“I miracoli non sono di questo mondo”, diceva la mia maestra delle elementari. Così, quando sento parlare di miracolo, sono sempre molto scettico. Fino ad oggi, l’unico miracolo a cui ho assistito fu quello di Ray Charles, che trasformò in capolavoro una canzone di Toto Cutugno a Sanremo 1990. Così, quando a poche ore di distanza dall’uscita di GTA V su PC i social network cominciavano a rimbalzare la parola miracolo, la curiosità ha iniziato a stuzzicarmi. Possibile che il port PC di un gioco nato in ambiente old gen abbia potuto compiere un salto in avanti così siderale da risultare miracoloso agli occhi dei giocatori? Scaricati i cinquantanove giga e risolti i problemi software che hanno incasinato la mia scheda Nvidia GTX 980, ho indossato i panni di un videoludico vescovo ispettore e ho cercato di capire la verità: siamo o non siamo di fronte a un miracolo?
Ecce homo
Risposta breve alla domanda del paragrafo precedente: no, GTA V su PC non è un miracolo. Tuttavia, se la vostra precedente esperienza con questo gioco risale ai tempi della versione old-gen o se non giocate a un GTA su PC dai tempi di Episodes from Liberty City, questo episodio fresco di release su personal computer potrebbe farvi strabuzzare gli occhi e gridare al prodigio. Perché sì, c’è un salto in avanti gigantesco rispetto allo stesso gioco del 2013 e un vero e proprio cambio di paradigma rispetto a GTA IV: il mondo di Niko Bellic sfigura di fronte alla vastità di Los Santos e dei personaggi strani che popolano questa città ricca di vizi e povera di virtù.
Non è però il fatto che questo gioco sia uscito su PC a rendere GTA V un titolo straordinario. Semmai, ciò che rende l’opera di Rockstar un’esperienza fuori dal comune è da ricercarsi nella vastità dei contenuti del gioco, nella vita della città ritratta, nel ruolo ben distinto dei tre protagonisti, nel carisma dei comprimari e nello spaccato di ordinaria (dis)umanità che vaga per le strade, per i quartieri ricchi e i bassifondi di Los Santos.
Il PC, dunque, ha solo la potenzialità di ripulire e magnificare un lavoro già svolto, ed è proprio in questi aspetti che qualcuno potrebbe erroneamente cogliere qualcosa di miracoloso. GTA V su PC è semplicemente più bello, più pulito, più performante delle versioni per console, ma questo non fa necessariamente di esso un gioco migliore. Ci sono infatti delle differenze nella versione PC che sembrano modificare alcune sensazioni verificate nelle versioni console e che, a una prima analisi, modificano il bilanciamento di questo gioco.
Mouse e tastiera o controller?
Il primo forte impatto con GTA V in versione PC – dopo avere trascorso almeno cinque minuti a contemplare una grafica filtrata, ripulita e con un frame rate semplicemente irraggiungibile dalle console net gen – lo si ha quando ci si rende conto che al posto del controller stiamo impugnando un mouse con la mano destra, mentre la mano sinistra si adagia sui tasti WASD. Nessuno vi vieta di collegare un controller e di ottenere un’esperienza analoga da un punto di vista dell’input a quella vista su console, ma è doverosa una prima analisi sull’impatto che mouse e tastiera hanno sul gioco.
Prima di tutto, le fasi di shooting in GTA V PC sono infinitamente più semplici rispetto alle stesse sequenze su console. È evidente che il gioco è stato pensato con il pad in mente, e la precisione del mouse porta a un netto miglioramento nella precisione del giocatore. In breve, l’80% dei nostri conflitti a fuoco dura pochi istanti e con uno spreco minimo di colpi, in quanto l’headshot non è un’eventualità ma una routine. Per contro, le cose si fanno sostanzialmente più complicate nelle fasi di guida, in cui la precisione dello sterzo negli inseguimenti viene gettata alle ortiche, tanto da ricordarci i tempi trascorsi di GTA e GTA II, in cui i nostri inseguimenti in auto si facevano complicati. Così, dopo circa un’ora, ci siamo ritrovati di fronte al dilemma: usare il mouse o usare il pad? Alla fine – e con qualche ripensamento – abbiamo scelto di continuare con il pad, poiché le fasi di shooting meno precise sono un’inezia in confronto alla frustrazione di finire costantemente contro il muro ad ogni curva in auto. Forse è una questione di abitudine, ma crediamo che l’adattamento del gioco a mouse e tastiera non sia privo di macchie.
Nuove opportunità
Anche se gli aspetti visivi del gioco resi possibili da un hardware potenzialmente più potente di quello delle console current gen contribuiscono a modificare l’esperienza complessiva offerta da questa versione di GTA V, è la variazione di alcuni parametri presenti all’interno dei menù a rappresentare qualcosa di realmente significativo. In GTA V PC è infatti possibile agire su alcune opzioni che determinano, ad esempio, la quantità di persone presenti nel gioco. L’impatto che una tale opzione può avere sul gioco è davvero significativo: Los Santos sembra trasformarsi in una città ancora più viva, e le sensazioni di trovarsi in luoghi abbandonati quando si raggiungono particolari angoli della città vengono attenuate. Allo stesso modo, la possibilità di estendere la massima distanza visibile rende gli scorci di Los Santos ancora più credibili, e stimola ancora di più l’esplorazione da parte del giocatore.
Le opzioni grafiche messe a disposizione del giocatore sono sconfinate, e consentono di optare per diverse configurazioni che ben si adattino alla propria configurazione hardware. Sia sulla roboante GTX 980 che su una più modesta GTX 960 abbiamo ottenuto dei risultati più che soddisfacenti. Nella configurazione con GTX 960, in particolare, siamo rimasti sorpresi dal numero irrisorio di compromessi a cui siamo stati costretti a scendere per ottenere un ottimo frame rate.
Possiamo affermare che, rispetto alla versione PC di GTA IV, questo quinto episodio è stato lanciato con molti meno problemi tecnici. Abbiamo avuto un paio di crash e qualche freeze temporaneo indotto dall’apertura di qualche programma in background, ma in generale il gioco è stabile e ben ottimizzato. Le pretese hardware sono però piuttosto esigenti: anche con una GTX 980 a dettaglio molto alto vi sono significativi cali di frame rate durante le corse in auto nei quartieri più trafficati della città, mentre a dettaglio massimo si mantiene un frame rate medio di 40 fps. Se siete rimasti indietro di un paio di generazioni con la vostra scheda video e avete una console next gen, probabilmente trarrete più benefici dalla versione PS4 o Xbox One, che nel complesso offre la stessa esperienza grafica di GTA V PC a livelli grafici medi o medio/bassi.
Non abbiamo ancora avuto modo di sperimentare lo stato di GTA Online, né di provare il nuovo editor di filmati presente all’interno del gioco, che dovrebbe consentire ai giocatori più creativi di creare le proprie scene preferite utilizzando GTA V come studio di animazione “machinimatografico”. È da considerarsi interessante, infine, la possibilità di personalizzare le radio da ascoltare in auto con canzoni della propria libreria. Se avete in mente una colonna sonora per GTA, questa è la vostra occasione per farla suonare dallo stereo di un’auto rubata.
Ci vorrà ancora qualche giorno per tirare le somme ed esprimere un giudizio definitivo su GTA V in versione PC, ma le prime impressioni sono generalmente molto positive. Il mondo messo in piedi da Rockstar funziona alla grande anche in questa versione che, aprendosi al mondo del modding, potrebbe trasformare questo gioco in qualcosa di ancor più titanico. Non vediamo l’ora di scoprire cosa il futuro di GTA V ha in serbo per noi, ma siamo già convinti che le basi siano solidissime.