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MINI RECENSIONE

Under The Waves | Recensione – Come (non) preservare l'oceano

Under The Waves è una nuova avventura narrativa con un forte messaggio ecologista in difesa del mare: scopriamolo nella nostra recensione!

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

In sintesi

  • Un'avventura con un forte messaggio, per gli amanti del mare
  • Le profondità marine fanno sempre il loro effetto
  • Il messaggio in effetti arriva, l'esperienza ludica un po' meno

Informazioni sul prodotto

Immagine di Under the Waves
Under the Waves
  • Sviluppatore: Parallel Studio
  • Produttore: Quantic Dream
  • Testato su: PS5
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , PS5
  • Generi: Avventura
  • Data di uscita: 29 agosto 2023

Il mondo dei videogiochi è bello perché non c'è spazio solo per sparatorie e scene ricche di azione, ma anche per produzioni personali e che hanno semplicemente voglia di trasmettere un messaggio a tutti quei giocatori che vorranno ascoltarlo.

Negli scorsi anni abbiamo visto numerose produzioni di questo tipo, con una forte impronta narrativa e che hanno avuto elementi particolarmente forti in grado di catturare la nostra attenzione.

In questo caso, l'obiettivo di Under The Waves, nuovo titolo di Parallel Studio, è quello di parlare a tutti gli amanti del mare o, in caso contrario, spiegare perché è importante riuscire a proteggerlo: una missione portata avanti anche grazie al supporto ottenuto da Quantic Dream, team che ha ormai abituato gli appassionati a narrazioni di alto livello (o aspiranti tali).

Avevamo già avuto l'occasione di provarlo in anteprima durante lo scorso anno: in tale occasione, avevamo evidenziato che il messaggio proposto aveva un certo potenziale, anche se determinati limiti tecnici erano abbastanza evidenti. Oggi possiamo dire che la situazione è sicuramente migliorata con il lancio completo, anche se alcune gravi pecche su cui è impossibile chiudere un occhio sono rimaste. E purtroppo limitano notevolmente la riuscita dell'opera.

Fuggire nelle profondità del mare

Under The Waves racconta la storia di un sommozzatore che, dopo una forte crisi familiare e psicologica che sconvolgerebbe la vita di ciascuno di noi, decide di aver bisogno di prendersi un po' di tempo da solo, lontano dal mondo di tutti i giorni e distante dalle persone a cui vuole più bene, ricalcando un po' la premessa narrativa di Firewatch.

L'uomo decide che il posto migliore per farlo e stare lontano da tutto e tutti è proprio in fondo al mare, finendo per lavorare per la più grande compagnia petrolifera al mondo: una scelta che ci terrà chiaramente in constante conflitto, ma che almeno ci ha offerto la possibilità di poter vagare liberamente in mezzo al mare, il luogo più lontano e solitario possibile.

Riteniamo di potere anche fermarci qui, dato che il modo in cui proseguirà la storia potrebbe sembrare decisamente ovvio, così come il suo messaggio.

L'oceano è un posto meraviglioso, nel videogioco e soprattutto nella realtà, e gli sviluppatori hanno fatto del loro meglio per riuscire a trasmettere tutta la bellezza del suo ecosistema e delle creature marine che la abitano.

Al punto che, nonostante la nostra volontà di trattarlo solo "come un lavoro", finiremo perfino per affezionarci a esse, con tutte le conseguenze del caso – che affronteremo quando la storia si preparerà ad arrivare alla sua naturale conclusione.

Allo stesso tempo, l'oceano diventa anche una metafora della psiche del nostro protagonista, sempre più spesso afflitto da incubi: se maltrattato, non solo vedremo tutta quella bellezza svanire passo dopo passo, ma finiremo per vederlo trasformarsi nel nostro peggior incubo.

Una contraddizione che non sempre riesce a essere efficace come espediente narrativo, ma che se non altro ci terrà costantemente sull'attenti e desiderosi di scoprire come andrà a finire il racconto.

Un ecosistema da proteggere

Da un punto di vista narrativo, il messaggio principale è sicuramente efficace: durante il corso della storia possiamo vedere con i nostri occhi cosa può succedere quando una compagnia arriva ad avere troppo potere e il mare finisce per pagarne le conseguenze.

In questo caso, arriveremo perfino a sentirci parzialmente responsabili quando ci verrà promesso che «andrà tutto bene», il che rende ancora più efficace l'architettura narrativa dell'opera. Anche se, a nostro parere, il tutto poteva essere approfondito maggiormente.

Purtroppo, dal punto di vista ludico, sono emersi fortemente tantissimi limiti che non permettono di godersi al meglio l'esperienza. L'oceano di Under The Waves (trovate l'edizione fisica su Amazon) è sicuramente l'aspetto più curato della produzione: esplorarlo ci permette davvero di isolarci e apprezzare le profondità marine.

Almeno per quei pochi secondi in cui riuscirete a farlo senza utilizzare il sottomarino, spesso scomodo da padroneggiare in determinate sezioni della storia e che vi farà venire voglia di tornare a nuotare da voi... se non fosse per la vostra necessità di muovervi rapidamente e senza consumare costantemente ossigeno.

Tutto il resto, purtroppo, ci è sembrato decisamente rivedibile: da animazioni incomplete a scelte di game design discutibili, come una meccanica di crafting che, di fatto, può tranquillamente essere ignorata per la maggior parte della vostra avventura senza alcuna conseguenza.

La più grande contraddizione di Under The Waves dunque non è nella sua storia, dove la divisione interiore è un aspetto voluto, ma è proprio quella ludica: la feature che dovrebbe essere vero punto di forza della produzione, ovvero l'esplorazione degli abissi marini e quindi il nostro rapporto con le sue creature, diventa una semplice gimmick che serve solo a fare da sfondo a una storia.

Gli utenti avranno certamente la possibilità di esplorare le acque a loro piacimento, ma trascurando questo collezionabile non c'è alcun vero motivo dal punto di vista "ludico" per doverlo fare.

Il viaggio di Under The Waves, insomma, finisce per andare a sbattere proprio sul più bello e il suo messaggio rischia di non arrivare nel modo in cui gli sviluppatori avrebbero voluto, perché la sua resa attraverso l'interazione fa... acqua.

Possiamo solo dire che è davvero un peccato che sia andata in questo modo, ma se non altro Under the Waves è in grado di offrire un'esperienza diversa dai "soliti videogiochi". Nel complesso, però, si tratta di una produzione con poche luci e diverse ombre. E non vi servirà rifugiarvi davvero nelle profondità del mare per scoprirlo.

Voto Recensione di Under The Waves | Recensione


6.3

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Si batte fortemente e costantemente per la difesa degli oceani

  • Le creature marine sono ben realizzate

  • Esplorare il mare, quando non usate il sottomarino, può essere davvero avvincente...

Contro

  • ... ma la maggior parte delle volte dovrete usarlo, e il divertimento svanirà

  • Gameplay molto approssimativo e spesso poco approfondito

  • Limiti tecnici fin troppo evidenti, soprattutto su next-gen

Commento

Under The Waves si fa forte della sua natura di videogioco ecologista in difesa per l'ambiente e, quando riesce a far passare i suoi messaggi, ci riesce anche bene: le profondità del mare sono davvero meravigliose, quando non sono contaminate dall'intervento dell'uomo. I problemi, purtroppo e paradossalmente, emergono quando cerca di essere "un videogioco": fin troppo spesso si noteranno feature approssimative e che è possibile ignorare, o meccaniche che potevano essere implementate meglio e che renderanno la vostra esperienza poco ottimale. Allo stato attuale, rispetto al suo potenziale e alle idee messe in campo Under The Waves è più che altro un'occasione mancata: un vero peccato, perché il suo messaggio meriterebbe di essere ascoltato.
***

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