Un robot Sony potrebbe essere triste quando perdiamo o dirci di andare a letto presto

Una sorta di Morgana (l'iconico personaggio/mascotte di Persona 5) in... bulloni e ossa

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a cura di Paolo Sirio

Sony ha depositato il brevetto per un robot che potrebbe rilevare le emozioni dei videogiocatori e dare loro suggerimenti per migliorare la qualità della loro vita.

Il brevetto prevede che il robot, presentato come una sorta di animale da compagnia umanoide, sia in grado di dedurre le sensazioni dell’utente come la gioia o la rabbia attraverso la raccolta di dati fotografici e sonori.

Il robot sarebbe in grado di reagire appropriatamente a ciascuna situazione utilizzando movimenti, suoni e parole, come sottolineato da Eurogamer.net.

Alcune delle funzionalità del brevetto prevedono che “l’affinità dell’utente con il robot cresca e migliori la motivazione a giocare per via del fatto che il robot stia guardando il gameplay affianco all’utente, e sia felice o triste insieme all’utente”.

Il gigante giapponese pensa che lo stesso possa applicarsi alla fruizione di contenuti non videoludici come una serie TV o un film, che potrebbero godere di un incentivo alla visione con una compagnia ‘credibile’ al fianco dell’utente.

Il robot potrebbe anche “prendere parte al gioco come giocatore virtuale e… gestire virtualmente il team avversario, trasmettendo a sua volta emozioni come gioia o tristezza in caso di vittoria o sconfitta.

Viene suggerito, infine, che – in caso si formasse un legame positivo tra il robot e l’utente – il parco funzionalità del prodotto potrebbero estendersi ulteriormente.

Se l’utente vive una  vita irregolare, il robot… potrebbe proporre miglioramenti del ritmo della vita, ad esempio, dicendo ‘andiamo a letto presto'”, si legge nel brevetto.

Una sorta di Morgana (l’iconico personaggio/mascotte di Persona 5) in… bulloni e ossa che potrebbe aiutare quei giocatori cui capita di farsi prendere la mano durante le proprie sessioni, insomma, o soffrano la mancanza di amici con i quali condividere le proprie esperienze videoludiche.

In tempi di quarantena, sperando di uscirne presto e non ritrovarcisi più in futuro, idee del genere vedono la loro utilità teorica ampliarsi a dismisura.

C’è chi si è offerto, tra i volti noti del cinema e delle serie TV, di parlare con gli appassionati condividendo il proprio numero di telefono, ma il ritrovato tecnologico di Sony pare avere almeno una marcia in più per dare una mano in questo senso.