Robocraft

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a cura di Forla

Se avete bazzicato sulle nostre pagine verso fine ottobre dell’anno scorso forse vi sarà capitato di leggere l’early review di Robocraft, diversamente potete andare a recuperare questa terribile lacuna qui. Ma non rivanghiamo il passato, il tempo scorre inesorabile e mentre la barba di Pregianza cresce folta e rigogliosa anche alcuni titoli maturano e si evolvono rinnovandosi, si spera, sempre positivamente. Questo è il caso di Robocraft, che ha di recente subito un corposo aggiornamento, ecco a voi le novità che i ragazzi di Freejam hanno tirato fuori dal cilindro.
I giocattoli nuovi
Prima di andare a sviscerare la nuova modalità di gioco, fulcro centrale del recente update, vogliamo aggiornarvi su alcuni nuovi pezzi che sono stati resi disponibili dal momento della precedente recensione sino ad ora. Si parte con due nuove modalità di locomozione: le eliche e i cingoli.
Con le prime, manco a dirlo, è possibile creare mezzi volanti il cui design più funzionale ricorda ovviamente quello degli elicotteri. Se avete i big money invece, e potete permettervi più di un’elica o due, sarà facile realizzare droni con quattro o più pale rotanti (alla faccia tua Amazon!). Al momento attuale questo tipo di mezzo risulta essere agile e facilmente manovrabile a discapito però della resistenza, piuttosto bassina. Al contrario i cingoli sono molto robusti e anche più veloci di quanto sia lecito supporre. Ovvio, non sono proprio l’ideale per un mezzo tipo scout o ricognitore, ma i cingolati risultano più versatili del previsto, andando oltre i limiti del semplice tank. Altra piccola aggiunta nel campo del movimento sono gli sci, buoni per scivolare su superfici ghiacciate ma assolutamente non indipendenti, da abbinare per forza di cose a eliche o ali per ottenere qualcosa di simile ad un idrovolante. Ultima novità in campo hardware sono le Tesla Blade. Unica arma melee del gioco, queste lame sono composte da fasci di energia, da uno a tre in base alla qualità. Montatele sulla punta del vostro robot e caricate a testa bassa oppure mettetele sul ventre di un elicottero e atterrate sul vostro nemico, in entrambi i casi lo ridurrete in coriandoli. Un’arma potente ma difficile da usare con efficacia, quasi sempre è consigliabile abbinarla ad altri metodi offensivi.
MOBAcraft
Ma passiamo ora alla vera novità ovvero la nuova modalità di gioco. Nello scorso articolo ci eravamo lamentati della piattezza delle battaglie, sostanzialmente brevi deathmatch a squadre senza respawn. Ora alla vecchia tipologia di gioco, rinominata Cassic Mode, è stata affiancata la Battle Mode. Quest’ultima implementa all’interno del titolo meccaniche da MOBA, rendendo il tutto più tattico e incentivando il gioco di squadra. Entrambi i team che si affrontano, formati da sette elementi ognuno, dispongono di una base protetta da un grande scudo energetico a cupola. Le unità amiche all’interno possono sparare verso l’esterno e ricevono una costante rigenerazione dell’energia. I nemici invece devono entrare fisicamente nello scudo e distruggere il reattore lì custodito per vincere la partita, tutti i colpi sparati da fuori infatti si infrangono sulla barriera senza provocare alcun danno. Oltre alle basi protette, sulla mappa sono disposte quattro torri che possono essere conquistate da ambo le squadre. Avere il possesso di tutte le torri disattiva lo scudo che protegge la base della squadra in svantaggio, permettendo agli aggressori di attaccare il reattore anche da molto distante.
Un ulteriore approfondimento del sistema di gioco è dato dall’Overclock: compiere varie azioni durante il match come tracciare i nemici, contribuire ad una kill o effettuarla, conquistare torri e via discorrendo ne fa salire l’indicatore, che una volta raggiunto il massimo permette di avanzare di livello sino al cap, attualmente fissato al 13. Con l’aumentare dei livelli il nostro robot migliora in tutte le sue caratteristiche: i cubi diventano più resistenti, le armi fanno più male e ci si muove con maggiore velocità. Questa meccanica richiede sicuramente attenzione da parte degli sviluppatori in fase di bilanciamento, per non rischiare che un team con un vantaggio iniziale diventi soverchiante impedendo alla squadra avversaria di rimontare. Ultima novità di questa modalità, similmente ad ogni MOBA che si rispetti, è il respawn. Questo ha tempistiche diverse in base al livello di overclock: maggiore è la potenza del nostro mezzo più lungo è il tempo che dobbiamo attendere prima di tornare a tuffarci in battaglia.
Questione di dimensioni
Al tempo della precedente early review i robot da noi costruiti potevano rientrare in vari Tier, dall’1 al 10 in base alla qualità dei pezzi utilizzati ed livello di CPU disponibile. Ora è stato aggiunto il tier X-1, all’interno del quale ci viene concesso di creare i Megabot. Per poter assemblare queste gigantesche macchine da guerra è necessario acquistare una sedia di controllo specifica, capace di aumentare smisuratamente la capienza della CPU della nostra creatura, ed una stanza di creazione più grande. I Megabot allo stato attuale possono essere costituiti esclusivamente da cubi speciali e hanno solo due possibilità di movimento dedicate: le ruote e le blade da hovercraft, entrambe notevolmente più grandi delle loro controparti standard. Vi sono anche armi apposite come SMG, lanciagranate al plasma e scudi pensate per i mega, ma resta comunque la possibilità di montare questi pezzi anche sui robot di tier standard a patto di essere disposti a sacrificare un alto quantitativo di CPU. Le dimensioni non sono però l’unica cosa che i Megabot hanno di spropositato, il costo per potersi permettere i pezzi per costruirli, infatti, è molto alto quindi se siete interessati all’articolo preparatevi a farmare duro o ad aprire il portafogli.
L’ultima feature da segnalare è l’implementazione in fase di creazione della modalità “specchio”, che ci permette di disporre pezzi speculari tra loro con un solo click, risparmiando di fatto la metà del tempo, davvero una gran cosa!

Questo aggiornamento rinfresca notevolmente la formula di Robocraft, la cui base divertente ma poco profonda poteva venire a noia a causa della sua scarsa tatticità. La tipologia MOBAlike funziona e, anche se attualmente soffre di qualche problema di bilanciamento e saltuari bug, non mettiamo in dubbio che ci sia stato un passo avanti ripetto al passato. L’aumento del numero dei pezzi e l’aggiunta dei Megabot contribuiscono a porsi dei nuovi obiettivi, anche se costruire il proprio gargantuesco robot richiederà ore di dedizione o l’acquisto del pacchetto premium, il quale dimezzerà il tempo richiesto a guadagnare quanto necessario.

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