Sony apre ad un ritorno all'E3 2020

Sony torna sulla sua assenza all'E3 2019 e apre alla possibilità di un ritorno all'E3 2020

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a cura di Paolo Sirio

Nella giornata di ieri abbiamo portato una dichiarazione di Shawn Layden, presidente di Sony Interactive Entertainment Worldwide Studios, che sembrava chiudere in maniera definitiva all’E3.

Com’è noto, Sony non sarà all’E3 2019 e questo, dopo l’assenza di una PlayStation Experience per lo scorso dicembre, ha lasciato l’amaro in bocca a tanti appassionati di gaming.

In un’intervista concessa a Game Informer, Layden è tornato sul tema, spiegando meglio le ragioni dell’addio all’E3 2019 e aprendo uno spiraglio per l’E3 2020.

e3 2019

Sony e l’assenza all’E3 2019, l’apertura per l’E3 2020

Il dirigente ha precisato che Sony ha fatto e sta facendo delle richieste ad ESA, l’ente che organizza l’evento, rea a suo dire di non “essere ottimizzato intorno all’esperienza consumer, à la Tokyo Game Show, à la Gamescom” e di non essere neppure orientato esclusivamente al mondo trade come il CES.

“Viviamo nell’etere, siamo digitali, siamo in tutti i posti allo stesso tempo. Quindi qual è il ruolo di un evento che cade, abbastanza francamente, in una data arbitraria di giugno?”, ha commentato.

“Quest’anno, venendo al 2019, sarò onesto – semplicemente non avevamo una nuova storia da raccontare. E quando Sony suona la campana per raccogliere tutti intorno a se, tutti hanno aspettative per qualcosa di completamente nuovo ed incredibile. 

Abbiamo guardato la lineup e probabilmente possiamo dare ai fan sono tanti aggiornametni su cose che conoscono già, quindi come funziona per noi? Perciò, anziché alzare le aspettative dei fan e portarli a pensare ‘oh, cosa dirà Sony all’E3?’, abbiamo deciso di non andarci”.

In ogni caso, Layden ha aggiunto che Sony ha una “conversazione in tempo reale in questo momento con l’ESA. Il fatto che PlayStation non sia all’E3 2019 non vuol dire che non ci saremo nel 2020“.

La speranza è che nel mentre gli organizzatori dell’evento trovino un accordo di qualche tipo con la compagnia giapponese e siano abbastanza convincenti da riportarla nel gruppo insieme a Microsoft e Nintendo.

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Fonte: Game Informer