Jurassic Park: Survival potrebbe essere (finalmente) all'altezza della saga

L'annuncio di Jurassic Park: Survival è stata una sorpresa: scopriamo insieme perché questo titolo potrebbe rendere giustizia alla saga.

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a cura di Nicolò Bicego

Redattore

Qualche settimana fa, la serata dei The Game Awards ha portato tra i suoi annunci a sorpresa anche Jurassic Park: Survival, titolo in arrivo su PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC che giunge completamente inaspettato visto che da più di un decennio ormai la saga creata da Michael Chrichton ha visto come unici adattamenti videoludici dei park builder.

Per quanto inatteso, però, questo annuncio non è stato certamente il proverbiale fulmine a ciel sereno: diversi sviluppatori avevano tentato, nel corso del tempo, di creare un videogioco che sapesse rispettare le atmosfere da thriller dei primi film e dei libri, ma questi tentativi sono sfociati in fallimenti clamorosi o in cancellazioni.

Adesso, Jurassic Park: Survival potrebbe finalmente mettere le cose a posto?

Buona la terza?

Jurassic Park ha sempre goduto di adattamenti videoludici, fin dall’epoca del primo film. Complici i limiti degli hardware dell’epoca, però, pochissimi giochi riuscirono effettivamente a riproporre le stesse sensazioni dei film e dei libri.

Prima della virata action vista con la trilogia Jurassic World, infatti, Jurassic Park era una saga molto più vicina al genere thriller, con delle tinte horror riscontrabili soprattutto nel primo libro scritto da Michael Chrichton.

Il primo, ambiziosissimo tentativo di tradurre effettivamente queste atmosfere in un videogioco avvenne con Jurassic Park: Trespasser, titolo arrivato su PC nel lontanissimo 1998. Oggi il nome di Trespasser è praticamente sconosciuto per i giocatori, e viene ricordato solamente da una fetta di appassionati della saga.

All’epoca, tuttavia, Trespasser era un progetto estremamente ambizioso e potenzialmente rivoluzionario: il gioco intendeva proporre un’esperienza che fosse in grado di far rivivere ai giocatori le sensazioni del film, gettandoli su una Isla Sorna pullulante di dinosauri dotati di una IA avanzatissima.

Per capire meglio quanto gli sviluppatori ed il publisher credessero nel gioco, Trespasser veniva considerato un episodio canonico, ambientato dopo gli eventi del secondo film. Esplorando l’isola, era possibile trovare frammenti di storia che svelavano alcuni retroscena su quanto visto nelle pellicole, con la narrazione di Richard Attenborough (che nei film interpretava John Hammond).

L'ultimo tentativo di rendere omaggio alle atmosfere dei primi film, nei videogiochi, risale al deludente Trespasser.
Purtroppo, Trespasser fu vittima delle sue stesse ambizioni. La tecnologia di cui gli sviluppatori avevano bisogno per realizzare i loro obiettivi era ancora acerba, e il dover lavorare con delle tempistiche stringenti rese il progetto semplicemente impossibile da realizzare nella sua forma originaria.

Così, Trespasser si rivelò essere uno dei più grandi flop della storia videoludica. Il gioco uscì in una forma monca, pieno di bug e glitch, senza mantenere praticamente nessuna delle promesse che erano state fatte nel corso dei mesi precedenti al lancio.

Con gli anni, ha finito per essere quasi completamente dimenticato dai giocatori, ma all’epoca la delusione fu davvero cocente: quello che doveva essere un gioco in grado di rivoluzionare gli FPS si rivelò essere uno dei peggiori giochi dell’anno, e anche oggi può essere giustamente considerato un contendente per il titolo di delusione più grande della storia videoludica.

Ci sarebbe molto altro da dire su cosa andò storto in Trespasser, e su come i fan abbiano fatto molto per salvare il progetto grazie ad una community di modder dedicata – che tutt’oggi lavora alacremente sul gioco per renderlo almeno vicino a quello che sarebbe dovuto essere, ma questo ci porterebbe su tutt’altra traiettoria.

Quello che ci interessa sapere è che l’unico tentativo effettivamente andato in porto di creare un gioco basato sulla IP di Jurassic Park che sapesse far provare ai giocatori il brivido di vivere in mezzo ad una giungla con creature estinte da milioni di anni fallì miseramente, e di fatto non ci sono stati altri tentativi in questo senso – almeno, fino all’odierno Jurassic Park: Survival.

Ovviamente, le cose dietro le quinte sono state molto più complesse perché – complice il successo di Dino Crisis – ci furono altri sviluppatori che tentarono di rispondere utilizzando l’IP di Jurassic Park. Il tentativo che più si avvicinò a realizzarsi fu proprio un gioco chiamato Jurassic Park: Survival. A differenza del titolo annunciato per le nuove piattaforme, questo omonimo venne sviluppato come tie-in per il film Jurassic Park III e sarebbe dovuto uscire sulle console di sesta generazione.

Il gioco, che avrebbe visto Konami nel ruolo di publisher, sarebbe dovuto essere un survival in terza persona, ma venne cancellato a pochi mesi dalla finestra di lancio prevista.

Dai primi anni Duemila ad oggi, dunque Jurassic Park è progressivamente diventato sinonimo, in ambito videoludico, di park builder (trovate l'ottimo Jurassic World Evolution 2 in vendita su Amazon). Le uniche, vere eccezioni sono state il gioco di Telltale Games, piuttosto dimenticabile, ed il buon Jurassic World: Aftermath, un intrigante stealth pensato inizialmente per la realtà virtuale, che però mancava di ambizione, risultando più un (riuscito) esperimento che un gioco in grado di rendere giustizia al franchise.

L’occasione giusta

In quest’ottica, Jurassic Park: Survival può essere l’occasione di rendere finalmente giustizia al franchise, andando ad occupare una nicchia molto specifica rimasta scoperta per decenni: quella in cui i dinosauri tornano a fare realmente paura, come era stato nei primi film e libri di Jurassic Park e in Dino Crisis.

Già la scelta di riutilizzare il titolo di Jurassic Park è un chiaro segnale in questo senso, visto che la saga cinematografica ha virato decisamente verso il genere action; oltretutto, il gioco è strettamente collegato agli eventi del primo film, il che lo rende quindi un’ottima occasione per approfondire la lore della serie, proprio come avrebbe dovuto fare Trespasser nel 1998.

Ad esempio, potrebbe gettare le basi per capire quello che è successo ad Isla Nublar dopo la chiusura del parco, o ancora per dirci di più delle prime mosse della Byosin per appropriarsi degli embrioni, cose che finora sono state narrate solo nel materiale promozionale di alcuni film.

E questa non sarà l’unica eredità lasciata da Trespasser: il nuovo gioco promette infatti di rappresentare dei dinosauri realistici, in grado di rappresentare quella terrificante “minaccia naturale” che effettivamente essi rappresentano nei primi film. 

L’idea di avere a che fare con creature molto intelligenti che seguiranno il giocatore per tutta l’isola ricorda da vicino quanto visto in Alien: Isolation. Sarebbe interessante quindi vedere l’iconico T-Rex o il rimanente Velociraptor (alla fine del film era rimasto solo un esemplare ancora vivo, che dal trailer sembra essere riuscito a fuggire dalla cella frigorifera in cui era stato rinchiuso) darci la caccia nel corso dell’avventura.

Il materiale promozionale parla anche di creature che sapranno adattarsi a ciò che succede intorno a loro: staremo a vedere cosa questo significherà pad alla mano.

Da quello che sappiamo, inoltre, Jurassic Park: Survival sarà principalmente basato sullo stealth, e non sul combattimento: può sembrare banale dirlo, visto che parliamo di una sola scienziata su un’isola piena di dinosauri, ma non era affatto scontato vista la deriva presa dal franchise al cinema. Le similitudini con Isolation, quindi, continuano, e la speranza è che Jurassic Park: Survival possa avere lo stesso effetto revitalizzante sul franchise, in ambito videoludico e non solo.

Ovviamente, rimane ancora tutto da dimostrare. Non c’è ancora una data di uscita, e a livello di gameplay non abbiamo visto praticamente ancora nulla. Non aiuta il fatto che il team Saber Interactive, che guida lo sviluppo del gioco, si sia occupato principalmente di conversioni nel corso degli anni, dunque non ci sono abbondanti lavori precedenti del gruppo che possano far capire che cosa aspettarsi da questo titolo.

In ogni caso, il fatto che questo sia stato presentato come un titolo in prima persona dove lo stealth è più importante del combattimento fa ben sperare per tutti quelli che chiedevano a gran voce un titolo in grado di riportare la saga di Jurassic Park alle atmosfere più dark e thriller dei primi episodi. Speriamo di poter vedere presto qualcosa in più, magari potendolo provare con mano, in modo da capire meglio quale direzione vogliono intraprendere gli sviluppatori con la loro creatura.

E speriamo che quello che accadrà a Jurassic Park: Survival possa venire guardato con molto interesse anche da Capcom, che potrebbe vedere in questo un segnale importante per riportare in vita anche la sua amata saga Dino Crisis: dopotutto, i dinosauri non sono affatto passati di moda.