The Last of Us Serie TV, Mazin risponde ai fan arrabbiati: «Non li biasimo»

Craig Mazin è consapevole che la serie di The Last of Us non potrà piacere a tutti.

Immagine di The Last of Us Serie TV, Mazin risponde ai fan arrabbiati: «Non li biasimo»
Avatar

a cura di Francesco Corica

Staff Writer

La serie TV di The Last of Us sta riuscendo a conquistare pubblico e critica per via della sua incredibile fedeltà con il videogioco originale, ma gli autori hanno deciso anche di implementare qualche modifica significativa che i fan più puristi fanno fatica a digerire.

La storia di Ellie e Joel (che potete rivivere anche in The Last of Us Part I, disponibile su Amazon) ha dovuto infatti affrontare qualche cambiamento, non solo perché si tratta di una rivisitazione ma anche per adattarlo meglio al contesto televisivo.

Una delle modifiche più importanti riguarda sicuramente il modo in cui funziona l'infezione dal fungo Cordyceps, basato maggiormente sulla scienza reale e che ha deciso di rinunciare alle spore, principalmente per permettere agli attori di non indossare sempre maschere antigas.

Ma più recentemente c'è stata anche una scena più disturbante nel secondo episodio, completamente diversa dal videogioco e che ha suscitato non poca perplessità tra la community: l'autore Craig Mazin si è però detto consapevole che non tutti i fan potrebbero apprezzare queste novità e di avere tutto il diritto di muovere le loro critiche.

In un'intervista rilasciata a Variety, lo showrunner ha infatti spiegato di comprendere la portata dello show a cui ha lavorato insieme a Neil Druckmann e alla portata della community di The Last of Us, il che aumenta naturalmente anche l'attenzione su ogni scena e le potenziali critiche:

«Va tutto bene se i fan si arrabbiano — non li biasimo. Tutti sognano di lavorare a qualcosa in cui il coinvolgimento dei fan arriva a questi livelli, con le persone che ne discutono o ne siano particolarmente appassionate.

[...] Ci saranno sicuramente delle persone che diranno cose del tipo: "Hai fatto una *****ta", e lo capisco. Non riusciremo a fare contenti tutti, lo so bene».

Anche Neil Druckmann ha poi commentato di essere ormai abituato ad aspettarsi reazioni negative, già vissute sulla propria pelle con il lancio di The Last of Us Part 2, proprio per via dell'alto spirito protettivo della community, ma ha anche sottolineato di aver visto diversi aspetti nello show talmente ben congegnati da essersi pentito di non esserci arrivato per primo a usarli nei videogiochi.

Va comunque detto che la reazione complessiva della community, fino a questo momento, tralasciando la già citata scena dell'episodio 2 è stata decisamente positiva e ha permesso a HBO di raggiungere nuovi grandi traguardi, per quella che si preannuncia già essere una delle migliori serie televisive dell'anno, per i fan del videogioco e non solo.

Del resto, per la community si è già rivelato uno show talmente ben fatto da riuscire a battere perfino Breaking Bad: un traguardo importante per un adattamento dai videogiochi, come sottolineato dalla reazione dei fan che hanno "distrutto" il film di Uncharted sulla scia del successo di HBO.