Immagine di Saints Row | Provato - Tra le gang di Santo Ileso
PROVATO

Saints Row | Provato - Tra le gang di Santo Ileso

Abbiamo avuto l'occasione di provare il nuovo Saints Row, il reboot della saga di Volition, che torna tra battaglie tra gang e scene d'azione sopra le righe.

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a cura di Silvio Mazzitelli

Redattore

Informazioni sul prodotto

Immagine di Saints Row
Saints Row
  • Sviluppatore: Volition
  • Produttore: Deep Silver
  • Distributore: Koch Media
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , PS5
  • Generi: Azione
  • Data di uscita: 23 agosto 2022

Era ormai da tempo che non si sentiva parlare della serie Saints Row, famoso titolo d’azione open world creato da Volition nel lontano 2006.

Il quarto e ultimo capitolo uscì quasi dieci anni fa, nel 2013, seguito poi da DLC e spin-off vari, ma da quel momento la serie fu messa in stand by. Questo fino allo scorso anno, quando è stato annunciato un reboot di Saint Row, sempre a opera di Volition, inizialmente previsto per febbraio di quest’anno e poi spostato al 23 agosto 2022.

Saints Row è sempre stato considerato un titolo ispirato dai GTA, ma molto più sopra le righe, con un focus sull’umorismo e sull’esagerazione in generale. Basti pensare agli ultimi capitoli della serie, dove le lotte tra gang, alle fondamenta del titolo, venivano surclassate da invasioni aliene da debellare e poteri da supereroi. Il reboot, in uscita su PS4 e PS5, Xbox One e Series S/X e PC, sembra voler riportare la situazione alla normalità, tornando a basarsi principalmente sulle guerre tra gang per il controllo della città.

Recentemente, dopo un'anteprima hands off di qualche mese fa, abbiamo avuto occasione di provare per circa tre ore il nuovo Saints Row e siamo pronti a parlarvi delle nostre prime impressioni.

Sii il boss di te stesso

La prima cosa che salta all’occhio del nuovo Saints Row è il sistema di personalizzazione. Poco tempo fa era stato reso disponibile l’editor in versione standalone che consentiva di sbizzarrirsi nella creazione del proprio personaggio e le opzioni sono davvero tantissime per chi avrà voglia di smanettare: ci sarà persino la possibilità di dotare il nostro futuro protagonista di protesi per le braccia e le gambe, senza contare cicatrici e altre opzioni di personalizzazione più particolari.

I tatuaggi all’inizio non saranno disponibili, ma il bello è che potremo farne diversi in gioco, man mano che sbloccheremo nuovi negozi.

Una cosa che però ci ha stupito in particolar modo è che le opzioni di personalizzazione non si limitano solo all’aspetto del nostro personaggio, ma riguardano ogni cosa in suo possesso. Oltre a poter personalizzare i capi d’abbigliamento nel colore e, in alcuni casi, nella forma, si potranno anche personalizzare le armi e le automobili. Saints Row (che potete già prenotare su Amazon in un'edizione esclusiva) sembra davvero tenere in gran considerazione la voglia dei giocatori di creare il proprio stile unico all’interno del gioco.

Una volta creato il futuro boss della nostra gang di strada, verremo catapultati nella prima missione del gioco.

La storia ci vede iniziare il nostro percorso come una recluta della Marshall Defense Industries, una corporazione militare dotata di armi tecnologicamente avanzate e dall’etica poco cristallina. Durante il nostro primo giorno di lavoro dovremo affrontare un’orda di farabutti per trovare e fermare il capo di una gang di Santo Ileso, la città dove si svolge questo nuovo Saints Row. Questa missione fungerà un po’ da tutorial e ci insegnerà le basi del gameplay.

Una volta conclusa la prima missione, impareremo a conoscere meglio la vita del nostro personaggio, che condivide la casa con tre coinquilini. Il rapporto di amicizia tra i quattro sembra molto saldo, nonostante due di loro appartengano a delle gang rinomate di Santo Ileso, ma il problema principale per il gruppo è quello di trovare i soldi per pagare l’affitto. Così inizia una nuova missione in cui verranno introdotte altre meccaniche, in particolare quelle legate alla guida.

Da quanto visto, la storia non manca dell’umorismo tipico della serie, con situazioni assurde e battute sopra le righe, ma con toni più smorzati e senza le esagerazioni che negli ultimi capitoli della serie andavano forse troppo oltre. Il gioco non si prende sul serio e ci ha strappato qualche risata.

L’inizio della trama ci è sembrato un po’ troppo classico: un gruppo di amici che decide di creare la propria gang per dominare la città e liberarsi dal dominio di quelle rivali. Un incipit che sa di già visto, ma che è in linea con lo spirito dei vecchi Saints Row. Ad ogni modo la storia, per quanto possa essere divertente e leggera, non è il fulcro dell’esperienza, che si concentra soprattutto sul gameplay e sul suo mondo aperto.

La gang numero uno

Il gameplay di Saints Row è in linea con altri action open world dello stesso tipo. Nelle nostre ore di prova abbiamo potuto valutare diversi sistemi presenti nel gioco, tra cui il gunplay e la guida delle auto. Le sparatorie sono quelle tipiche di uno sparatutto in terza persona: dalla nostra avevamo diversi tipi di arma tra pistole, fucili a pompa, mitragliatori e fucili d’assalto, tutte selezionabili tramite la comoda ruota delle armi.

La nostra prova è avvenuta su un PC di fascia alta e per controllare il nostro personaggio abbiamo optato per un pad. In questo caso abbiamo notato una massiccia presenza dell’auto aim, che raggiunge un nuovo livello di semplificazione: per esempio basterà premere un tasto per far saltare automaticamente gli esplosivi presenti nell’area. Il nostro personaggio, infatti, sparerà da solo senza che nemmeno ci sia il bisogno di mirare. Una semplificazione forse eccessiva, che può comunque essere ignorata.

Una grossa mancanza è quella di un sistema di coperture adeguato. Non potremo infatti nasconderci in maniera automatica (o con la pressione di un tasto) quando saremo vicini a una copertura, l’unica cosa permessa sarà quella di abbassarci per non esporci troppo, ma non potremo sparare da dietro un riparo senza uscire allo scoperto.

Inoltre, la mira in queste situazioni non sempre è precisa e spesso ci è capitato di sparare contro l’angolo del nostro riparo nonostante stessimo puntando un nemico.

C’è da dire che a difficoltà normale i nemici non brillano per intelligenza e la loro forza deriva dal numero e dalle loro varianti. Noi abbiamo incontrato tre tipologie principali: quelli che sparano a distanza, quelli che caricano a testa bassa con armi corpo a corpo e quelli corazzati, che avranno una barra dell’armatura da azzerare perché possano essere vulnerabili.

Da quanto abbiamo visto, la tattica principale dei nostri avversari sarà quella di assaltarci frontalmente senza nessuna finezza strategica. L’unica difficoltà sarà data da un danno ricevuto piuttosto elevato e la mancanza di un valido sistema di coperture a volte renderà le battaglie con molti avversari un po’ fastidiose.

Negli scontri compare un sistema di cura unico, legato a una mossa speciale eseguibile quando sarà carica una barra sempre bene in vista. Questa barra si ricaricherà più velocemente dopo ogni uccisione e, una volta pronta, ci permetterà di eliminare un avversario tramite una sequenza coreografica piuttosto elaborata e divertente; l’eliminazione curerà parte dei nostri punti vita. In ogni caso, una volta finita una sessione di combattimento, recupereremo automaticamente tutta la salute in vista del prossimo scontro.

Sarà presente anche un sistema di progressione del personaggio piuttosto semplice, ma efficace: ogni missione svolta con successo ci darà dei punti esperienza che aumenteranno il nostro livello. A ogni livello corrisponderà poi l’acquisizione di una nuova abilità o l’aumento di una statistica.

Le abilità saranno molto utili e spesso permetteranno di eliminare uno o più avversari facilmente, ad esempio la prima sbloccata permetterà di infilare una granata nelle mutande di un nemico per poi lanciarlo contro i suoi compagni. Ognuna di queste azioni consumerà una barra speciale che si ricaricherà con il tempo, così da non poterne abusare.

Saranno inoltre presenti i Vantaggi, delle specie di perk che si sbloccheranno man mano che completeremo le sfide interne del gioco e che ci daranno dei piccoli bonus, ad esempio alla velocità di ricarica o di movimento.

Passando al sistema di guida, è molto semplice e di stampo arcade, com’è giusto che sia in questo tipo di giochi. Guidare sarà molto intuitivo e avremo alcune azioni speciali come la derapata o lo speronamento da utilizzare quando saremo inseguiti o quando vorremo farci largo nel traffico. Dato l’alto tasso di inseguimenti nel gioco, sarà possibile anche sparare mentre si guida oppure, se saremo passeggeri, potremo arrampicarci fin sul tetto dell’auto per sparare ai nemici utilizzando qualsiasi arma a nostra disposizione (mentre si guida è possibile usare soltanto le pistole).

Molte missioni, tra quelle principali e secondarie da noi provate, ruotavano intorno agli inseguimenti, e la possibilità di alternare guida, spari da dentro la macchina e spari dal tetto offre una certa varietà a sezioni che rischiano altrimenti di essere troppo scriptate e monotone.

In un paio di missioni tra quelle principali era anche possibile saltare da un’auto all’altra facendo a pezzi gli inseguitori, o persino combattere cavalcando un aereo; certo, le parti scriptate limitano un po' il gameplay, ma sicuramente rendono le sequenze d’azione più spettacolari. Forse, da quel che abbiamo visto, l'enfasi posta sugli inseguimenti è un po' troppa, tra missioni secondarie e primarie, ma speriamo sia stato solo un caso e che nel gioco completo ci sia una maggior varietà di missioni.

Il nuovo mondo di Saints Row

Dopo la missione introduttiva del gioco, verremo subito catapultati a Santo Ileso e sin da subito potremo esplorare tutta la mappa. Questa, in termini dimensioni, ci è sembrata piuttosto contenuta, anche se non sappiamo se andando avanti con il gioco si espanderà ulteriormente.

L’aspetto che ci ha fatto però storcere il naso è che la struttura da open world di questo nuovo Saints Row ci è sembrata un po’ troppo vecchio stile.

Man mano che avanzeremo nella storia si apriranno nuove attività e missioni secondarie da svolgere, ma tra quelle da noi provate non c’era nulla di realmente nuovo: le missioni secondarie non brillavano per originalità, tra qualche inseguimento e sparatoria da risolvere in fretta, mentre le attività da svolgere sulla mappa a volte saranno assimilabili alla classica ricerca di collezionabili.

Potremo, ad esempio, cercare oggetti e denaro nella spazzatura o recuperare carichi di droga dispersi, o ancora trovare punti in cui poter utilizzare la tuta alare, novità introdotta in questo reboot.

Alcune missioni giocano molto sull’umorismo, come ad esempio quelle in cui dovremo andare in alcuni ristoranti controllati da una gang rivale per fare recensioni negative e, in base a quanto sarà basso il punteggio da noi dato, arriveranno nemici sempre più agguerriti. Carina l’idea, ma alla fine si risolve tutto in una semplice sparatoria.

Le attività da noi provate sanno dunque molto di già visto, senza nessuna novità sconvolgente. Sospendiamo però il giudizio perché sappiamo già che andando avanti si apriranno molte nuove missioni differenti, tra cui quella in cui dovremo gestire l’attività della gang, già anticipata in alcuni trailer, ma non presente in questa prova.

A livello tecnico, tuttavia, il gioco presenta ancora diversi problemi. Oltre a fenomeni di pop-up in lontananza e qualche calo di frame rate nelle situazioni più concitate, abbiamo notato dei problemi nelle animazioni, come ad esempio in quelle del salto o quando si combatte corpo a corpo, con movimenti imprecisi e poco naturali. A questo aggiungete un dettaglio grafico che non fa gridare al miracolo, con texture delle ambientazioni a volte poco definite, modelli dei PNG molto sottotono, e un mondo aperto un po’ troppo vuoto e anonimo.

Non sono mancati anche dei bug piuttosto problematici, come auto che in diverse occasioni si sono incastrate in elementi del paesaggio diventando irrecuperabili o, in una missione principale, un mini-boss che si è bloccato tra due rocce rimanendo immobile – al che ci è bastato crivellarlo di colpi per vincere senza alcuno sforzo.

Non sappiamo quale versione della build abbiamo provato e speriamo non sia troppo recente, perché a livello tecnico il titolo ha bisogno ancora di diversi rimaneggiamenti, ma speriamo che tra un mese, quando il gioco uscirà, gli sviluppatori di Volition siano già riusciti a sistemare gran parte di questi problemi.

Per concludere, il gioco presenterà anche una modalità cooperativa: anche se non ci è stato possibile provarla durante l’evento, sicuramente potrà offrire una marcia in più alle avventure nella città di Santo Ileso, data la possibilità di viverle con i propri amici. Molto buona anche la colonna sonora, con stazioni radio per tutti i tipi di musica da selezionare mentre si guida per il mondo di gioco.

Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • Sistema di personalizzazione molto variegato e non limitato soltanto alla creazione del personaggio

  • Riprende lo spirito originale della saga

Contro

  • Gunplay piuttosto basilare e senza un sistema di coperture adeguato

  • Struttura dell'open world un po' troppo vecchio stile

  • Tecnicamente ha ancora diversi problemi

  • Alcuni bug piuttosto fastidiosi ancora presenti

Commento

Dopo le prime tre ore passate nel nuovo Saints Row possiamo dire che questo reboot cerca di riportare la serie maggiormente con i piedi per terra, mantenendo però il suo spirito e lo humor che l’ha contraddistinta da sempre. Il gameplay è semplice e adatto al titolo, anche se non tutto ci ha convinto appieno in questa nuova versione. L’open world è ricco di sfide e missioni, ma presenta una struttura molto vecchio stile – anche se ad ora non abbiamo potuto provare le attività più importanti, come la gestione della gang, non essendo presenti in questa versione di prova. L'aspetto che ci preoccupa maggiormente è quello tecnico, con diversi bug e sbavature che inficiano l’esperienza di gioco generale: la nostra speranza è che questi problemi vengano risolti per quando il titolo sarà disponibile, tra un mese, e incrociamo le dita affinché sia così.
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