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Xenoblade Chronicles 3: Un Futuro Riconquistato | Recensione - Una piccola gemma

Un Futuro Riconquistato è uno dei migliori contenuti aggiuntivi degli ultimi tempi, imperdibile per i fan di Xenoblade Chronicles 3: vediamo perché.

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a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

In sintesi

  • Una marea di contenuti per un DLC
  • Tanti volti noti che tornano in pista
  • Un anello di congiunzione tra tutti e tre i giochi della trilogia

Informazioni sul prodotto

Immagine di Xenoblade Chronicles 3
Xenoblade Chronicles 3
  • Sviluppatore: Monolith Soft
  • Produttore: Nintendo
  • Distributore: Nintendo
  • Testato su: SWITCH
  • Piattaforme: SWITCH
  • Generi: Gioco di Ruolo
  • Data di uscita: 29 luglio 2022

Il più corposo e il più atteso tra i contenuti del season pass di Xenoblade Chronicles 3 non si è fatto attendere poi troppo, arrivato a poco meno di dieci mesi dalla pubblicazione di quel gioco che seppe guadagnarsi una valutazione eccellente sule nostre pagine.

Un Futuro Riconquistato (questo il nome del contenuto) chiude il cerchio tanto a livello ludico quanto narrativo, rivelandosi un prezioso tassello della lunga ed interconnessa storia che unisce tutti e tre i mondi creati da Monolith Software a partire dal 2010.

Cercheremo, per quanto possibile, di evitare spoiler troppo pesanti, ma per sua stessa natura, questo DLC presuppone non solo la conoscenza dei cast delle avventure fin qui pubblicate ma anche della strutturata lore messa in piedi dal team di sviluppo giapponese: ritenetevi avvisati, quindi, perché l'articolo conterrà qualche anticipazione sui giochi precedenti.

Spoiler e compagnia bella

A pochissimi minuti dai titoli di testa, al giocatore viene data la possibilità di vestire i panni di Shulk e Rex, gli amatissimi protagonisti dei primi due episodi del franchise, e questo già la dice lunga sul coinvolgimento di vecchie conoscenze per gli appassionati della saga e, conseguentemente, di elaborate spiegazioni che giustificano la compresenza di personaggi provenienti da mondi diversi.

Oltre che della loro forza in combattimento, i due eroi dei titoli passati si fanno latori di preziose informazioni sui mondi condivisi della saga e su molti dei dubbi che attanagliavano la community alla fine del terzo episodio, con rivelazioni per una volta abbastanza chiare e dirette rispetto agli standard cui Takahashi ci ha abituato.

Un futuro riconquistato si pone di prepotenza tra i migliori DLC pubblicati su Switch fin qui.
Il cast principale, insolitamente ricco per un contenuto aggiuntivo, si riempirà prestissimo di vecchie conoscenze oltre che di qualche faccia nuova, e il finale dell'espansione riannoderà fili che erano rimasti pendenti sin dalla scioccante scoperta alla fine di Xenoblade Chronicles.

Nondimeno, in classico stile Monolith, per ogni domanda a cui verrà data una risposta, ci saranno altri interrogativi che verranno posti dagli eventi, lasciando comunque la porta aperta al prosieguo del franchise, per il quale siamo davvero curiosi di vedere dove gli sceneggiatori nipponici andranno a parare.

Siamo sempre a metà tra il fanservice più spinto e la reale necessità di riportare sulla scena personaggi del passato ma, quand'anche stessimo parlando di fanservice e basta, faticheremmo ad imaginare un modo migliore per farne: tra cut-scene girate con la consueta, ispirata regia, battaglie spettacolari (e tremendamente impegnative) contro bestie alte come un grattacielo di ottanta piani e un'altra colonna sonora di eccezionale qualità, Un Futuro Riconquistato si pone di prepotenza nella lista dei migliori DLC pubblicati fin qui su Nintendo Switch.

Tornando alla narrativa in sé, il contenuto si configura come un lunghissimo flashback, che va a collocarsi ben prima degli eventi narrati nel gioco base e spiega in maniera molto più approfondita identità, ragioni e modus operandi dei Fondatori, pionieri che diedero vita a molti degli insediamenti che Noah e compagnia (e noi con loro) hanno scoperto lungo la campagna principale di Xenoblade Chronicles 3.

L'unica, grande critica che ci sentiamo di muovere a questo contenuto scaricabile deriva proprio dalla sua natura e dal suo essere disponibile solamente per tutti gli acquirenti del Season Pass (che trovate su Amazon): data la sua importanza capitale a livello narrativo, non sarebbe forse stato più opportuno includerlo nel gioco base (o pubblicarlo in seguito come contenuto aggiuntivo gratuito) piuttosto che vincolarne la sua fruizione al pagamento di una somma ulteriore?

La scelta operata dal team di sviluppo è più che sensata se guardiamo alla quantità di contenuti e alla mole di cose da fare al netto delle missioni principali, ma ci rimane il dubbio che moltissimi fan della serie (o anche solo del terzo episodio) potrebbero perdersi la conclusione di una tra le più belle storie narrate da Monolith nella sua lunghissima carriera.

Piccoli aggiustamenti, tutti molto graditi

Il sistema di combattimento, già di ottima fattura nell'avventura base, abbisognava solamente di qualche piccolo accorgimento legato alla durata complessiva inferiore e all'ingresso di personaggi estremamente potenti nel cast, con la conseguente necessità di ribilanciare la difficoltà generale e l'interazione tra protagonisti.

Takahashi ed il suo team hanno quindi rimosso il sistema di classi visto nel titolo principale e limitato le abilità che è possibile apprendere, caratterizzando ogni personaggio con un ruolo specifico all'interno del party, pur sapendo che, al netto della loro utilità in battaglia, tutti gli appassionati del franchise avrebbero inserito nel party tanto Shulk quanto Rex.

Una delle aggiunte che abbiamo maggiormente gradito riguarda la possibilità di guadagnare punti grazie all'introduzione di obiettivi interni legati all'esplorazione e all'eliminazione di nemici sulla mappa, tanto comuni quanto rari: uccidere sei bestie della stessa razza, ad esempio, o ritrovare dieci piante di un dato tipo, garantisce al giocatore dei punti intesa da spendere per sbloccare abilità per ognuno dei numerosi personaggi giocabili, così da aumentare il range di mosse attivabili in combattimento e le possibilità di devastanti attacchi di coppia quando in tandem con un altro personaggio.

Questa scelta aggiunge pepe alle già saporite fasi di esplorazione, ed incoraggia anche i giocatori più pigri ad allontanarsi dalla strada principale e a perdersi in un mondo che merita come non mai di essere esplorato, nonostante, per ovvi motivi, la mappa sia meno vasta di quella del gioco base.

Speriamo di rivedere nei futuri titoli della serie anche il Lettore X, un device che consente di ricavare una posizione approssimativa di collezionabili, mostri ed oggetti sparsi per la mappa, così da evitare di girare delle ore alla ricerca di un singolo item o di affidarsi a guide esterne per completare una missione secondaria, come stroppo spesso accaduto nel recente passato (pensiamo a Xenoblade Chronicles X, ad esempio).

Le limitazioni sono solo nell'occhio di chi guarda

Impossibile non dirsi soddisfatti dell'offerta ludica, la quale, in linea con tutti i precedenti lavori di Takahashi e del suo team, trasborda ben oltre il vantaggioso nel rapporto tra prezzo richiesto e cose da fare: abbiamo impiegato circa venticinque ore per arrivare in fondo e goderci la scena finale (e quella post-credit...), ma avremmo potuto tranquillamente impiegarne un'altra decina qualora avessimo voluto massimizzare le Combo intesa o combattere tutti i nemici unici sparsi per la mappa.

Quest'ultima, grazie alle dimensioni più contenute rispetto a quella del gioco base, non prevede inoltre caricamenti tra le differenti aree che la compongono, e questo favorisce ulteriormente l'esplorazione e la curiosità dei giocatori più completisti.

Niente da eccepire nemmeno a livello meramente tecnico: in accordo con il gioco base, le performance rimangono più che soddisfacenti, con qualche rallentamento percepibile durante le battaglie più caotiche o quando, esplorando con il party al completo, ci si imbatte in gruppi di nemici particolarmente nutriti, con il motore che si trova a gestire parecchi modelli contemporaneamente a schermo.

Rimane purtroppo abbastanza pronunciato il pop-in di elementi dello scenario e di texture di superficie, ma credeteci se vi diciamo che l'ottimizzazione generale è più che buona e che la bontà della direzione artistica e del world design riusciranno a farvi dimenticare molto presto eventuali, piccoli passi falsi a livello tecnico.

Se nemmeno Wii e 3DS erano riuscite ad imbrigliare, nonostante i conclamati limiti tecnici, la visione di Takahashi e del suo team, non sarà certo il sottovalutato hardware di Switch a mettere un freno ad uno dei franchise più ambiziosi e belli da vedere tra quelli visti in esclusiva sulle console Nintendo.

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Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • Tutti i pregi del gioco base condensati in venti ore di contenuti

  • Tanti volti noti che tornano alla ribalta

  • Il sistema di affinità arricchisce le fasi di esplorazione e combattimento

  • Chiude il cerchio a livello narrativo

Contro

  • Dare così tante risposte in un DLC può essere rischioso

  • Ci sarebbe piaciuta una versione standalone come per The Golden Country

Commento

Abbiamo due rimpianti dopo aver visto scorrere i titoli finali di uno dei migliori DLC degli ultimi anni: quello primario riguarda la possibilità concreta che moltissimi appassionati della serie si perdano la conclusione di una trilogia incredibile, di cui si parla da tredici anni zeppi di congetture ed ipotesi fantasiose.
Monolith Software ha scelto di correre questo rischio vincolando la vera conclusione della trilogia dietro l'acquisto del Season Pass, e se questa scelta ha senso dal punto di vista contenutistico, vista la smodata quantità di cose da fare, ne ha molto meno da quello puramente narrativo.
L'altro rimpianto, sicuramente secondario rispetto al summenzionato, riguarda l'assenza di un'edizione standalone come quella dedicata al DLC principale di Xenoblade Chronicles 2, Torna - The Golden Country.
Al netto di queste due preoccupazioni, siamo però dinanzi ad un contenuto sviluppato con amore, zeppo di aggiunte interessanti, che speriamo di rivedere nel futuro della serie, e di personaggi indimenticabili, da cui non sarà affatto facile staccarsi definitivamente.
A patto che questo succeda davvero...
***

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