Recensione

Agassi Tennis Generation 2002

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a cura di iL SuPrEmO

Gli appassionati di tennis, ormai è una cosa ben nota, non hanno mai avuto a disposizione una gran quantità di titoli che si adattassero al loro hobby, tanto su PC quanto su ogni altro tipo di console. Ultimamente, però, sembra quasi che si sia finalmente deciso di rivalutare questo sport e Agassi Tennis Generation è solo l’ultimo di una serie di titoli dotati di racchetta sbarcati recentemente su PS2. Gli appassionati del genere si ricorderanno sicuramente con piacere il noto Virtua Tennis 2k2 di Sega o l’ottimo Slam Tennis: si tratta di ottimi titoli, ma una ventata d’aria fresca non fa mai male, quindi ecco spuntare fuori Agassi Tennis Generation. Si tratterà di un titolo sufficientemente simulativo e che sarà in grado di tenere incollati davanti alla TV sia gli appassionati di tennis che i meno… “sportivi”?

Mamma guarda, i pixel con la racchetta!Lo so che la battuta non faceva ridere, non fate quella faccia. Scherzi a parte, iniziamo ad analizzare questo gioco partendo dai menù che risultano subito essere poveri sia di dettagli che di modalità. Le opzioni principali saranno solamente 3: Partita veloce, Arcade e Torneo. Della prima mi sembra superfluo anche solo accennarvene le caratteristiche, con la seconda potremo invece prendere parte a diversi tornei ad eliminazione mentre con la terza avremo l’opportunità di affrontare una serie di competizioni impersonando il fortissimo Agassi (SOLO lui).Di licenza ufficiale, tanto per cambiare, non ce n’è neanche l’ombra quindi l’unico nome che troverete nel gioco che sia corrispondente alla realtà sarà quello di Agassi. Tutti gli altri tennisti, nonchè tutti i tornei, avranno nomi puramente inventati. Questa, ovviamente, non è per niente una buona cosa, anche se alcuni di voi potrebbero evitare di allarmarsi, perchè in fondo è il divertimento quello che conta e, in questo, Agassi Tennis Generation non fallisce. Il gioco, seppur con tutti i difetti (molti) e i pregi (pochi) che andrò ad esporvi tra poche righe, risulta comunque abbastanza divertente anche se il realismo non raggiunge livelli elevatissimi.

Grafica e sonoroTecnicamente, Agassi Tennis Generation è un videogioco nella media. Di certo non si tratta di un titolo innovativo oppure di qualcosa che vi terrà incollati davanti allo schermo per mesi, ma comunque qualcosa di buono c’è.Graficamente, il titolo raggiunge a malapena la sufficienza a causa dello scarso livello di dettaglio e dell’eccessiva presenza di aliasing. Nel complesso, si ha come l’impressione che la grafica sia stata realizzata di fretta, senza dettagli ne per quel che riguarda i tennisti ne per gli ambienti ed i menu.Parliamo ora delle animazioni. Se alcune sono veramente ben realizzate, altre lasciano davvero a desiderare e in alcuni casi sembra quasi che il tennista compia movimenti che definirei quantomeno… “effemminati”!Nel sonoro non ho notato difetti particolarmente gravi, ma questo comparto conta talmente poco in un gioco di questo tipo che un voto più alto non avrebbe certamente cambiato la situazione.

GiocabilitàSulla giocabilità, fortunatamente, c’è qualcosa di positivo da dire. I comandi sono semplici e si imparano presto senza difficoltà, anche se i veri maniaci del tennis si sentiranno un po limitati nel giocare ad Agassi Tennis Generation dato che i colpi che si vedono meno spesso sui campi non sono stati implementati. Insomma di tratta di un gioco che si impara a padroneggiare molto presto, forse fin troppo. Se la cosa, da un lato, andrà a vantaggio dei neofiti, i giocatori più esperti potrebbero rimanere seccati da questa “caratteristica” del gioco stesso. Prima o poi, comunque, la maggioranza dei giocatori sentirà sicuramente l’esigenza di avere a disposizione nuovi colpi da effettuare…Per quanto riguarda l’intelligenza artificiale, non ci siamo. Mi è capitato spesso di vedere il giocatore avversario rimanere immobile sui tiri più semplici mentre altrettante volte mi è successo di vederlo recuperare palle che nella realtà sarebbe stato impossibile respingere. Insomma i nostri avversari potrebbero essere definiti come dei Superman, sempre pronti però, quando meno ce lo aspetteremo, a trasformarsi in tenere vecchiette ultranovantenni. Meglio non parlare poi del doppio: vi consiglio caldamente di non provare nemmeno questa modalità, evitando così di imprecare ogni cinque secondi contro il vostro compagno di squadra comandato dalla CPU la quale IA sfiora veramente il ridicolo.

LongevitàQui la cosa è legata in qualche modo alla soggettività, dato che i giocatori meno esperti potrebbero passare diverse ore con Agassi Tennis Generation (per via della facilità con la quale si impara a giocare). Per la stragrande maggioranza dei videogiocatori, però, la longevità non può che essere valutata come mediocre. Vi assicuro che dopo un poche ore vi accorgerete di avere in mano un prodotto “sciapo”. Si tratta del classico gioco destinato a diventare, inesorabilmente, un soprammobile che non toccherete probabilmente mai più.

– Si impara subito a giocare

– Semplice ma divertente

– Manca la licenza ufficiale

– Poche modalità disponibili

– IA discutibile

5.2

Agassi Tennis Generation è un titolo senza infamia e senza lode, che riesce a divertire il giocatore (specialmente al primo impatto) e a frustrarlo nello stesso tempo a causa di una serie di difetti, alcuni dei quali anche abbastanza grossolani, che avrebbero potuto essere evitati senza grossi problemi. La mancanza della licenza ufficiale è un altro punto che va a sfavore di questo videogame, che me la sento di consigliare solo agli appassionati del genere.

Ah dimenticavo un consiglio per tutti: ovviamente il discorso sopra vale solamente nel caso in cui non si possegga già il ben più noto Virtua Tennis… perchè in tal caso sarebbe davvero inutile andare a spendere dei soldi per un gioco nel complesso inferiore a quello che gia si possiede.

Telegraficamente, Agassi Tennis Generation rappresenta soltanto un mediocre arcade.

Voto Recensione di Agassi Tennis Generation 2002 - Recensione


5.2