Anteprima

Anno 2205

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a cura di Francesco Ursino

La serie di giochi Anno propone da diverso tempo un’esperienza soddisfacente e variegata, legata soprattutto al particolare periodo storico proposto. Dopo gli scenari dal futuro di Anno 2070, allora, Ubisoft e Blue Byte si sono spinti ancora più in là: con Anno 2205, infatti, si parte all’esplorazione della Luna. Vediamo le nostre impressioni a poco meno di un mese dall’uscita del gioco.

Scelte territorialiAnno 2205 proporrà la classica intelaiatura da city builder, ma i cambiamenti rispetto al passato sono evidenti fin dall’inizio: avviata la nostra partita, infatti, abbiamo dovuto scegliere tra tre differenti aree terrestri sulle quali poter sviluppare la nostra città. Ognuno di questi territori differiva per grandezza, presenza di siti di costruzione costieri e di montagna, oltre che per una sorta di specializzazione (una mappa, ad esempio, garantiva un surplus nella produzione di energia, una nell’estrazione di materiali rari, e così via). Questa scelta iniziale rientra nell’opera di colonizzazione della Luna: il nostro obiettivo finale, infatti, sarà arrivare sul nostro satellite di modo da estrarre preziose risorse che possano far fronte alla crisi energetica della Terra. Per fare ciò, allora, il primo passo sarà proprio stabilire un insediamento terrestre in un territorio ricco di risorse naturali (ovvero la prima mappa da noi scelta). Il piano, però, non si ferma qui, perché nel momento in cui si sarà potenziato lo spazioporto del nostro insediamento, partirà la seconda fase della colonizzazione, che prevede l’insediamento nel territorio artico. Una volta raggiunti gli obiettivi richiesti anche in questa seconda fase, allora, si potrà partire alla conquista vera e propria della Luna.Se a grandi linee la questione sembra semplice, nel concreto le problematiche saranno parecchie. Per cominciare, dovremo far fronte alle esigenze dei cittadini delle nostre colonie, e va da sé che le richieste cambieranno sia in rapporto alla tipologia di cittadino, ma anche e soprattutto rispetto all’ambiente in cui questi si trovano. Facciamo qualche esempio: i primi abitanti del nostro lussureggiante insediamento terrestre, infatti, non chiedono altro che cibo e riparo, mentre i coloni dell’insediamento artico spingeranno da subito per avere un sufficiente riscaldamento. Gli abitanti della Luna, evidentemente, richiederanno ossigeno. Tutto ciò si traduce nell’esigenza di avere a disposizione le strutture necessarie, che a loro volta richiedono tutta una serie di risorse quali l’energia elettrica (anche questa, generabile in maniere differenti a seconda dell’ambiente), l’alluminio e via dicendo. Una volta che gli abitanti ritengono soddisfatti tutti i loro bisogni, si potrà procedere con l’avanzamento di classe degli stessi, che inizieranno dunque ad avere nuove e più raffinate esigenze. L’avanzamento dei propri abitanti, molto semplicemente, è necessario per costruire gli edifici più avanzati, che potranno dunque permetterci di arrivare sulla Luna.

Si pianifica, e si combatteLe risorse rappresentano la chiave del successo di Anno 2205: riuscire a ottenerle sarà complicato, e scegliere come utilizzarle potrà garantire il successo o la sconfitta. Abbiamo detto che i materiali possono essere estratti sfruttando i vari giacimenti presenti sui territori, ma in effetti il titolo offre anche un’altra possibilità: quella, cioè, di ottenere preziose risorse accettando delle quest secondarie assegnateci da vari personaggi. Tra queste missioni, che prevedono ad esempio la ricerca di determinati oggetti o persone, figurano anche gli interventi militari. Sulla mappa generale di gioco, infatti, saranno presenti delle aree di crisi occupate da oppositori del programma di esplorazione lunare. In queste zone è possibile dunque pilotare la propria flotta contro le imbarcazioni nemiche. Gli scontri ci vedranno in costante inferiorità numerica, ma è anche vero che si potrà scegliere il livello di difficoltà di queste particolari sessioni (più la sfida sarà semplice, però, e meno risorse otterremo). In questi stessi scenari incontreremo altri personaggi che ci proporranno delle piccole quest, e anche qui le ricompense saranno in termini di risorse o denaro. Le fasi di combattimento in tempo reale ci hanno tutto sommato convinto pur nella loro iniziale semplicità: le cose si fanno più interessanti nel momento in cui si avanzerà nei vari livelli dell’esperienza militare, visto che ciò permetterà di migliorare la propria flotta. Saper gestire il proprio arsenale sarà cosa decisamente buona e giusta, visto che durante gli scontri potremo anche contare su misure speciali, decisamente potenti e capaci di tirar fuori da situazioni scottanti. Parliamo dunque del supporto aereo o sottomarino, ma anche di attacchi a impulsi EMP, mine acquatiche, e i sempre graditi droni di riparazione. In ogni caso, sembra chiaro come si tratti di fasi di gioco per la maggior parte delle volte opzionali o, se si vuole, ignorabili da chi non è interessato alle dinamiche militari.Quello che sembra importante segnalare, al di là dell’esperienza delle singole colonie, è il modo in cui gli sviluppatori abbiano cercato in qualche modo di creare un mondo di gioco complesso e variegato. Abbiamo detto, infatti, che all’inizio di ogni fase della missione sarà possibile scegliere un territorio terrestre, artico o lunare che sia. Gli altri territori scartati saranno comunque governati dalla IA, e pagando una certa somma di denaro sarà possibile avervi accesso, di modo da stabilire rotte commerciali. La stessa cosa è possibile con le proprie colonie, e anzi sarà spesso necessario, considerato che una data risorsa di cui abbonda un insediamento, ad esempio, è assai rara e richiesta in un altro. Tutta l’impostazione data al gioco, dunque, non prevede una sola città, ma tanti insediamenti medio-grandi collegati tra di loro, accessibili in maniera semplice (almeno nel caso delle città controllate dal giocatore), e molto variegati tra loro in termini di obiettivi richiesti.

La bellezza del futuroAnno 2205 sarà dunque un gioco complesso da gestire, in cui si dovrà creare un intero sistema di città in qualche modo complementari tra loro, ed estremamente efficienti al loro interno. Spendere troppo in costruzioni, ad esempio, farà perdere costantemente del denaro: questi stessi fondi, invece, potrebbero essere risparmiati pensando a una migliore pianificazione urbana, sempre tenendo conto dei limiti imposti dal territorio. Tutto questo sarà ancora più importante sulla Luna, dove l’ostilità dell’ambiente si tramuterà in piogge di meteoriti capaci di distruggere costruzioni e case: per ovviare a ciò, si dovrà costruire uno scudo adatto a contenere questa minaccia.Va da sé che tutta questa varietà di ambienti e situazioni richieda un comparto tecnico all’altezza, se non altro per differenziare in maniera credibile le varie location. Dobbiamo dire che, da questo punto di vista, Anno 2205 riesce a soddisfare pienamente, grazie a una grafica pulita e molto definita in alcuni suoi particolari. Ci ha impressionato favorevolmente, ad esempio, la realizzazione delle ambientazioni artiche, belle da vedere soprattutto dall’alto, selezionando il livello minimo di zoom possibile. Ingrandendo l’inquadratura al massimo livello, invece, è possibile scorgere la vita dei nostri insediamenti, con veicoli in movimento e abitanti affaccendati. In questi frangenti è possibile osservare la cura riposta nei dettagli, soffermandosi ad esempio sui vari mezzi di trasporto, o anche sull’abbigliamento dei piccoli omini che popolano le nostre città. Questo dà l’opportunità anche di osservare le architetture di strutture e palazzi, nonché dei ponti, edificabili nelle aree terrestri.Per ultimo, qualche appunto sul sonoro, apparso non ancora del tutto rifinito in alcune situazioni: in alcuni frangenti delle cutscene iniziali, o comunque durante l’apparizione di qualche personaggio secondario, è possibile notare qualche sbavatura. In particolare, alcune volte abbiamo sentito pronunciare frasi non incluse nei sottotitoli, o sincronizzate in modo non proprio perfetto.

– Esperienza molto complessa e variegata

– La gestione di più città complementari convince

– Aspetto grafico decisamente gradevole

Anno 2205 si presenta come un progetto capace di proporre un’esperienza completa, variegata e adattabile alle inclinazioni dei giocatori. Convince l’impianto di gioco basato sulla gestione di più città con obiettivi differenti, nonché sulla cooperazione e sugli scambi commerciali. Le fasi concitate degli scontri in tempo reale, invece, sembrano rivestire un ruolo tutto sommato secondario, e ignorabile da chi preferisce concentrarsi sulla pianificazione delle città. Completa il quadro un comparto grafico che sembra già da ora solido e visivamente d’impatto.

La nostra personale conquista della Luna, allora, inizia il prossimo 3 novembre, data di uscita del gioco su PC: nell’attesa, continuate a rimanere su queste pagine per news e approfondimenti.