Anteprima

Devil May Cry 4

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a cura di Evil God

Alla Games Convention ci sono moltissimi stand a cui rivolgere attenzione e svariati titoli, più o meno importanti, da tenere in considerazione. Fra questi, è possibile usufruire di interessanti demo giocabili finora inedite in Europa. Devil may Cry 4 fa parte di questi titoli fino ad ora mai testati con un pad alla mano ma che, infine, abbiamo potuto analizzare a dovere.Sebbene tecnicamente sia molto gradevole, l’action targato Capcom non riesce a stupire sotto il profilo grafico per via delle evidenti mancanze che riscontriamo in una buona fetta di orribili textures e in una povertà poligonale piuttosto lampante. Colpiscono positivamente un frame rate ancorato sui 60 fotogrammi al secondo e la qualità delle animazioni, davvero molto curate, così come gli effetti di attacco che trasformeranno lo schermo in una festa di colori durante le fasi più concitate. Il comparto audio è rimasto per lo più invariato rispetto al precedente episodio, sebbene l’atmosfera sia stata resa decisamente più oscura, ricordando il primo episodio, rievocato anche dal design degli ambienti e dei nemici (qualcuno ricorda i pupazzi infernali?).Sotto il profilo della giocabilità ci è stato possibile vestire solo i panni di Nero Angelo, nuovo protagonista del titolo, che sembra procedere nell’avventura con ben più facilità di quanto non facesse Dante per via del bassissimo livello di difficoltà presente in questa build e della smisurata potenza di alcune nuove azioni a disposizione del novello cavaliere oscuro.Non abbiamo notato significative modifiche o sorprese nelle impostazioni dei controlli, come unica novità nell’apparato di gioco vi era da testare adeguatamente l’ormai famoso Devil Bringer che si è rivelato ben più di una mera arma aggiuntiva. Utilizzabile tramite un unico tasto sia su Playstation 3 che su Xbox 360, il Devil Bringer, oltre ad essere una potente arma da scontri corpo a corpo, consente a Nero di compiere alcune azioni al di fuori delle possibilità umane, come salti incredibilmente lunghi, rendendo superiore la varietà di gioco rispetto ai precedenti capitoli, per via di fasi platform ancora molto primordiali ma sicuramente più approfondite. Il tecnicismo per cui il terzo episodio era famoso è assente in questa quarta incarnazione, lasciando l’amaro in bocca agli amanti dell’hardcore gaming che si sarebbero aspettati una sfida ben più dura da questo quarto episodio.Devil May Cry 4 è sicuramente molto più accessibile e giocabile rispetto ai predecessori, risultando più immediato al primo impatto, facendo la felicità dei meno avvezzi al genere e delle nuove leve che troveranno la sfida più alla loro portata.Le edizioni PlayStation 3 e Xbox 360 sono essenzialmente identiche. Capcom dimostra ancora una volta la propria versatilità nella programmazione multiformato, ed entrambe le versioni godono degli stessi pregi e presentano, purtroppo per noi, gli stessi difetti.

ConclusioniDevil May Cry 4 riprende, in sostanza, il primo episodio, privo degli eccessi e della tecnica che decretarono il successo del terzo capitolo. Questo quarto episodio della saga di Dante non innova e non riesce a colpire sotto l’aspetto tecnico come avrebbe dovuto fare, ma si rivela ugualmente un buon action game che non potrà mancare nella collezione di ogni amante del genere che si rispetti.