Recensione

EA Sports UFC

Avatar

a cura di Pregianza

Non esiste nulla al mondo capace di risvegliare i nostri istinti animaleschi come un combattimento corpo a corpo. Tutti i tuoi sensi vengono spinti al limite: gli occhi fissi in modo da percepire ogni movimento dell’avversario, il respiro affannoso per prendere più ossigeno, le gambe piegate per uno scatto rapido e tutti i muscoli pronti all’assalto. È un’esperienza brutale, dove il pensiero viene sostituito dall’impulso, e dove non necessariamente a vincere è il più forte. Non è facile trasferire tutto ciò in un videogioco, e anche se certi picchiaduro fanno pompare l’adrenalina a mille, non è possibile rivivere le sensazioni di uno scontro reale con un pad. C’è tuttavia chi perlomeno ha tentato, dedicandosi anima e corpo alle mixed martial arts e creando giochi con la licenza UFC. Per anni questa disciplina è stata dominio incontrastato di THQ, grazie a una lunga serie di titoli ricchissimi ed estremamente ben fatti. Con il crollo dell’azienda c’è però stato un secco passaggio di consegne a EA, già capace di distinguersi con l’ottimo EA Sports MMA
Il tempo per sviluppare il titolo non è stato molto, eppure i ragazzi di EA Canada hanno stupito tutti sfruttando al meglio il motore Ignite, e mettendo in campo un titolo tecnicamente superlativo. I pugni, però, si sentiranno davvero, o saranno solo belli da vedere? Entriamo nellla gabbia e cerchiamo di scoprirlo.
Beasts in a cage
Vediamo di spiegare brevemente cosa sono le mixed martial arts ai meno esperti: si tratta di una disciplina sportiva durissima, che cerca di fondere varie arti marziali per eliminare le debolezze di ogni stile e ottenere una tecnica perfetta applicabile a ogni situazione. Combattimento a terra, colpi in piedi, clinch, proiezioni… un atleta di MMA deve essere un esperto di ognuna di queste cose, o potrebbe soccombere alla prima manovra inaspettata del suo oppositore. L’UFC è la lega che raccoglie tutti i più grandi combattenti a mani nude del pianeta, ed EA Sports UFC fa ovviamente lo stesso, con gran parte degli atleti ufficiali disponibili in un roster diviso in più categorie di peso, e una carriera che vedrà il vostro alter ego partire dallo show televisivo The Ultimate Fighter per poi arrivare alle grandi leghe. L’inserimento dello show come trampolino di lancio verso il successo è una trovata furba, ma alla lunga la campagna perde colpi, specialmente se paragonata a quelle degli ultimi Undisputed. Mentre nei predecessori il nostro atleta partiva dalle leghe minori e risaliva lentamente la china, tra duri allenamenti e vari campionati vinti, qui si trionfa in quello che, alla fin della fiera, è un reality show, e si diventa immediatamente un noto picchiatore, con vittorie e sconfitte intervallate da strambi filmati nei quali Dana White (capoccia dell’UFC) e vari atleti noti si complimentano con voi e vi danno qualche consiglio. Una struttura assodata e semplice, che cerca di mantenersi fresca spezzando gli incontri con minigiochi di allenamento variabili. Solo un problema: i suddetti minigiochi, pur con una difficoltà crescente, sono piuttosto ripetitivi, e la crescita delle statistiche del proprio atleta si massimizza troppo in fretta, rendendo presto inutile la pratica pre gara. Occasione persa insomma, probabilmente a causa delle limitazioni di tempo avute dal team. Alle difficoltà maggiori la carriera è di certo più spassosa, ma un’IA non proprio impeccabile e facile da aggirare rende le cose fin troppo semplici per i giocatori più furbi, sminuendo il tutto. Non disperate comunque, perché anche con una carriera non esaltante, EA Sports UFC ha moltissimo da offrire agli appassionati.
A terra o in piedi, io ti sdrumo
Una delle eccellenze del titolo EA è senza dubbio il gameplay, ben calcolato e complesso al punto giusto. In un tutorial iniziale discretamente longevo imparerete subito le basi del combattimento in piedi, costruito attorno a colpi gestiti con i trigger dorsali e la levetta analogica sinistra per un numero smodato di mosse eseguibili. Non siamo davanti al sistema dei Fight Night comunque, qui gli attacchi sono diretti e le mezzelune sono passate a gestire le transizioni a terra, le proiezioni e i clinch, dove sono molto più adeguate come tempistiche. C’è pertanto sempre una netta divisione tra lo striking, veloce e secco, e il combattimento a terra, più graduale e ragionato. 
Potrà sembrarvi già molto complesso, ma abbiamo solo raschiato la superficie. Persino la difesa è infatti direzionale, e permette di eseguire parate instantanee o schivate seguite da devastanti contromosse. Non parliamo poi delle differenziazioni tra le varie posizioni a terra, che portano a decine di leve e vantaggi diversi. In parole povere, non è un combat system di quelli da sottovalutare, e avrete bisogno di molto tempo per padroneggiarlo a dovere. 
Dal canto nostro, abbiamo apprezzato moltissimo gli impatti, che, pur non rendendo sempre alla perfezione l’idea della potenza di certi colpi, sono estremamente precisi e aiutati da un motore fisico sopraffino. Notevole anche la scelta del sistema di submission, una sorta di minigioco a fasi con le levette analogiche un po’ troppo permissivo contro l’IA, ma capace di dare enormi soddisfazioni contro avversari umani. L’unico vero problema del combat system riguarda i calci bassi. Nella realtà una spazzata al momento giusto può persino chiudere l’incontro, e una serie di colpi alle gambe rendere pressoché inutilizzabili i calci per l’avversario. Qui anche un critico al ginocchio porta solo a un rallentamento con blocco temporaneo dei movimenti, risultando davvero trascurabile, mentre invece calci più scenici (spesso inutili nelle arti marziali vere) possono mettere in seria difficoltà un nemico.
Torniamo comunque al discorso degli “avversari umani”. Non abbiamo infatti preso in considerazione un altro elemento molto gustoso di EA Sports UFC, l’online. Il gioco, piuttosto carente quanto a modalità singleplayer, dà il meglio di sé in rete, dove il matchmaking è gestito con cinture colorate e non mancano tornei, replay migliori della settimana e vari highlights con tanto di materiali video ufficiali dell’UFC. Contro dei vostri pari il combat system brilla di luce propria, portando a scontri tesissimi e una lunga serie di momenti memorabili. Certo, c’è sempre un po’ di randomicità, e un bel pugno in faccia può ribaltare un match all’improvviso, ma vale anche per gli scontri reali. 
Muscoli, sangue e sudore
L’altro elemento di EA Sports UFC a innalzare la produzione è il comparto tecnico, che ha già impressionato molti utenti nella demo e non mancherà di far uscire gli occhi dalle orbite a chi è abituato alla grafica degli Undisputed. Il livello di dettaglio di volti e corpi è mostruoso, le animazioni sono incredibilmente fluide, la fisica ben fatta, sangue e sudore sono chiaramente visibili e realistici, e mosse ed espressioni degli atleti sono vicinissime alle controparti reali. L’Ignite sfoggia tutto il suo potenziale in UFC, anche se non manca qualche fastidioso singhiozzo persino qui. Il gioco presenta difatti una certa instabilità nel framerate (noi abbiamo testato la versione PS4), così saltuaria da sembrare più un bug che un’effettiva debolezza del motore. Durante certi incontri vedrete dei piccoli blocchi, senza una ragione apparente e indipendenti da arena o movimenti eseguiti. Una cosa molto strana, che dà fastidio in un titolo ove i riflessi e la responsività sono molto importanti e un calo di framerate può provocare seri guai. Niente problemi almeno per il netcode, parso stabile durante queste fasi iniziali. 
Meno certa la valutazione positiva sul sonoro, che pur presentando una discreta soundtrack e molte voci degli atleti reali (attori davvero terrificanti in alcuni casi, ma meglio sorvolare), non vanta un gran commento durante gli scontri, segnato da battute ripetitive e non sempre adeguate alla situazione. 
In ultima analisi, abbiamo trovato molto piacevole un particolare sistema di perk legato alla creazione dei personaggi e ai combattenti, che offre numerose abilità utili in battaglia e permette persino di cambiare strategia prima di un match. Non altrettanto eccelse le opzioni di personalizzazione, che offrono ancora la solita Gameface di EA, ma sono alquanto limitate, forse per evitare un distacco netto tra gli atleti reali e quelli personalizzati. 

– Ottimo combat system, profondo e ben strutturato

– Esaltante online

– Tecnicamente superlativo

– Licenza ufficiale UFC

– Carriera scialba e contenuti abbastanza limitati

– Calci bassi scarsamente utili

– Qualche singhiozzo tecnico e I.A. non brillantissima

8.0

Il paragone con gli Undisputed è crudele, ma EA Sports UFC non esce con le ossa rotte dal confronto. Il titolo EA ha dimostrato di saper stare sulle sue gambe, grazie a un gameplay di alta qualità, a un motore grafico notevole, e a un comparto online brillante. Le limitazioni contenutistiche sono fastidiose, e unite a qualche singhiozzo tecnico impediscono all’opera di EA Canada di raggiungere l’eccellenza. Se però questo è il risultato raggiunto con il primo tentativo, è il caso di aspettarsi grandissime cose dai capitoli futuri.

Voto Recensione di EA Sports UFC - Recensione


8