Come sarebbe un Call of Duty senza single player?

Avatar

a cura di Nicolò Bicego

Redattore

Non manca molto, ormai, al reveal del prossimo Call of Duty, che sappiamo già essere Black Ops 4. Mentre nella nostra mente rimbombano ancora i suoni delle mitragliatrici sulle spiagge della Normandia, la prolifica ruota di Activision continua a girare, con Treyarch pronta a portarci, si suppone, ad uno scenario più moderno rispetto a quanto visto nell’ultimo Call of Duty WWII. In attesa di informazioni ufficiali sul nuovo capitolo, un’interessante voce di corridoio ha fatto il giro del mondo videoludico nelle ultime ore: stando ad essa, il nuovo capitolo rinuncerebbe ad una campagnia single player, votandosi completamente alle componenti multigiocatore che da sempre hanno trovato ampio spazio nella serie. Ma come sarebbe un Call of Duty senza single player? Cerchiamo di riflettere insieme.
Call of Duty e il single player: una storia travagliata
Spesso, quando parliamo di Call of Duty, ci capita di sentire commenti poco lusinghieri riguardo alla componente single player dei titoli passati. Accusata di essere priva di mordente, poco incisiva e, soprattutto, afflitta da una atavica scarsa longevità. Eppure, a ben vedere, non è sempre stato così: certamente, non si può negare che le campagne single player di Call of Duty abbiano sempre mantenuto un basso conteggio delle ore per il completamento, ma al contempo non si può neanche sorvolare sulla bontà delle storie narrate in alcuni capitoli della serie. Dopo averci raccontato le vicissitudini della Seconda Guerra Mondiale, Call of Duty 4: Modern Warfare regalò al mondo videoludico una campagna adrenalinica ed emozionante, con alcune missioni (ci riferiamo chiaramente a quella che vede protagonista il capitano Price a Chernobyl) che sono rimaste impresse nel cuore di tutti coloro che hanno provato il titolo nel lontano 2007. Modern Warfare 2 riuscì a non deludere le aspettative, fornendo un degno successore alla storia del primo capitolo; una storia che ha trovato una conclusione forse più sottotono con Modern Warfare 3, sicuramente il capitolo più debole della trilogia. Ma anche al di fuori della sotto-serie di Modern Warfare, Call of Duty ha saputo raccontare storie intriganti: con Black Ops abbiamo avuto modo di esplorare intricate teorie di fantapolitica che, almeno nei suoi primi due capitoli, hanno saputo coinvolgerci in modo inaspettato. Black Ops 2, soprattutto, poteva vantare dalla sua molti elementi inediti per la serie: finali multipli, percorsi alternativi, tutti elementi che contribuivano a rendere la campagna del gioco a suo modo unica. Ed anche l’ultimo WWII, riprendendo l’atmosfera della famosa serie tv Band of Brothers, è riuscito a raccontarci una storia che, per quanto già vista, valeva la pena di essere raccontata ancora una volta. Dunque, non sempre Call of Duty è stato segno di una campagna singolo giocatore poco incisiva: il percorso per un equilibrio tra le due anime del gioco può essere raggiunto, ed alcuni titoli, come i primi due Modern Warfare e come Black Ops 2, sono andati particolarmente vicini al raggiungimento di questo scopo. 
Una nuova era per Call of Duty
Adesso possiamo prendere in esame con maggiore cognizione di causa la possibile eliminazione della campagna single player di Call of Duty. A dire la verità, qualcosa in questo senso c’era già stato: Black Ops 3, nelle sue versioni PS3 e Xbox 360, mancava della campagna single-player. In questo caso, però, si trattava di un taglio successivo alla concezione del gioco, operato a causa della differenza a livello hardware tra le due generazioni su cui Black Ops 3 si trovava a girare. Stavolta, invece, vogliamo parlare di un gioco concepito esclusivamente per il multiplayer. Un trend che ha preso sempre più piede nel mondo videoludico, al punto che spesso si è messo in dubbio, a torto o ragione, il futuro dei giochi in single player. Tralasciando questa disanima, il cambiamento più evidente di tale scelta sarebbe una maggiore disponibilità di fondi per la realizzazione del multiplayer competitivo. Questo si tradurrebbe, possibilmente, in una maggiore selezione di mappe disponibili fin dal lancio. Non è un mistero che Call of Duty non abbia mai brillato per il numero di mappe fornito all’uscita: anche l’ultimo WWII era vittima di questo difetto, arginato in parte, come da tradizione, dai successivi DLC. Certamente, un maggior numero di mappe disponibili darebbe una maggiore longevità al gioco, facendo la gioia di coloro che si dedicano anima e corpo al competitivo. Potremmo anche vedere mappe più complesse e dinamiche rispetto al passato: per scelta, Call of Duty non ha mai offerto mappe eccessivamente grandi o distruttibili, ma qualche timido accenno negli ultimi capitoli c’è stato, e potrebbe essere adesso esplorato ulteriormente. Inoltre, potrebbero essere implementate nuove modalità competitive: su tutte, la recente modalità Guerra è sicuramente quella che più merita di essere rivisitata ed ampliata. Activision ha puntato chiaramente sugli esports con gli ultimi capitoli della serie, ed in questo caso dovremmo aspettarci una virata ancora più decisa in questa direzione, con eventi e tornei che supportino in modo massiccio la fase post-lancio del gioco.
C’è poi l’immancabile modalità zombie: un maggior numero di mappe, in un titolo esclusivamente multigiocatore, sarebbe sicuramente la prima richiesta dei giocatori, visto che normalmente le mappe presenti nel gioco base per questa modalità sono davvero poche. Si potrebbe anche tentare di inserire diverse modalità anche in questo contesto: strade già tentate in alcuni episodi, come Black Ops 2, e che magari potrebbero meritare una seconda occasione.
Oltre al tradizionale multiplayer competitivo e agli ormai abituali zombie, ci farebbe piacere un rinnovato interesse per la componente cooperativa. Più fondi per il multiplayer potrebbe infatti significare il gradito ritorno delle Spec Ops presenti in Modern Warfare 2 e 3, o di qualcosa di simile ad esse. Sarebbe un utile espediente per donare varietà al nuovo titolo, rinunciando così nel modo più indolore possibile alla componente single player.

Abbiamo provato a delineare quello che potrebbe essere un Call of Duty senza single player, non senza prima spezzare una lancia a favore di quella componente fin troppo spesso bistrattata della serie. Adesso, però, vogliamo sentire le vostre opinioni: vorreste un Call of Duty senza single player? In che modo vorreste vedere ampliata la componente multigiocatore? In attesa di avere conferme o smentite dalla presentazione di Black Ops 4, a voi la parola.