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Rock of Ages 3: Make & Break, una storia di massi - Provato

Il masso che rotola tra le pieghe della storia sta tornando: scopriamo quali novità ci riserva.

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a cura di Francesco Ursino

Informazioni sul prodotto

Immagine di Rock Of Ages III: Make & Break
Rock Of Ages III: Make & Break
  • Sviluppatore: ACE Team, Giant Monkey Robot
  • Produttore: Modus Games
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , SWITCH , STADIA
  • Generi: Azione
  • Data di uscita: 2 giugno 2020

Rock of Ages 3: Make & Break riporta in auge le premesse completamente senza senso della serie ACE Team, già arrivata alla sua terza iterazione. Nel titolo, allora, si avrà a che fare con massi di vario tipo che attraversano le epoche storiche in maniera stravagante, in un’esperienza che mescola elementi tower defense, platform, racing e strategici.

In vista dell’uscita della versione finale del gioco, prevista per il prossimo 2 giugno su PC e console (anche Stadia), abbiamo avuto modo di provare una prima build del titolo, già piuttosto varia in termini di contenuti. Ecco le nostre impressioni.

Elpenore è il nome mio, compagno di Ulisse sono io

Già dal menu principale di Rock of Ages 3: Make & Break, si capisce bene quali siano le due attività principali che il prossimo titolo ACE Team proporrà ai giocatori. Si tratta di “Crea” e “Distruggi”.

Cominciamo parlando della seconda opzione, che ha consentito di lanciarci nei primi livelli della modalità Storia. Questa volta, i giocatori seguiranno le avventure tragicomiche di Elpenore, uno dei compagni della spedizione di Ulisse. Al momento, siamo stati in grado di giocare i due livelli tutorial, completi anche di cutscene. Dobbiamo dire che lo stile della serie è rimasto intatto, anzi sembra essere più in forma che mai.

Intrappolati nella grotta di Polifemo, il primo compito che ci è stato assegnato è stato quello di far schizzare via il masso che ci teneva rinchiusi con… mhh, una palla fatta di pecore. Questo primo spezzone di gioco è stato seguito poi da un secondo stage, dove invece siamo stati chiamati a far fronte all’orda di massi che minacciava la nostra nave, già pronta a salpare verso nuove avventure.

Questi primi momenti di gioco, quindi, hanno già fatto intendere la varietà della sfida, visto che in un primo momento eravamo noi a pilotare la “palla” che doveva rompere i suoi argini, mentre in un secondo tempo organizzavamo le difese per tentare di fermare l’avanzata dei massi. Dopo questi primi due livelli, siamo stati in grado di provare altre tipologie di stage, prive però di elementi scenici o cutscene.

Non sappiamo dove andrà a parare la storia, ma spulciando il materiale stampa messoci a disposizione abbiamo avuto modo di leggere che saranno della partita Cesare, Montezuma, il demonico Krampus e, ovviamente, il mostro degli spaghetti volanti.

Stramberie a parte, quello che abbiamo visto ci dà modo di fare già qualche considerazione sia sul gameplay che sulla parte tecnica.

Rock of Ages 3: Make & Break sembra essere già da ora una versione più grande, ricca e fuori di testa del capitolo precedente. E se le meccaniche da tower defense, almeno di base, ci sono parse simili a quanto già visto in passato, le possibilità di gioco introdotte spalancano le porte a nuove dimensioni. L’editor è abbastanza intuitivo, le sei modalità di gioco sembrano sufficientemente varie e lo stile complessivo, come da tradizione, è veramente ben curato. Insomma, le premesse per un buon titolo sembrano esserci: se volete saperne di più, continuate a seguire tutti gli sviluppi su queste pagine.

Voto Recensione di Rock Of Ages III: Make & Break - Recensione


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Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • L’editor sembra ben fatto

  • Nuove modalità di gioco decisamente bizzarre

  • Il solito, delizioso stile sopra le righe

Contro

  • Le dinamiche tower defense, a una prima occhiata, non sembrano aver subito grandi scossoni

Commento

Rock of Ages 3: Make & Break sembra essere già da ora una versione più grande, ricca e fuori di testa del capitolo precedente. E se le meccaniche da tower defense, almeno di base, ci sono parse simili a quanto già visto in passato, le possibilità di gioco introdotte spalancano le porte a nuove dimensioni. L’editor è abbastanza intuitivo, le sei modalità di gioco sembrano sufficientemente varie e lo stile complessivo, come da tradizione, è veramente ben curato. Insomma, le premesse per un buon titolo sembrano esserci: se volete saperne di più, continuate a seguire tutti gli sviluppi su queste pagine.