Sony e l'odio contro The Last of Us Part II: "Neil sa che fa grande arte"

Il boss di PlayStation difende Naughty Dog

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a cura di Paolo Sirio

Sony non ha mai preso una posizione pubblica riguardo all'ondata di odio che ha attraversato la community di The Last of Us Part II per PS4.

Il gioco ha avuto un grande successo commerciale e di critica ma la direzione presa dalla serie non è piaciuta particolarmente ad una minoranza rumorosa, e spesso poco educata al dialogo e alla critica costruttiva, che si è fatta sentire sui social e su Metacritic.

In un'intervista concessa a GQ, il boss di PlayStation Jim Ryan ha discusso dell'argomento, difendendo a spada tratta il lavoro di Naughty Dog, specialmente del director nonché vice presidente dello studio Neil Druckmann, e raccontando com'è stata vissuta la situazione dietro le quinte.

«Ho incontrato Neil lo scorso anno e mi sono congratulato con lui per la sua arte e per il suo storytelling», ha spiegato Ryan.

«Neil è un adulto, come lo sono io, e non penso che nessuno dei due avrebbe permesso a noi stessi di essere eccessivamente scocciato da quella cosa».

«Neil sa che fa grande arte, lui sa è che ha introdotto con successo temi che non erano mai stati toccati in una maniera matura in qualunque videogioco prima.

Penso che sia una cosa eccezionale e sono molto fiero che PlayStation sia la piattaforma su cui è accaduto. Per il resto e la tossicità, tieni semplicemente il tuo passo e vai avanti».

Il fatto che The Last of Us Part II sia stato nominato come gioco dell'anno a The Game Awards 2020, tra le altre cose, conferma il grande apprezzamento per l'action adventure realizzato da Naughty Dog.

Il progetto sarà portato avanti grazie ad uno spin-off multiplayer, che dovrebbe arrivare su PS5 ormai, e non è escluso che arrivi una Parte III presto o tardi.

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