Recensione

Colin McRae Rally

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a cura di Naares

Durante l’epoca dei 32bit i ragazzi di Codemasters hanno saputo proporre al pubblico una fine esperienza rallistica, grazie ad un franchise molto fortunato che ha incontrato il gusto di numerosi giocatori. In un momento in cui le simulazioni di rally si contavano sulle dita di una mano, quel Colin McRae Rally ha saputo unire un nome importante ad un’esperienza di gioco magari non troppo simulativa, ma senza dubbio ben confezionata.
Adesso arriva il momento di delegare e di provarci su mobile. Vediamo cosa succede. 
Alla ricerca del realismo
Il gioco non coccola l’utente con una pletora di modalità e approcci all’esperienza variegati, ma si limita ad offrire ben poche modalità che fanno un po’ storcere il naso, soprattutto in virtù del prezzo del prodotto (per la cronaca 4.49 euro). 
Potremo dunque decidere se lanciarci in una tappa singola, in un rally singolo, oppure se percorrere un intero campionato. Com’è facile intuire, solo attraverso il campionato sarà possibile sbloccare i vari contenuti di gioco, tra cui auto, tracciati e competizioni di grado avanzato. 
Ogni campionato verrà affrontato in luoghi diversi, su terreni differenti, in sei tappe o più. Correremo da soli, cronometrati su ogni singolo settore, e vedremo in tempo reale come ci stiamo comportando in relazione al pilota di riferimento, ovvero l’immancabile Colin del titolo. Questi arriverà nella maggior parte dei casi al secondo posto, o al primo se non saremo sufficientemente veloci. 
Il modello di guida è davvero molto solido, in linea con quanto fatto ai tempi delle release originali su PC e PlayStation. Potremo controllare la sterzata sia con i comandi a schermo, che in modalità tilt, che attraverso un gamepad. I controlli si comportano in maniera eccellente, sono estremamente reattivi e riescono a regalare un feeling molto simile alla controparte PC degli anni passati. 
I vari tipi di terreno su cui correremo comporteranno diversi livelli di aderenza per la nostra auto, cosa che ne determinerà il comportamento in curva e a contatto con le varie irregolarità del manto. Il nostro ruolo di piloti conterà parecchio, ma nelle competizioni più avanzate diverrà fondamentale anche una gestione strategica delle varie tappe. Ci troveremo in pratica a voler amministrare il nostro vantaggio in relazione alle condizioni dell’auto, volendo evitare di danneggiare il nostro mezzo in maniera troppo compromettente, cosa che comporterebbe la sconfitta assicurata per via dell’ingovernabilità del veicolo stesso. 
Proprio i danni alla vettura sono senza dubbio uno degli elementi più riusciti della produzione. In base al nostro stile di guida e al nostro approccio al tracciato, la nostra auto si sporcherà e si danneggerà in tempo reale. Le parti soggette a usura comprenderanno la carrozzeria, le gomme, il motore, la trasmissione ed altro ancora, e le conseguenze in termini di guidabilità saranno evidenti da subito. Ogni due tappe avremo la possibilità di aggiustare le varie componenti un numero massimo di volte, con il rischio di non avere una macchina perfettamente al top durante le due gare successive, qualora i danni fossero troppi. 
Difetti di gioventù? 
Se da una parte il sistema di danni appare molto solido, dall’altra è decisamente snervante quando gli incidenti non sono causati dalla nostra incapacità nella guida, ma da una serie di problematiche che gli sviluppatori non hanno saputo risolvere prima della release. 
Il gioco è afflitto da rallentamenti piuttosto frequenti che non dipendono in maniera diretta dal sistema su cui gira, ma sembrano invece essere causati da una gestione non ottimale della RAM. Nella maggior parte dei casi questi consistono nel salto di qualche frame, poco significativo se ci troviamo in rettilineo, molto più fastidioso se stiamo cercando di affrontare un tornante spingendo al massimo e sfruttando tutta la carreggiata. 
In circostanze più rare (durante i nostri test la cosa è avvenuta quattro volte), il gioco potrà inoltre subire dei rallentamenti molto più pesanti e prolungati, che comprometteranno la tappa in maniera del tutto inevitabile. In questi casi il titolo diventa ingiocabile, e saremo costretti a riavviare la gara da principio. 
Problemi di ottimizzazione anche per quanto riguarda i tempi di caricamento, altalenanti e fin troppo variabili, con attese che su Snapdragon S4 Pro variano da 15 secondi a oltre un minuto e mezzo, in base alla tappa. 
A peggiorare ulteriormente le cose arriva una pochezza di contenuti che, per il costo del gioco, lascia parecchio insoddisfatti, in particolare a causa della mancanza di una modalità multiplayer online. Questa sarebbe stata infatti molto semplice da implementare, essendo le varie tappe percorse in singolo e la competizione basata sul semplice raffronto dei tempi. 
Il fatto di avere poche competizioni in singolo può andar bene se pensiamo all’elevato livello di sfida dei tornei intermedi ed avanzati, ma la presenza di cinque sole vetture tra cui scegliere lascia poco contenti. 

– Modello di guida eccellente

– Sistema di danni approfondito e realistico

– Approccio strategico alle tappe

– Bel bilanciamento della difficoltà

– Problemi tecnici assolutamente non trascurabili

– Poche auto, poche competizioni

– Assenza comparto online

7.5

Giudicare un prodotto come questo Colin McRae Rally non è facilissimo. Il gioco è chiaramente acerbo, vittima forse di tempi ridotti nello sviluppo, e per questo afflitto da un gran numero di imperfezioni e da una notevole carenza nei contenuti. Tuttavia l’ottimo modello di guida e l’impostazione strategica delle gare intrigano, e non poco. Gli appassionati di titoli di guida meno arcade dovrebbero a nostro avviso provare il gioco, perché gli elementi positivi ci sono. Speriamo piuttosto che il team di sviluppo accompagni almeno i primi mesi post release per correggere i problemi tecnici, senza i quali avremmo potuto aggiungere un punto intero alla nostra valutazione finale.

Voto Recensione di Colin McRae Rally - Recensione


7.5