Recensione

Aqua Moto Racing Utopia

Avatar

a cura di Francesco Corica

Staff Writer

I fan dei giochi riguardanti le moto acquatiche probabilmente ricorderanno con piacere la saga di Wave Race, in particolare gli ultimi capitoli usciti su Nintendo 64 e Gamecube; dopo questi, il genere è stato abbandonato, poiché essendo di nicchia nessuno ha voluto rischiarci investimenti destinati a non essere ripagati. I coraggiosi sviluppatori tedeschi di Zordix, però, non hanno mai nascosto l’ammirazione per questa saga e, volenterosi di riproporre sul mercato un gioco simile ma in formato moderno, hanno deciso di sviluppare Aqua Moto Racing Utopia, l’ultimo capitolo del loro piccolo ma oramai duraturo brand.
Cavalchiamo le onde!
L’idea di base è dunque molto semplice: considerando che la tecnologia ha fatto balzi da gigante, e dato che non è uscito un altro Wave Race o titoli simili meritevoli di recente, i ragazzi di Zordix hanno voluto cogliere l’occasione per provare a lasciare la loro impronta, realizzando un titolo di moto acquatiche che possa essere apprezzato dai fan di vecchia data ma, allo stesso tempo, attirare un pubblico più giovane, che non ha mai avuto modo di conoscere questa tipologia di giochi. 
Avviandolo, ci verrà immediatamente chiesto di creare il nostro personaggio: vi è una discreta personalizzazione del costume e dei volti e lo stile è chiaramente cartoon e irrealistico, una scelta sensata dato che lo scopo del gioco non è certamente quello di essere una simulazione, ma di divertirsi cavalcando le onde! Dopo aver concluso con la creazione del nostro avatar, ci sarà offerta la possibilità di provare un tutorial, che spiegherà i comandi di base del veicolo e come effettuare alcuni trick. Questo è un tutorial eccessivamente semplificato e che, alla lunga, si rivelerà inutile: nelle modalità apposite, infatti, sarà necessario saper fare trick molto più difficili, che nel tutorial non vengono assolutamente spiegati.
Non è un compito facile…
Le categorie in cui è possibile competere sono Runabout, Ski e Freestyle: nelle prime due si utilizzerà l’omonima tipologia di moto per gareggiare, tentando di arrivare primi, mentre nella categoria freestyle sarà importante totalizzare il maggior numero di punti attraverso i tricks prima citati. Se al termine dei campionati (solitamente composti da 3 tracciati, ma in alcune occasioni anche da 4 o 5) arriveremo nelle prime 3 posizioni, potremo sbloccare il prossimo, di difficoltà più avanzata; potremo anche ottenere dei soldi al termine delle nostre competizioni, per sbloccare moto d’acqua più performanti. La difficoltà del gioco non è decisamente accessibile ai neofiti del genere: servirà tanta pratica se si vorrà provare a superare un campionato e qualificarsi in una posizione rispettabile; anche per le prove freestyle, come già detto, sarà necessario imparare a memoria tutto quello che riguarda i trucchi più avanzati da soli, dato che il tutorial non è di alcun aiuto. Da questo punto di vista, secondo noi, gli sviluppatori avrebbero dovuto tener conto dell’arrivo di giocatori inesperti e provare a calibrare meglio la difficoltà, fino a quando il giocatore non si sarebbe sentito pronto per sfide più ardue.
Attenzione a non cadere!
Le corse acquatiche, a differenza di quanto avviene con i normali veicoli, non possiedono un circuito definito, ma solitamente un percorso a tappe: sarà necessario superare le boe in alcuni casi a destra, in altri a sinistra; naturalmente c’è una traiettoria ideale da seguire, che impareremo solo dopo aver provato e riprovato determinati livelli, ma saremo comunque liberi di guidare il nostro veicolo come meglio preferiamo fino a quando non si raggiungerà una determinata boa. Sarà possibile fare fino a due errori (superare una boa non dal lato predisposto), al terzo saremo eliminati e arriveremo ultimi. Considerato che anche l’intelligenza artificiale perdona ben pochi errori, questo gioco ha fatto sua la formula “impara in fretta o perdi”. Il gameplay è comunque ben fatto, con la fisica delle onde che risponde adeguatamente come ci si aspetterebbe; naturalmente bisognerà cercare di cavalcarle per bene, o potrebbero essere più che altro un intralcio per il nostro veicolo. E’ presente anche una modalità multiplayer, sia in locale che online: la parte probabilmente più divertente e meglio riuscita dell’intero gioco. Si può giocare da 2 a 4 giocatori, in 4 possibili varianti: la prima, “Aqua Moto Hockey”, è una citazione al famoso Rocket League: i giocatori si divideranno in due squadre e dovranno provare a sfondare la rete con un gigantesco disco; la seconda e la terza sono “Difendi la bandiera” e “Re della collina”, e sono delle semplici varianti delle modalità che ormai conosciamo bene; la quarta, “Mamma papera”, è probabilmente la più originale e prevede di andare collezionando paperelle colorate per tutta l’arena, queste ci seguiranno ma potranno anche essere rubate dai nostri avversari, che dovranno semplicemente toccarle per farle loro. Se riuscite a procurarvi qualche amico per delle sessioni party, il divertimento sarà assicurato!

– Gameplay ben studiato

– Fisica di moto e acqua ben fatta

– Buona varietà di personalizzazione

– Party games divertentissimi

– Troppo impegnativo fin dall’inizio

– IA eccessivamente aggressiva

– Tutorial troppo semplificato

– Dopo un po’ potrebbe stancare

7.0

Non raggiunge i livelli dei vecchi Wave Race, ma Aqua Moto Racing Utopia rappresenta un buon punto di ripartenza per il genere. E’ un gioco che richiede parecchia pazienza da parte dei giocatori, e lo consigliamo a tutti coloro che sono appassionati ed a coloro che hanno voglia di avvicinarsi con pazienza, in virtù dell’attuale mancanza di alternative sul mercato.

Voto Recensione di Aqua Moto Racing Utopia - Recensione


7