Anteprima

Arms

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a cura di Matteo Bussani

Londra, 13 gennaio 2016. Il momento era tanto atteso e il motivo è chiaro a tutti, Nintendo doveva superare la barriera tra sé e il pubblico con una console in grado di convincere i videogiocatori così da riportarsi competitiva nella sfida fra le due major che, dall’uscita di Wii U, sono rimaste solitarie a darsi battaglia. Sia ben chiaro, non stiamo parlando di qualità, innovazione o varietà del software, ma di semplici numeri che in fin dei conti possono riassumere le sorti di una console una volta approdata sul mercato. Torniamo invece a trattare quelli che sono i meriti delle console di Nintendo.
I meriti di Wii U e gli obiettivi di Switch
Facendo un paragone, i meriti di Nintendo di Wii U risiedevano principalmente nella line up che giovava della capacità della software house di sfornare giochi di indubbia qualità a partire da un supporto praticamente assente delle terze parti. Con Switch al contrario è visibile lo sforzo di concentrarsi più che sui titoli, che latitano al day one, sulla console vera e propria: portare innovazione e modernità sembra l’obiettivo principale di questa generazione secondo la casa di Kyoto. Per il momento la line up non conta più di una manciata di titoli: tra questi due possono essere considerate demo tecniche (passatemi il termine) in grado di sfruttare le avanzate funzionalità di Nintendo Switch. Dopo 1-2 Switch che sarà dispoonibile al lancio, in primavera arriverà dunque Arms, picchiaduro basato sul motion-controlling garantito dai Joy-con. Nonostante il timore che il connubio potesse risultare godibile solo per un pubblico casual, Nintendo è andata contro ogni pregiudizio e il risultato ottenuto con Arms è tutto fuorchè da dare per scontato, perché il gioco che abbiamo provato ci è piaciuto e ci ha divertito.
Motion-controlling next-gen
Il gioco ha poco o nulla dei mini-giochi che ricordiamo dalle precedenti generazioni tra kinect e wiimote, ma soprattutto ha una struttura molto classica sotto alcuni aspetti ibridata con le funzionalità di movimento dei Joy-con. Arms in pratica consiste in un picchiaduro, come abbiamo già detto, dove controlleremo un personaggio e i nostri movimenti o i tasti da noi schiacciati permetteranno un’azione a schermo, che sia un pugno diretto o un gancio. Fatto sta che, al contrario di quanto succedeva con Wii Sports o con i controller per la reatà virtuale, la parte dedicata al movimento viene trasformata in un comando esattamente come schiacciare A e B. Inclinare i controller a destra ci farà muovere in quella direzione, ma un colpetto veloce al grilletto di sinistra ci farà fare uno scatto, ruotare i controller attiverà la parata, e tirare un pugno farà fare lo stesso nel gioco, con la differenza che esso sarà sempre diretto a meno che durante l’avanzata con l’avambraccio non dovessimo fare una rotazione, a quel punto il nostro diventerà un gancio pronto a inseguire il nemico. Inseriamo tutto in un contesto dove la tecnologia ha raggiunto la maturità per permettere comandi rapidi e puntuali, aggiungiamo una mossa super, la possibilità di cambiare prima del match i nostri pugni, allungabili e ciascuno con comportamenti diversi, e più o meno quello che abbiamo nella nostra testa è Arms.
Competitivo contro i giocatori o contro la CPUI personaggi giocabili in questa demo erano soltanto 5, ma ognuno diverso in termini di dimensione e capacità di movimento. Ovviamente anche la potenza degli attacchi varierà. Tra di questi c’erano il “protagonista”, Spring Man, che troviamo anche i copertina, e il corrispettivo femminile, Ribbon Girl, Ninjara un personaggio molto rapido e piccolino, una mummia gigante, Maser Mummy, ovviamente lenta ma letale, e una signora inglobata in un robot decisamente ingombrante, dal nome  Mechanica.Le partite si svolgono in queste arene circolari, grandi al punto da non permettere che un colpo vada da parte a parte (nonostante l’estensibilità delle braccia); non durano molto più di un minuto e sono estremamente concitate. La profondità che è stata annunciata durante la conferenza non è quella di un picchiaduro classico, ma il ricordo della boxe di Wii sports deve rimanere tale perché i due giochi non condividono davvero nulla.
Le partite sono uno contro uno, con doppia coppia di Joy-con collegati a una sola console, oppure uno vs CPU con la dotazione base.Graficamente il titolo è davvero molto interessante, perché propone una grafica fresca con un character design riconoscibile e giovanile, secondo i canoni Nintendo. 
Tecnicamente, fluidità massima e risoluzione FHD sembrano essere a portata della mini-console di Nintendo che, una volta collegata alla dock può davvero vantare un rapporto potenza/dimensioni insuperabile. L’insieme ci ha lasciati davvero con una buona impressione, tra i controlli semplici e precisi e il movimento che si integra ottimamente nella partita senza risultare fastidioso, predominante o forzato.

– Motion-controlling e picchiaduro in un gameplay preciso, puntuale e godibile

– Graficamente fresco e colorato

– Mostra le capacità dei Joy-con

Arms è uno di quei giochi che non ti aspetti. Spesso picchiaduro e motion-controlling, se abbinati, hanno creato delle mostruosità, divertentissime per il casual gamer, un po’ meno per chi vive di pane e giochi di lotta. Qua la faccenda sembra differente. Dimentichiamo la profondità di un picchiaduro classico, ma dimentichiamo anche quello che era Wii Sports, il connubio fornito da Arms lascia prospettive per l’utilizzo dei Joy-con davvero interessanti, per non parlar del fatto che il gioco stesso è molto godibile e divertente.

Aspettiamo di vedere l’offerta ludica completa del titolo, che purtroppo non arriverà in parallelo con il lancio, ma in una non meglio precisata primavera 2017.