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Guadagnare l’immortalità ad Arda: la Strada Diritta verso Aman

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Avatar di Gottlieb

a cura di Gottlieb

Pubblicato il 17/10/2017 alle 00:00

Prima di essere rotondo, Arda era piatto. La trasformazione avvenne subito dopo la caduta di Numenor, il regno del quale abbiamo parlato in maniera approfondita nel nostro precedente appuntamento del viaggio a Mordor, raccontando lo scontro che vi fu tra Sauron e l’esercito degli uomini: la caduta dell’isola che Tolkien immaginò come la sua Atlantide, spinse Eru Iluvatar, il Primo di Arda, a curvare il mondo e a creare la Strada Diritta che conducesse fino alle terre immortali di Aman, un regno al quale soltanto le navi degli Elfi potevano accedere e soltanto dopo aver ricevuto il permesso dei Valar. A quella terra in pochi hanno fatto ritorno e in altrettanti pochi vi sono arrivati: chi non prese mai la strada di casa fu Celebrimbor, condannato a vagare per la Terra di Mezzo per sconfiggere Sauron, mentre invece, molti anni dopo le vicende del Lucente Signore, a quella terra ci arrivò Frodo Baggins. 

Accanto ai MaiaQuanto accaduto a Frodo, e anche a Bilbo Baggins, rappresenta quella solita eccezione che si va ricercando nella regola: i due hobbit non erano, per l’appunto, degli elfi né erano dei Maia, razza alla quale invece apparteneva Gandalf, poi diramatosi negli Istari. Tra i Maia c’era anche Sauron, prima di diventare l’Oscuro Signore, e, quindi, per assurdo, anche lui avrebbe potuto raggiungere Amar, per fare ritorno alle terre create in origine da Eru Iluvatar. Per Frodo, però, vi fu l’approvazione dei Valar, che acconsentirono a far sbarcare lui, Bilbo e Gandalf in cambio del loro contributo alla distruzione dell’Unico Anello. Tolkien accennò anche a una barca che percorse tutto il corso dell’Anduin fino a perdersi oltre il Grande Mare: su quella nave c’erano Legolas, Gimli e Samvise Gamgee, che in qualche modo, quindi, avrebbero raggiunto Aman in una seconda tornata, come ringraziamento per l’opera compiuta nella distruzione dell’Unico, creato da Sauron con il supporto delle conoscenze di Celebrimbor. Il superamento del Grande Mare era una pratica che era stata concessa davvero pochissime volte, anche perché la separazione dei continenti era avvenuta soltanto intorno alla fine della seconda era, poco prima della caduta dell’Oscuro Signore per mano di Isildur, erede di Numenor. A creare il Belegaer, il mare di Arda, fu allo stesso modo Eru Iluvatar: prima l’enorme distesa era completamente ghiacciata e percorribile a piedi, come d’altronde fecero i Noldor fuggendo da Valinor capitanati da Fingolfin e Feanor, il nonno di Celebrimbror, che attraversò in senso contrario il Grande Mare, da Aman alla Terra di Mezzo. Dopo, però, la guerra a Morgoth che costrinse Eru Iluvatar a intervenire per proteggere i suoi figli elfi, l’enorme distesa di ghiaccio si aprì e diede posto all’inabissamento di una vasta porzione della Terra di Mezzo, compresa Numenor e le Isole Occidentali, tra cui Tol Morwen, Tol Fuin e Himling. Venne rimosso lo stretto che permetteva di percorrere a piedi la distanza tra le due terre e Aman venne rimosso dal mondo conosciuto, portato in un’altra dimensione. Sebbene la curvatura lo suggerisca, Tolkien non ha mai confermato che le terre a ovest di Belegaer sarebbero le terre a est della Terra di Mezzo, e che quindi, in realtà, si fosse creato un nuovo modo per raggiungere le terre dove si rifugiarono i pochi numenoreani sopravvissuti. Restano, in ogni caso, supposizioni nelle quali non ci andremo a impelagare.

La nascita di ValinorPresa la Strada Dritta si arriva ad Aman, una terra che Tolkien aveva descritto già ne Il Silmarillion, quando ancora era raggiungibile a piedi. Si tratta di un continente che all’estremo nord si lasciava difendere dalla catena montuosa dei Monti Pelori, eretti a difetta di Valinor. La capitale era Valimar, nella quale risiedevano la maggior parte dei Vanyar e dei Maia, che, come spiegato, era la razza che comprendeva anche Gandalf, Saruman e Sauron. Ad Aman è dove si trasferirono i Valar dopo la distruzione a opera di Melkor della loro prima dimora, ossia il lago di Almaren nella Terra di Mezzo: qui venne fondato il regno di Valinor e tutta la struttura geografica attorno a esso per far sì che non venisse mai più attaccata una loro dimora. Attorno al regno di Aman vennero create le Isole Incantate, chiamate così per il fatto che chiunque vi avesse messo piede sarebbe subito caduto in un sonno incantato ed eterno. Nonostante tutte queste difese, però, Earendil riuscì a raggiungere Aman. Si trattava di un mezzelfo maschio, nato a Gondolin nel 503 della Prima Era: era il padre di Elrond e il suo viaggio per raggiungere Valinor veniva cantato da Bilbo Baggins a Gran Burrone, la città dove regnava, per l’appunto, Elrond. A bordo dela sua nave, Vingilot, navigò verso Valinor per trovare degli alleati nella lotta contro Melkor/Morgoth nel corso della Guerra d’Ira: l’obiettivo venne raggiunto, ma Earendil fu costretto a rimanere ad Aman, abbracciando definitivamente la stirpe degli elfi, insieme con il figlio Elrond, mentre l’altro suo figlio, Elros, preferì la stirpe umana, diventando così il progenitore della famiglia reale di Numenor, isola che i Valar fecero sorgere esclusivamente per lui e per tutti gli uomini che vennero dopo. Irretiti da Sauron, nella Seconda Era, gli uomini poi, come già raccontato, decisero di attaccare Valinor, trovando solo morte e distruzione da parte di Eru. Da quel momento l’accesso fu, come detto in apertura, proibito a chiunque: furono i Valar, al termine della lunghissima e peregrinosa guerra contro Sauron, a stabilire che qualcuno potesse nuovamente accadere ad Aman, per ottenere quell’eternità guadagnata per esser stati dei grandi eroi. Ne L’Ombra della Guerra non si fa mai riferimento a tali avvenimenti, ma come vi avevamo già raccontato nella storia di Celebrimbor, il Noldor arrivava da Valinor e non vi fece mai più ritorno, diversamente da molti dei suoi familiari. 

Il nostro viaggio a Mordor sta per volgere al termine: dopo aver raccontato le origini di Shelob e quelle di Sauron, siamo arrivati a raccontare della trasformazione da piatta a sferica di Arda, con la creazione della Strada Diritta che conduce ad Aman. L’ultimo capitolo del nostro viaggio si consumerà nei prossimi giorni, entro la fine della settimana, con un viaggio verso la Seconda Era, quella che ha preceduto la Guerra dell’Anello, e un’analisi delle razze con le quali si confrontò Celebrimbor quando iniziò a forgiare gli Anelli.

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