GameStop sottolinea uccisioni dei cani in The Last of Us - Part II, Naughty Dog interviene

La catena di rivendita sottolinea, tra le nuove feature del gioco, anche la possibilità di uccidere i cani nemici (che vi farà stare malissimo). Ma Naughty Dog corregge il tiro e la vede in modo diverso

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Naughty Dog ha sempre sottolineato che il suo The Last of Us – Part II mira a essere un gioco particolarmente adulto nella sua rappresentazione del «ciclo della violenza» che finirà con il coinvolgere Ellie e che sarà uno dei temi cardine dell’impianto narrativo dell’opera di Neil Druckmann e del suo team. Che vi piaccia o no, però, questa violenza non coinvolgerà solamente gli esseri umani: come era stato anticipato nella presentazione del gameplay del gioco, infatti, ci saranno anche cani nemici che potranno fiutarvi, e che potreste trovarvi a uccidere per cercare di sopravvivere e magari rimanete nascosti.

Una cosa che, ne siamo sicuri, non farete certo a cuor leggero – e che il rivenditore GameStop, nella sua divisione americana, ha inserito tra le feature chiave del gioco in una email descrittiva, come fosse uno dei selling point dell’opera di Naughty Dog.

«Mentre giocate come Ellie e lottate per sopravvivere, uccidere i cani si renderà necessario. Dovrete anche relazionarvi con il fatto che ogni cane abbia un suo proprietario, che chiamerà il suo animale e piangerà in preda all’orrore quando troverà il suo peloso amico a quattro zampe morto» scrive sul gioco la catena di rivendita.

Questa descrizione, effettivamente un po’ “diretta”, ha attirato le attenzioni dei giocatori, che l’hanno tutt’altro che apprezzata, al punto che Naughty Dog è dovuta intervenire sulla questione con il suo reparto comunicazione: Arne Meyer ha così dovuto sottolineare che questo testo non viene assolutamente dal team, e che pertanto i toni scelti per dipingere il tutto non possono essere addossati agli autori del gioco.

La descrizione di GameStop, oltretutto, compare anche sul sito web, nel paragrafo «i motivi per cui siamo entusiasti per l’arrivo di The Last of Us – Part II». Va da sé che molti giocatori potrebbero non condividere invece l’entusiasmo per questa particolare feature, che infatti è stata inserita proprio per fare in modo che il giocatore metta in discussione le azioni che sta compiendo nei panni di Ellie, e non per entusiasmarvi.

Se, insomma, la violenza tra umani è diventata meno “sconvolgente” nei mondi virtuali, una rappresentazione realistica legata invece all’uccisione di un animale potrebbe avere un impatto più forte.

The Last of Us – Part II e i cani: parla Neil Druckmann

Sull’argomento, Druckmann aveva spiegato che il team effettivamente si era posto degli interrogativi sulla possibilità di edulcorare queste sequenze:

Alla fine ho detto ‘no’. Stiamo realizzando una storia sul ciclo della violenza e dobbiamo essere fedeli a questa visione. Faremo un danno se tentassimo di piacere a un gruppo più ampio di persone mettendole più a loro agio. Molto della storia, il che è una cosa unica dei videogiochi, passa per il fatto che le azioni che compirai ti metteranno a disagio. Vogliamo che i giocatori prendano parte a queste azioni. Ed è questa, per me, la magia del medium videogioco.

Va anche annotato che il director aveva parlato della «possibilità» di uccidere i cani, qualora non si riuscisse a eluderli o schivarli, e non dell’atto «necessario» a cui invece più brutalmente fa riferimento GameStop.

Tra le altre feature relative alla volontà di mettere a disagio il giocatore ci sarà anche il fatto che i vostri nemici avranno dei nomi e si chiameranno tra di loro nei momenti di ansia e azione: potreste così finire con l’uccidere John (un nome esemplificativo) e, poco dopo, con l’incappare in un amico che va proprio in cerca di John o piange e urla perché Ellie lo ha appena ucciso.

The Last of Us – Part II arriverà ufficialmente su PS4 il prossimo 19 giugno. In attesa del debutto potete già godervi l’ultimo story trailer del titolo, doppiato in italiano e in 4K sulle pagine di SpazioGames.

Fonti: TwitterUSGamer