Che ci crediate o no, c'è un motivo per cui in The Witcher 3 non controllate Geralt nudo

In The Witcher 3 non controllate mai Geralt nudo e non vedete nemmeno il personaggio a 360° quando è privo di motivi. CD Projekt RED ha spiegato che c'è un motivo preciso dietro questa scelta, che non dipende unicamente dagli sviluppatori

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Ci sono tantissimi dettagli di cui si può chiacchierare, quando ci si trova davanti a un gioco di ruolo iconico come The Witcher 3: Wild Hunt. Si può discutere dei personaggi e del mondo di gioco che animano, delle creature che affrontano, del combat system che consente di sfidarle. Si può parlare della lore e della letteratura dietro il gioco, dei riferimenti alla cultura dell’Europa dell’est, dello splendido lavoro sulla colonna sonora, dei porting sulle diverse piattaforme – e, a quanto pare, si può parlare del perché non si possa controllare Geralt nudo. O, almeno, questo è uno degli argomenti che CD Projekt RED ha affrontato davanti ai microfoni dei colleghi tedeschi di GameStar.

Se pensavate che lo strigo completamente nudo non fosse stato mostrato a 360° (la sua unica scena di nudità totale è quella famosa sull’unicorno, che ricorderete) perché il team riteneva magari la cosa in qualche modo imbarazzante o sconveniente, sappiate che non è stato così: era invece la USK, la rating board tedesca, a ritenerla tale. Parliamo dell’ente che valuta i contenuti dei videogiochi per assegnare la fascia d’età ideale per la loro fruizione – affine al PEGI per il resto dell’Europa, o all’ESRB in USA.

Secondo quanto raccontato da Phillip Weber, quest designer della software house polacca, le compagnie devono affrontare delle restrizioni importanti tenendo conto dei canoni di valutazione delle rating board. In merito, l’addetto alle relazioni pubbliche Fabian Mario Doehla ha spiegato che, per esempio, il gioco viene catalogato in modo diverso se c’è la possibilità di controllare un personaggio completamente nudo. Per evitare complicazioni e etichette poco edificanti sul retro della confezione, quindi, generalmente gli sviluppatori tagliano la testa al toro adattandosi ed evitando di far controllare personaggi completamente nudi – caso in cui la questione si fa ancora più spinosa.

Secondo Carolin Wendt, community manager di CD Projekt RED, il problema risiede nel fatto che USK ritiene che l’immedesimazione nel personaggio sia ovviamente molto forte nel momento in cui lo controlliamo. Per questo, pensando al pubblico più giovane, valuta in modo abbastanza severo la presenza di personaggi giocabili nudi. Ovviamente, si “bacchetta” anche per la presenza di nudi non giocabili, per qualche motivo, con gli sviluppatori che quindi spesso decidono di adattarsi realizzando alcune cose che non causino troppi grattacapi con le rating board – e il gioco che poi rimane uguale a prescindere dalla regione.

Curioso, certo, che The Witcher 3 sia comunque un videogioco catalogato come per adulti, quindi viene da domandarsi chi dovrebbe venire turbato, e in che modo, dalla nudità dello strigo.

Fonte: GameStar | VIA: PCGamesN