2K cambia suo malgrado le microtransazioni di NBA 2K per le normative di Belgio e Olanda

Avatar

a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Brutta gatta da pelare per 2K, che ha dovuto cambiare alcuni aspetti delle microtransazioni di NBA 2K per attenersi alle normative proposte in Belgio e Olanda.La compagnia ha emesso due note ufficiali sul suo sito per annunciare i cambiamenti, dichiarandosi comunque contraria e chiedendo ai giocatori, se non sono concordi con queste misure, di farsi sentire con le locali autorità. Per quanto riguarda l’Olanda, il team ha dovuto modificare la modalità MyTeam rimuovendo la casa delle aste, impedendo così ai giocatori di comprare e vendere atleti. Il motivo è che la normativa olandese non ammette giochi che includano meccaniche in stile loot box, se quanto viene ottenuto al loro interno è trasferibile ad altri utenti (e diviene quindi una sorta di moneta di scambio).Oltre a questa misura, in Belgio si è discusso anche della legittimità dei pacchetti MyTeam, che rimangono attivi a patto che vengano acquistati solo ed esclusivamente con la moneta in-game, e quindi non scambiando denaro reale con punti spendibili per acquistarle. Nei comunicati, 2K scrive che «siamo in disaccordo con questa posizione» e precisa che i giocatori, se concordi con il publisher, potrebbero «contattare i rappresentanti di governo locali per comunicare la loro opinione.»Vediamo in che modo 2K riuscirà ad arginare il problema, ora che nelle due regioni indicate ha dovuto rimuovere del tutto la casa delle aste, in attesa di novità. E il 15 settembre arriverà NBA 2K19, che a questo punto potrebbe essere colpito dalle medesime misure.Fonte: Eurogamer.net