Anteprima

Batman: Arkham Knight

Avatar

a cura di LoreSka

La cosa era nell’aria da parecchio tempo. Per quanto Rocksteady avesse cercato di mantenere il segreto, era ormai diventata di pubblico dominio la notizia di una presentazione riservata alla carta stampata e realizzata negli uffici londinesi dello sviluppatore. E, poiché Rocksteady è sinonimo di Batman, difficilmente poteva trattarsi di qualcosa d’altro.
Così, in un susseguirsi di rumor e supposizioni dall’esito sempre più scontato, la notizia è giunta nel tardo pomeriggio di ieri: il 2014 avrà un nuovo gioco con protagonista il Cavaliere Oscuro, sarà realizzato da coloro i quali hanno trasformato quella del pipistrello in una saga amatissima da pubblico e critica e si chiamerà Batman: Arkham Knight.
Una fitta nebbia di informazioni
Purtroppo è ancora presto per parlare nel concreto di Batman: Arkham Knight. Al momento, tutto quello che ci è concesso discutere si basa sul trailer rilasciato ieri e sul comunicato stampa. Il gioco ci verrà mostrato nel corso della GDC, fra circa due settimane, e un’anteprima dettagliata giungerà nella seconda metà del mese di marzo. Eppure, nonostante il trailer in CG senza gameplay e l’assoluta mancanza di informazioni dettagliate riguardo alla storia, possiamo già commentare quanto abbiamo fin’ora visto.
Anzitutto, come confermato da Warner Bros, il gioco sarà il quarto e conclusivo capitolo della saga di Batman. Possiamo dunque ipotizzare che, a livello cronologico, il gioco si collocherà dopo Arkham City. Anche se il terzo episodio, Arkham Origins, ci aveva portato indietro di parecchi anni rispetto alla linea temporale dove si svolgono le prime due vicende, non è un caso che il quarto capitolo di questa tetralogia si collochi temporalmente dopo tutti gli altri. Arkham Origins, infatti, è l’unico dei quattro giochi a non essere sviluppato da Rocksteady, e per certi versi rappresenta una sorta di gioco laterale rispetto alla storyline principale. Pertanto, sul piano narrativo possiamo attenderci un gioco più vicino ai primi due giochi, per la gioia di quei fan che non hanno apprezzato il comunque ottimo lavoro di WB Montreal.
Il primo trailer include lo struggente testamento di Thomas Wayne, padre di Bruce, che invita il figlio a non sperperare la fortuna di famiglia in vestiti e macchine lussuose, ma di “investirlo in Gotham”, aiutando la città. Vengono dunque spiegate le motivazioni che hanno spinto Bruce a portare la sua filantropia alla massima potenza, diventando il Cavaliere Oscuro che veglia su Gotham e sui suoi abitanti. Vi è dunque la precisa volontà di chiudere il cerchio, di spiegare le motivazioni che hanno portato Bruce a diventare e restare Batman per tutti questi anni: il gioco, a quanto pare, risponderà a molti interrogativi e ci darà la possibilità di mettere la parola fine al capitolo Arkham della vita dell’eroe. Casomai non fosse chiaro, le premesse sono elettrizzanti.
Un incubo
La voce dello Spaventapasseri che apre il trailer ci dà una chiara idea del nemico che dovremo affrontare. Lo Spaventapasseri in questa serie ha sempre giocato un ruolo abbastanza enigmatico: un nemico in secondo piano, ma capace di creare alcune delle sezioni più terrificanti (e indimenticabili) della serie. La scelta degli sviluppatori di affidare a questo personaggio il ruolo di villain principale è oltremodo azzeccata: afforntare uno dei nemici più apprezzati dai fan in un’avventura che dovrà tirare le somme di tutto è certamente una buona idea. Allo stesso modo, la premessa narrativa descritta nel comunicato stampa vede lo Spaventapasseri intento a mettere insieme una squadra di supercattivi di prim’ordine, che includono Due Facce, Harley Quinn e il Pinguino. Tutti questi nemici hanno già fatto la loro comparsa negli altri capitoli della saga, ed ognuno è riuscito evidentemente a farla franca per giungere indenne fino a questo capitolo. Con ogni probabilità, metteremo (temporaneamente) fine alla carriera di ciascuno di questi criminali, anche se vi è una particolare riserva sul personaggio di Harley Quinn, che sarà giocabile per chi preordinerà il titolo.
Quest’ultimo dettaglio avrebbe certamente avuto un peso maggiore se Warner avesse annunciato un’avventura parallela con protagonista l’allieva-amante di Joker. Ma, a quanto emerge, si tratta di un personaggio giocabile per la consueta modalità Sfida, confermata anche in questo quarto capitolo. Harley avrà a disposizione alcune abilità uniche sulle quali, tuttavia, non è stata rilasciata alcuna informazione.
Batman, dalla sua, avrà a disposizione i consueti gadget che hanno caratterizzato questa serie. Gli sviluppatori, infatti, confermano lo steso gameplay dei precedenti episodi: possiamo dunque attenderci il solito free flow system, che la serie Arkham ha sempre implementato con maestria e l’uso dei vari oggetti sia in combattimento che per risolvere i frequenti puzzle.
Infine, è stato posto l’accento sulla Batmobile, completamente ridisegnata per questo nuovo episodio e, probabilmente, uno degli elementi portanti del gioco. Finalmente non avremo più una Batmobile “passiva”, ma diventerà parte integrante del gameplay. Possiamo attenderci sezioni di guida? Al momento è presto per dirlo, ma è evidente che il celebre veicolo di Batman entrerà in gioco in maniera preponderante.

– Buone speranze sul lato tecnico

– Conferme nel gameplay

– Storia allettante

– La Batmobile avrà un ruolo importante

Siamo davvero curiosi di vedere con i nostri occhi e provare con le nostre mani Batman: Arkham Knight. Dal lato del gameplay, ad essere sinceri, non abbiamo molti dubbi: Warner e Rocksteady hanno scelto la strada già battuta dai precedenti capitoli, che hanno sempre ottenuto ottimi risultati. Da un lato, avremmo gradito qualche profonda innovazione. Dall’altro lato, trattandosi di un episodio conclusivo, riconosciamo che sarebbe stato stupido stravolgere il tutto, rischiando di mandare a monte anni di lavoro. Meglio riservare i cambiamenti di paradigma a un’altra tetralogia. Al contempo, però, questo sarà il primo Batman next gen, in arrivo solo su PS4, Xbox One e PC. Le aspettative, dunque, sono più alte rispetto al passato: ci attendiamo un gioco tecnicamente ineccepibile e con qualche buona idea che possa sfruttare al meglio i nuovi hardware. Dita incrociate, quindi: l’appuntamento è per il 2014.