui potenziare il protagonista.Mentre il comparto grafico ci ha lasciati soddisfatti, i movimenti di Conrad non ci hanno particolarmente impressionato rivelandosi un po’ troppo legnosi e spesso imprecisi anche considerando le premesse di cui sopra. Tuttavia abbiamo avuto la possibilità di provare una versione soltanto preliminare del titolo, quindi confidiamo nel lavoro degli sviluppatori che da qui alla data di uscita avranno tutto il tempo per mettere mano al codice e migliorarne le criticità.

– Ottimo mix tra vecchio e nuovo

– L’anima del Flashback originale

– C’è Paul Cuisset

Il progetto del nuovo Flashback sta prendendo forma e noi abbiamo avuto la fortuna di volare a Londra e provarne una prima build preliminare. La sensazione che il titolo raccolga l’anima originale del suo predecessore e la riproponga in maniera più attinente al videogioco moderno è forte, e francamente ci sembra la giusta strada da intraprendere. Un struttura di gioco più fluida e l’introduzione di alcune novità come il sistema di crescita del personaggio daranno nuova linfa vitale alla creatura di Paul Cuisset, suo originario creatore nuovamente al comando del team di sviluppo. Una garanzia.