Recensione

Ben 10, recensione del nuovo capitolo della serie

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a cura di Nicolò Bicego

Redattore

Per chi è cresciuto a pane e Cartoon Network, Ben 10 è un nome che non ha bisogno di presentazioni. La longeva serie ha ricevuto un grande plauso di critica e di pubblico, al punto che, una volta giunta alla sua conclusione, il network non ha esitato a lanciarne un reboot, in onda dal 2016. Ed è proprio su questo reboot che si basa il gioco di cui andremo a parlare oggi, uscito su Playstation 4, Xbox One e Switch
Le trasposizioni videoludiche di Ben 10 non hanno mai avuto particolare fortuna (vi basta controllare Metacritic per capirlo), ma questo capitolo potrebbe essere l’occasione per voltare pagina oppure per affossare ancora la dignità videoludica di questo brand. Sapete già qual è la risposta, vero?
L’inizio dell’avventura
Che qualcosa non vada in Ben 10 lo vediamo fin da subito. Lo stile grafico scelto dagli sviluppatori è una sorta di cel-shading, che nei filmati riesce a riprodurre in modo almeno discreto (sottolineo, discreto) i personaggi. Già dalla sequenza di apertura, però, possiamo notare come il gioco sembri uscito direttamente dall’era Playstation 2, con una spruzzata di alta definizione: le ambientazioni sono completamente spoglie o quasi e non vi è traccia dei dettagli che ci si potrebbero aspettare da un titolo di ottava generazione, venduto per di più ad un prezzo di listino di 40€. La situazione peggiora quando, terminato il filmato, si passa al gioco vero e proprio: oltre ai difetti già elencati, il gioco soffre continuamente di rallentamenti. Basta provare a saltare per accorgersene: anche se si è completamente da soli sullo schermo, i frame calano vistosamente. Inutile dire, quindi, che nelle situazioni più concitate la resa visiva peggiora drasticamente, con il nostro eroe che sembra muoversi al rallentatore. La nostra prova è avvenuta su Switch, ma siamo sicuri che la situazione non sia affatto diversa su Playstation 4 o Xbox One.
Dopo aver compreso che la qualità produttiva del gioco non è delle più alte, passiamo al comparto audio. Ben 10 riesce ad offrire un’esperienza negativa anche in questo: le tracce musicali sono orecchiabili per i primi minuti, ma diventano ripetitive subito dopo, e vi accompagneranno per tutta la durata di un livello. Sebbene i livelli non siano estremamente lunghi (un livello richiede circa un quarto d’ora per essere completato), nessuno potrà biasimarvi se deciderete di togliere il volume dal vostro apparecchio.
Botte tra alieni
Ben 10 altro non è che un beat ‘em up a scorrimento, con una spruzzata di platform qua e là. Inizialmente, potremo controllare Ben e le sue prime quattro trasformazioni in alieno. Ciascun alieno ha degli attacchi speciali e delle abilità particolari, alcune delle quali saranno necessarie per proseguire nei livelli. Ad esempio, potremo trovarci di fronte a delle rampe seguite da un burrone: dovremo utilizzare Rotolone (il nome dell’alieno) per rotolare sulla rampa e saltare al di là del precipizio. Durante l’avventura sbloccheremo altri alieni, arrivando al totale di dieci. La nostra attività consisterà, perlopiù, nel farci largo tra ondate di nemici, tutti simili tra loro, tutti incapaci di offrire una sfida consistente. Se il livello di difficoltà tarato verso il basso è comprensibile, almeno in parte, tenendo a mente il target del titolo, quello che non si può giudicare è la ripetitività delle situazioni: per la maggior parte del livello non dovremo fare altro che attaccare nemici su nemici, senza alcuna variazione di sorta se non nelle brevissime sezioni platform. Il problema dei combattimenti è l’assenza di qualsiasi profondità: sebbene sia possibile concatenare i colpi in modo da ricevere più punti dalle battaglie, questo si limita ad essere la ripetizione degli unici due attacchi disponibili. Non esistono combo o altre tipologie di attacco: dovremo semplicemente premere continuamente gli stessi pulsanti per portare a termine ogni combattimento. La noia, neanche a dirlo, è dietro l’angolo. I punti ottenuti nel combattimento possono essere spesi in potenziamenti per gli alieni: ciascun alieno ha solo tre potenziamenti disponibili, e nessuno di essi è particolarmente utile visto che il gioco non costituisce una sfida già normalmente. 
Non è solo il gameplay ad essere ripetitivo: anche il level design ci ripropone continuamente le stesse situazioni, ed un livello altro non è che la ripetizione continua delle stesse location e degli stessi combattimenti. Ad appesantire il tutto ci pensa la completa mancanza di attività secondarie: una volta terminati i livelli il gioco non ha altro da offrire, e gli unici collezionabili presenti servono solamente ad acquisire altri punti da spendere in potenziamenti, senza offrire alcun extra di sorta. Considerando anche la durata esigua del gioco, terminabile in una manciata di ore, è davvero incomprensibile la scelta di vendere il titolo ad un prezzo che, seppure inferiore allo standard di mercato, rimane comunque troppo alto per gli irrisori contenuti offerti.

– Finisce presto

– Tecnicamente sfigurerebbe sulla scorsa generazione di console

– Gameplay ripetitivo

– Profondità di level design assente

4.0

Le aspettative verso Ben 10 non erano certamente alte, ma il gioco riesce a sorprendere in negativo, proponendo un comparto tecnico che avrebbe sfigurato sulla scorsa generazione di console ed un gameplay che riesce ad annoiare già dalla prima sessione di gioco a causa di un’estrema ripetitività. Ben 10 è un gioco svogliato, che neanche prova ad offrire un’esperienza videoludica solida: per questo non possiamo fare altro che consigliarvi di starne alla larga, anche nel caso in cui vorreste regalarlo ad un appassionato della serie.

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4