Recensione

Advance Wars - Dark Conflict

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a cura di Jack Right

Una breve favola. C’era una volta un giovane ragazzo che, chiuso nella sua stanzetta in un caldo pomeriggio d’estate, amava divertirsi col suo fido amico GBA. Era ancora inesperto nei confronti della vita e dei suoi “giochi”, (non che oggi sia esperto, non lo è nessuno) ed anche per questo amava giocare titoli d’azione e avventura. Amava i platform e Mario ed i suoi mondi tanto capaci di alienarlo dal non raro grigiore della vita. Un giorno egli conobbe un ragazzo più grande di lui. In realtà non lo conobbe mai ma lo conobbe egualmente. La passione per i videogiochi infatti una volta era meno diffusa di oggi e pertanto, specie tramite le pagine del compra-vendi sulle riviste specializzate, si conoscevano molti individui che, spesso, capitava di ribeccare. Ah, quanti amici telefonici esperti d’arte videoludica che non vide mai e che perse di vista ebbe il giovane ragazzo! Ma questa è un’altra storia. Dicevo, un giorno un suo amico telefonico, che forse cercava di vendere qualche gioco, gli consigliò un certo Advance Wars. Che noia! Pensò il giovane ragazzo. Mica si spara su uno strategico. Mica si corre o salta su uno strategico. E’ noioso! L’amico telefonico cercò di persuaderlo che non era così. Che si trattava invece di un gioco dinamico, divertente, appassionante. Ma nulla. Il giovane ragazzo non ne era convinto. Gli strategici non gli piacevano. Ma l’amico telefonico napoletano non si perse d’animo e continuò per il suo bene ad elogiare le supposte qualità dell’Advance Wars. Il giovane ragazzo era annoiato ormai di sentirlo e, “noia per noia” pensò, iniziò a considerare l’idea di giocarlo. Quale meraviglia! Pomeriggi interi sopra quel giochetto che a vederlo in qualche screenshots su qualche rivista specializzata non gli avrebbe dato un centesimo. Divenne velocemente uno dei suoi giochi preferiti di sempre. Gli anni passano ed il giovane ragazzo eccolo quà. L’amico telefonico non sa che fine ha fatto ma ecco arrivare Advance wars- Dark Conflict . Ed egli ne è ora felice. E tanto basti per permettergli di enunciare una piccola, umile morale: i pregiudizi, specie se fini a se stessi e non sorretti da alcuna esperienza personale, possono soltanto rallentare, rimandare o addirittura annullare esperienze che sanno rivelarsi a sorpresa utili, piacevoli o semplicemente divertenti, ma non per questo meno importanti.

Iniziamo ad amministrare battaglieDato il via al gioco ci troveremo davanti ad un menù contenente le seguenti opzioni ludiche: Con una scheda : gioco per singolo giocatore. Dà accesso ad un’ulteriore opzione: Storia e sfida. Storia è consigliabile per i nuovi giocatori in quanto contiene un tutorial che vi insegnerà a muovere i primi passi verso il system game del gioco. Sfida è invece la classica modalità di gioco, simile alla main ma personalizzabile in ogni aspetto, adatta ai giocatori esperti (può contare su di un centinaio di mappe).Con più schede: modalità multigiocatore con due opzioni: duello e scambia mappe.Nintendo Wfc: modalità multigiocatore online. Eterna.Modifica: Per creare mappe personalizzate e cambiare i colori delle proprie unità.Archivio: Tutti i dati di gioco di cui vi sarete resi attori.Opzioni: Per modificare i volumi della musica, degli effetti, testare la sensibilità del microfono, mostrare o meno le animazioni della battaglia e la scacchiera sulla mappa e modificare la velocità degli spostamenti delle truppe.

La modalità “Storia” è la principale in single player. Scelto uno dei tre file di salvataggio, ha inizio in questo modo: “Il mondo è stato distrutto. Una pioggia di meteoriti lo ha polverizzato. Violenti incendi lo hanno incenerito ed enormi tsunami lo hanno sommerso. Il 90% dell’umanità è morta. Un vortice di detriti si è sollevato in cielo privando per sempre il mondo della luce del sole. Cosa ne sarà della Terra? E’ l’Apocalisse. Ma degli uomini sono sopravvissuti….”Inizia il gioco. Fase 1: Dopo l’Apocalisse. Un ragazzo di nome “Ed”, cadetto dell’accademia militare di Laurentia, cerca qualcuno che sia riuscito a sopravvivere alla distruzione globale. In lontananza scorge qualcuno. Dovremo raggiungerlo ma non avrà buone intenzioni. Potremo cambiare la dimensione della mappa (allargarla o restringerla sul nemico) attraverso il tasto “R”. Apprenderemo poi il comando “attendi” utile per prendere tempo ed osservare la mossa avversaria. Nel poker simile strategia si attua attraverso la formula “parola”. Con il comando “termina operazione”, raggiungibile dal menù attivabile attraverso il pulsante A, metteremo fine alla giornata di scontro. Il pulsante B, se premuto mentre l’indicatore è posizionato sopra un mezzo amico o nemico, mostrerà il suo potenziale raggio d’azione. Ogni categoria di mezzi, dai carri agli antitank, ha un suo raggio d’azione che è però ovviamente soggetto alle condizioni del terreno. Per attaccare basterà posizionare il proprio mezzo, possibilmente il più idoneo in nostro possesso per fronteggiare la tipologia di nemico da affrontare, e dare il comando “attacca”. Attenzione però, non tutti i mezzi possono attaccare tutti gli altri nè dirigersi ovunque! Il menu missione, raggiungibile attraverso la pressione del tasto A in momenti di stasi, potrà fornirci suggerimenti strategici, lo scopo e lo stato della battaglia ed il numero di unità in nostro possesso. In qualsiasi momento potremo terminare il nostro turno di azione e, come detto, a quel punto si aprirà una nuova giornata di scontro. Ogni tipologia di unità sarà contraddistinta da particolari virtù e difetti che la renderanno idonea soltanto per certi compiti ed in certe condizioni. Ad esempio alcune corazzate saranno maggiormente vulnerabili rispetto ad altre se colpite da uno stesso attacco. Nella parte bassa-destra del secondo schermo di Nintendo DS verranno sempre fornite informazioni essenziali sulla truppa selezionata come il numero di attacchi che ancora può effettuare, l’energia ed il carburante rimasti. Inoltre verranno forniti costantemente particolari sul tipo di terreno e caratteristiche di viabilità dello stesso. Se le nostre unità sconfiggeranno quelle nemiche esse saliranno di grado (da 1 a 3) aumentando conseguentemente le proprie caratteristiche di attacco e difesa. Se invece esse saranno deboli, potremo sempre decidere di unirle ad altre. I punti vita di ciascun schieramento si uniranno a quelli dell’altro dello stesso tipo e se supereranno i 10 saliranno di grado.

Alcune informazioni sulle unitàUna delle unità più deboli ma al contempo, come spesso accade, più importante è la fanteria. Essa è particolarmente indicata sui monti dove usufruisce di un bonus di +3 sulla visibilità. Inoltre esse possono conquistare le basi nemiche o neutre. Serviranno più giorni per conquistare una base o una città e, se le nostre truppe saranno stanche o malridotte, i turni necessari alla coronazione della conquista in corso saranno ancora di più. Una volta conquistata con fatica una base (ad esempio una città) essa saprà rivelarsi utilissima poichè offrirà rifornimenti e nuove truppe (sotto forma di danari da investirvi presso le proprie fabbriche). Una versione più potente ma lenta della fanteria risulta essere quella dei meccanizzati. Anch’essi possono conquistare basi. L’artiglieria si dimostrerà molto spesso utile per via della sua capacità di colpire senza essere a contatto col nemico. Diversamente rispetto ai carri non può attaccare dopo essere stata mossa. I minitank sono piccoli carri non troppo potenti ma dotati di una buona possibilità di spostamento. Vi sono poi tank e gigatank, più lenti ma ben più potenti. Specie questi ultimi potranno essere distrutti quasi esclusivamente con l’ausilio di un potente anti-tank. Disponibili altresì mezzi aerei e navali, ma non vorrò rovinarvi la sorpresa.

Grafica e sonoroA livello tecnico il titolo non si discosta moltissimo dalle sue precedenti incarnazioni su NDS e GBA. Le animazioni delle truppe ed il loro design è migliorato, ma non ci troviamo di certo di fronte ad un titolo graficamente eccellente. E’ da considerare però che, per il genere cui appartiene, tale lacuna è assolutamente perdonabile e forse addirittura funzionale all’impianto metodologico cui il titolo fa riferimento onde offrire un’esperienza di gioco molto più profonda di quanto potrebbe apparire ad una prima e sommaria occhiata. Le musiche sono adatte allo spirito del gioco e scelte con cura. Il touch screen risponde molto bene ai comandi e potrà pertanto essere giudicato una valida alternativa al classico controllo croce direzionale + pulsanti. Toccando l’unità da spostare col pennino avremo accesso ad ogni sua peculiare possibilità di azione. Dirigendola sul nemico potremo pertanto attaccare, restare in attesa o conquistare basi e città con una semplicità d’uso che fa dell’intuitività e della precisione i propri “cavalli di battaglia”.

Brevi cenni attorno la storia della campagna principale ed il multiplayerUna parentesi molto breve sulla storia che fà da sfondo, giustificandola, alla campagna. Essa si disvela in maniera interessante e non banale con trovate argute che spingeranno il giocatore verso molte ore di gioco. A tratti inoltre saprà rivelarsi addirittura profonda fornendo dettami, osservazioni e metaforizzazioni sul genere umano degne di attenzione. Il multiplayer infine è sfruttato e strutturato bene. Sarà possibile creare sessioni di gioco online sfruttando mappe presenti nel software o create ad hoc per l’occasione attraverso l’intuitivo editor presente nel titolo. Prevista inoltre la possibilità di dialogare, attraverso il microfono integrato di Nintendo DS, con gli occasionali o fidi sfidanti che andremo coraggiosamente ad affrontare. Ovvio che potremo combattere anche contro amici più vicini attraverso la connessione locale. Anche in questo caso ci è concesso di far uso delle nostre personali mappe.

– Storia appassionante ed a tratti anche profonda

– Graficamente bellino quanto basta

– In multiplayer eterno

– Musiche azzeccate

– Dinamiche di gioco tutt’altro che superficiali

– Touch screen e sistema di controllo in generale molto ben tarati

– Alcuni cambiamenti potrebbero non accontentare tutti

8.6

In definitiva, Advance Wars: Dark Conflict si è rivelato un titolo di indubbio spessore e, più in generale, un degno seguito per la serie alla quale appartiene. Il gioco offre una dinamica ludica profonda e capace di incollare il giocatore alla modalità campagna per giorni. Le possibilità di personalizzazione delle sfide sono molte; in multiplayer, neanche a dirlo, il titolo è eterno, graficamente bello quanto basta, con musiche sono azzeccate. La storia è interessante e a tratti pure profonda e comunque non banale e, infine, la dinamica metodologica che sta alla base, oltre che collaudata, viene spinta alle sue conseguenze più divertenti e appassionanti. Vi basta o dovrei continuare? Se vi piace il genere si tratta praticamente di un acquisto obbligato.

Voto Recensione di Advance Wars - Dark Conflict - Recensione


8.6