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Lo scandalo Google+ e la pubblicità su WhatsApp | Spazio Tech

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Anche questa settimana, ci troviamo immancabilmente sulle pagine tech di SpazioGames per Spazio Tech, l’appuntamento dove chiacchieriamo delle novità arrivate in questi giorni dai mondi della tecnologia e dei social network.

Come sempre, gli argomenti non mancano: dal polverone relativo a Google+ ai test per le cadute con Apple Watch, passando per una settimana di problemi tecnici che hanno interessato parecchi giganti della comunicazione e per l’ufficialità della pubblicità in WhatsApp.

Apple Watch ti soccorre davvero dopo una caduta?

Una delle chiacchierate feature di Apple Watch 4 è la sua capacità di rilevare, mediante il giroscopio e l’accelerometro, le cadute del suo proprietario che potrebbero essere violente e aver quindi causato dei problemi. L’orologio, una volta segnalata la caduta, aspetta che l’utente segnali di stare bene: in caso contrario, procede a chiamare i soccorsi come precedentemente impostato.

Per mettere alla prova questa feature, Wall Street Journal ha realizzato un video affidandolo a una stuntwoman, che si è esibita in un po’ di cadute per vedere se lo smartwatch rileva o meno le cadute. Il risultato è stato positivo, come potete vedere voi stessi.

Problemi per Vodafone e Instagram nei giorni scorsi

Sulle nostre pagine, vi abbiamo segnalato che nei giorni scorsi ci sono stati alcuni malfunzionamenti agli utenti Vodafone, che in diverse zone d’Italia (soprattutto al Nord) per qualche ora non sono riusciti ad accedere correttamente ai servizi.

Inoltre, anche Instagram ha avuto qualche inciampo, durato qualche ora e che impediva agli utenti di aggiornare il loro feed e di accedere agli account dei loro contatti.

La falla di Google + e i 500.000 utenti nel mirino

Momento di grande imbarazzo, nelle scorse ore, per GoogleWall Street Journal ha infatti scoperto e svelato che, a partire dal 2015, il social network Google+, che doveva lanciare il guanto di sfida a Facebook, è stato aperto a una falla di sicurezza, che potrebbe aver messo a disposizione di malintenzionati i dati sensibili di oltre 500.000 utenti.

google plus

Google ha risolto il problema quest’anno ma aveva deciso di non comunicarlo agli utenti, con la questione che è comunque venuta a galla tramite i giornali. Google ha spiegato che aveva scelto di non parlarne perché non poteva essere certa al 100% dei dati trapelati. Nel frattempo, la nuova normativa GDPR potrebbe  comunque non colpire il gigante di Mountain View per la mancata denuncia: la questione è stata archiviata a marzo, secondo Wall Street Journal, mentre la nuova normativa UE è entrata in vigore a maggio.

WhatsApp accoglie ufficialmente la pubblicità

C’era una volta WhatsApp, l’applicazione di messaggistica che richiedeva il pagamento di 0,79€ (che poi diventarono 0,89€) per tenersi in contatto con gli altri utenti. Acquisita da Facebook Inc. dopo il suo boom, l’applicazione divenne poi gratuita, ma presto introdurrà la pubblicità.

pubblicità su whatsapp

La notizia era nell’aria da qualche tempo e, nei giorni scorsi, è arrivata l’ufficialità: vedremo la pubblicità a partire dal 2019, ma non nelle conversazioni. I messaggi promozionali, infatti, compariranno solo nelle Storie, esattamente come accade su Instagram, tra un contenuto e l’altro postato dai propri contatti.

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Commento

Sarà interessante notare se le polemiche che si sono sollevate per l'arrivo della pubblicità in WhatsApp si riveleranno tutto fumo e niente arrosto, considerando che i messaggi promozionali saranno comunque limitati alle sole Storie. Nel frattempo, è stata una settimana movimentata, in alcune ore, per Instagram e Vodafone, mentre le prossime potrebbero esserlo per Google, dopo la questione relativa a Google+.