Anteprima

FIFA 17

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a cura di Dr Whi7es

Mancano ormai poche settimane al classico appuntamento con i titoli sportivi, pronti a sbarcare sulle console dei giocatori di tutto il mondo il prossimo settembre. Dopo aver preso confidenza con le modifiche al gameplay allo scorso E3 di Los Angeles, la Gamescom di Colonia rappresenta l’appuntamento ideale per scoprire qualcosa di più sulle varie modalità di gioco. Ospiti di Electronic Arts abbiamo quindi messo le mani su una nuova build di Fifa 17 per provare con mano tutti i cambiamenti di Ultimate Team, Pro Club e la carriera allenatore.
Carriera Allenatore
Iniziamo parlando della carriera allenatore, modalità storica di FIFA e particolarmente apprezzata dagli appassionati, nonostante le poche innovazioni presentate nelle scorse edizioni. Per questo nuovo capitolo gli sviluppatori si sono concentrati particolarmente sulla gestione del proprio club, con un focus particolare sugli obiettivi da raggiungere e sulle finanze del nostro team. Ogni dirigenza avrà una personalità unica, assegnandoci compiti diversi a seconda del prestigio della nostra squadra. Cinque sono le grandi aree in cui verremo giudicati: il successo in patria, le vittorie nelle competizioni internazionali, la forza del nostro brand, la crescita dei giovani e l’aspetto economico. 
Gli obiettivi sono molto dinamici e passano da una maggiore presenza sui mercati in Asia, ottenibile tramite la partecipazione a un tour pre-stagione nel continente o acquistando un giocatore asiatico, fino all’obbligo di finire nella classifica delle magliette più vendute al mondo, comprando giocatori celebri come Pogba, Neymar o Reus. Ogni dirigenza darà poi più o meno importanza agli obiettivi assegnati, con una squadra come il Real Madrid più interessata alle vittorie rispetto al raggiungimento di importanti plusvalenze con i propri giocatori, mentre invece, per squadre come il Sassuolo, sarà maggiormente importante sviluppare e far giocare giovani provenienti dal vivaio anziché raggiungere importanti traguardi nelle competizioni europee.
Tutto nuovo anche il sistema di gestione delle finanze, che mostra le diverse fonti di entrata e di spesa del nostro club: tramite una serie di menù e grafici potremo scoprire a quanto ammontano i guadagni derivanti da diritti tv, merchandising e dai biglietti dello stadio, e osservare quanto incidono gli stipendi della squadra sul nostro bilancio annuale. 
L’idea è sicuramente interessante, peccato che gli sviluppatori abbiano deciso di non dare la possibilità di intervenire e modificare le varie voci a bilancio, rendendo praticamente inutili queste modifiche, con i giocatori che si dimenticheranno presto di questa nuova aggiunta. Un vero peccato, dunque: un maggiore approfondimento del comparto finanziario avrebbe offerto maggiore soluzioni ai giocatori più abili, in grado di ricavare un extra budget per il calciomercato tagliando le spese superflue. Infine, grazie all’utilizzo di Frostbite, FIFA 17 introduce anche la presenza degli allenatori a bordo campo, con la possibilità di scegliere uno tra gli undici modelli predefiniti per rappresentare il nostro alter ego virtuale. Probabilmente si poteva fare anche qui qualcosina di più, fornendo agli utenti un vero e proprio editor per creare il proprio allenatore virtuale.
Ultimate Team
Nuovo capitolo invece per Ultimate Team, la modalità nata come piccolo DLC del gioco base e capace di conquistare milioni di appassionati in pochissimo tempo, fino a diventare quella più giocata di FIFA. 
Per questo nuovo capitolo i ragazzi di EA hanno deciso di puntare sull’aspetto competitivo del titolo, introducendo il FUT Champions, una lunga serie di sfide che premieranno i migliori giocatori del gioco. Durante la settimana, dal lunedì fino a giovedì, ogni giocatore avrà la possibilità di disputare particolari tornei, ognuno con requisiti sempre diversi, per staccare il biglietto per le competizioni del weekend.
Durante i fine settimana, i giocatori qualificati avranno a disposizione 40 partite per scalare le classifiche e ottenere ricchi premi che svariano da una ricca quantità di crediti, fino a carte rare. Arrivare al vertice delle leaderboards permetterà poi di qualificarsi per le fasi finali dei campionati mondiali di Ultimate Team, con i 32 migliori giocatori del mondo pronti a sfidarsi per un montepremi pari a 1,3 milioni di dollari, cifra considerevole che farà gola a molti. EA ha poi pensato anche a tutti quei giocatori che non amano particolarmente sfidarsi online, introducendo le Squad Building Challenges, una serie di sfide che premieranno i giocatori più abili nel costruire le squadre sfruttando l’intesa. Ogni sfida metterà di fronte i giocatori a quesiti di diversa difficoltà, come costruire una squadra con giocatori di solo due nazionalità diverse o utilizzare giocatori di più campionati diversi e raggiungere il massimo livello di intesa possibile.
Una volta completati i vari obiettivi potremo barattare i giocatori da noi utilizzati per ottenere una ricompensa, più o meno importante a seconda della difficoltà scelta. A chiudere il pacchetto troviamo le nuove leggende, ancora esclusiva delle console Microsoft, inserite in questa edizione: il roster si è arricchito di giocatori del calibro di Veron, Del Piero, Puyol e Scholes, giocatori dalle indubbie qualità che faranno la felicità di qualche fortunato allenatore virtuale.
Pro Club
Grosse novità anche per Pro Club, una delle modalità che più richiedeva grossi cambiamenti dopo anni di appannamento. Una delle più grandi richieste da parte dei fan era sicuramente una maggiore personalizzazione del proprio club, creando la propria maglietta e il proprio logo. Gli sviluppatori hanno deciso di ascoltare questa richiesta: a partire da questa edizione sarà infatti possibile creare la propria divisa, partendo da alcuni modelli predefiniti e intervenendo sui colori, sul pattern e sul proprio stemma, in modo da creare un club unico capace di distinguersi dalla massa. 
Tutto nuovo anche il sistema di crescita del nostro alter ego virtuale, che ora verrà maggiormente influenzato dalle nostre prestazioni in campo: al termine di ogni partita riceveremo infatti un voto che andrà a influenzare le nostre caratteristiche, aumentandole in caso di una prestazione particolarmente positiva. Al termine di ogni partita guadagneremo anche degli skill points che potremo utilizzare per equipaggiare diversi traits, abilità speciali come la maggior precisione sui tiri dalla distanza che ci permetteranno di dominare le partite. 
Chiudiamo parlando delle licenze: al momento non sono stati confermati altri campionati oltre alla JLeague, il campionato di massima serie del Giappone. Qualche dubbio sulla presenza della licenza della Serie A, presente con lo scudetto sulla maglietta della Juventus ma assente nei menu di Ultimate Team. Non ci resta che attendere il gioco completo per toglierci ogni dubbio.
Gameplay
Durante la nostra prova abbiamo avuto modo di provare nuovamente il gameplay del titolo dopo le buone impressioni del nostro primo test in occasione dell’E3 2016. FIFA 17 si conferma un gioco diverso rispetto ai propri predecessori, aiutato anche da uno sviluppo durato quasi tre anni. L’aspetto che colpisce maggiormente è l’intelligenza artificiale dei giocatori in campo, ora di un livello decisamente più alto rispetto a quella delle precedenti edizioni. 
I calciatori ora si muovono in maniera intelligente, attaccando lo spazio lasciato libero dai difensori o venendo incontro al portatore di palla, a seconda delle diverse situazioni di gioco. Il risultato è quello di assistere a una manovra di gioco nettamente più fluida rispetto a quanto visto in passato, particolarmente utile nelle partite contro la CPU, in passato quasi impossibile da bucare alle difficoltà più alte. 
Buono anche il feeling con la fisica del gioco, con i giocatori più massicci davvero difficili da spostare e sempre pronti a fare a sportellate con i difensori per prendere posizione e ricevere la palla spalle alla porta. Ancora qualche dubbio invece sui calci piazzati: se nei rigori, anche grazie alla presenza dell’indicatore di direzione del tiro, abbiamo fatto notevoli progressi riuscendo perfino a vincere una partita, i calci d’angolo si sono rivelati ancora piuttosto ostici da padroneggiare, non riuscendo mai a creare veri e propri pericoli per gli avversari. La sensazione è quella di trovarsi di fronte a un titolo leggermente più tecnico rispetto al passato e saranno necessari alcuni mesi prima di padroneggiare tutte le meccaniche messe a disposizione dagli sviluppatori

– Ultimate Team strizza l’occhio agli E-Sport

– Pro Club rinnovato

– Il gameplay convince

Questa nuova prova di FIFA 17 ha confermato tutte le nostre buone impressioni avute dopo il nostro test prima dell’E3. Particolarmente convincenti le novità introdotte per Pro Club, con la possibilità finalmente di creare la divisa e lo stemma della nostra squadra, e Ultimate Team, modalità che sembra aver virato in maniera prepotente verso il mondo degli E-Sport. A tutto questo si unisce poi un gameplay che sembra aver trovato finalmente la direzione giusta, con un’attenzione particolare all’intelligenza artificiale dei giocatori che permette di creare una manovra di gioco molto più fluida e varia.