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Immagine di The Witcher Monster Slayer: no, non è The Witcher Go (forse) | Recensione
RECENSIONE

The Witcher Monster Slayer: no, non è The Witcher Go (forse) | Recensione

The Witcher Monster Slayer prova a dire la sua rivedendo la formula di Pokémon Go

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Avatar di Nicolò Bicego

a cura di Nicolò Bicego

Redattore

Pubblicato il 22/07/2021 alle 15:43
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  • Pro
    • Rievoca le atmosfere della saga
    • Combattimenti divertenti
    • Gli sviluppatori gli hanno promesso una lunga vita
  • Contro
    • Non brilla per originalità

Il Verdetto di SpazioGames

7.8
The Witcher Monster Slayer prova a dire la sua rivedendo la formula base di Pokémon Go, portando con sé una focalizzazione inedita sull'avventura single player e sui combattimenti. Il gioco riesce ad intrattenere e ad appassionare grazie ad una storia che rievoca le atmosfere cupe e fantastiche tipiche della saga e ad un gameplay semplice ma divertente. Se siete appassionati della serie, vale assolutamente la pena fare un tentativo, soprattutto dato che si tratta di un titolo free-to-play.

Informazioni sul prodotto

Immagine di The Witcher: Monster Slayer
The Witcher: Monster Slayer
  • Sviluppatore: Spokko
  • Produttore: CD Projekt
  • Distributore: CD Projekt
  • Piattaforme: MOBILE , APPLE
  • Generi: Gioco di Ruolo , Action Adventure
  • Data di uscita: 21 luglio 2021

Il successo di The Witcher non sembra voler conoscere tregua: tra una seconda stagione in arrivo per l’adattamento televisivo su Netflix, altri spin-off cinematografici ed una nuova riedizione per le console di nona generazione dell’acclamato The Witcher 3, le avventure dello Strigo creato da Andrzej Sapkowski continuano ad appassionare chiunque, giocatori e non.

Oggi la corposa proposta di CD Projekt a tema The Witcher si va ad arricchire di un nuovo titolo mobile, che ha il chiaro intento di rivolgersi ad un’ampia fetta di pubblico, tra giocatori veterani, occasionali e semplici appassionati della serie tv. Il gioco in questione è The Witcher: Monster Slayer, reso disponibile dal 21 luglio su dispositivi iOS ed Android, titolo che si propone di accompagnarci nelle strade delle nostre città a caccia di mostri leggendari da uccidere e personaggi da aiutare.

Tutto, ovviamente, senza rinunciare all’atmosfera cupa e fantasy delle avventure dello Strigo. L’esperimento di "The Witcher Go" sarà riuscito? Scopriamolo insieme.

The Witcher Go? Più o meno

Il debito che The Witcher Monster Slayer ha verso Pokèmon Go (e verso il genere che il titolo Niantic ha creato) è evidente fin da subito. L’idea di fondo, come avevamo anticipato, è quella di farci passeggiare per le strade delle nostre città alla ricerca di mostri da combattere (il titolo del gioco, in questo caso, è abbastanza esplicativo), con un’interfaccia di gioco che ricorda da vicino il titolo dedicato ai mostriciattoli tascabili.

Se avete già giocato a Pokémon Go (ma anche ad Harry Potter Wizards Unite, Jurassic World Alive, etc.), vi troverete immediatamente a casa grazie ad una UI sicuramente familiare. Questo, però, non significa che il gioco sia un semplice calco del titolo Niantic, anzi; The Witcher Monster Slayer prova a dire la sua pescando a piene mani dalla storia del suo brand di appartenenza.

L'interfaccia di gioco ricorda da vicino quanto visto in titoli dello stesso genere.
the-witcher-monster-slayer-34868.jpg the-witcher-monster-slayer-34869.jpg the-witcher-monster-slayer-34870.jpg

Innanzitutto, l’esperienza è focalizzata sulla campagna single player, a differenza di quanto visto in Pokémon Go. Vestiremo i panni di uno (o una) Witcher di nostra scelta, selezionando un volto tra le otto opzioni disponibili ad inizio partita; dopodiché, dovremo accompagnare il nostro Strigo in una storia dalle tinte fosche, che per atmosfera richiama le avventure principali aventi per protagonista Geralt.

La storia di The Witcher Monster Slayer, però, è ambientata duecento anni prima degli eventi del primo The Witcher, dunque non potremo incontrare personaggi come Geralt, Yennefer o Ciri. Almeno per il momento. Sì, perché gli sviluppatori di Spokko hanno promesso una lunga vita al loro titolo mobile: la storia del gioco, attualmente, si dipana attraverso sei quest principali, ma nel corso dell’anno dovrebbero arrivare nuove Stagioni, che faranno avanzare la trama del titolo.

Idealmente, dunque, la storia potrebbe effettivamente raggiungere un periodo in cui Geralt è già in vita: tutto dipenderà, ovviamente, dal successo del titolo. In ogni caso, si tratta di un evento sicuramente molto lontano, almeno per adesso. La storia attualmente presente ci è piaciuta: non avevamo grandi aspettative vista la natura del titolo, tuttavia la trama si è rivelata in grado quantomeno di rievocare le atmosfere tipiche di The Witcher, pur senza poter competere con la storica trilogia in termini di profondità narrativa.

Il comparto tecnico è un altro punto a favore di The Witcher Monster Slayer: il gioco si presenta in buona forma, grazie soprattutto ai modelli di personaggi e nemici, convincenti pur senza essere (ovviamente) in grado di replicare quanto visto nell’intramontabile The Witcher 3.

Potremo scegliere il nostro alter ego virtuale tra otto opzioni disponibili.
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A caccia di mostri da catturare… no, sterminare

Vi abbiamo raccontato la prima, grande differenza esistente tra The Witcher Monster Slayer ed altri titoli di simile natura, cioè il focalizzarsi sull’esperienza per giocatore singolo, con tanto di trama d’accompagnamento alle avventure del nostro Strigo. A livello di gameplay, però, cosa cambia? Da un certo punto di vista, la struttura di gioco rimane la stessa.

Muovendoci per le strade delle nostre città faremo muovere il nostro alter ego virtuale; questo ci consentirà di raggiungere nemici da affrontare, prontamente visibili sulla mappa di gioco. E qui arrivano però altre grandi differenze: innanzitutto, i nemici vanno affrontati in combattimento. Potremo portare con noi un oggetto, un unguento ed una pozione, selezionabili nella fase di preparazione alla battaglia. I mostri vanno affrontari a colpi di swipe, dove ad ogni nostro movimento corrisponde un fendente della nostra arma; potremo utilizzare anche abilità magiche, tracciando sullo schermo un determinato segno per lanciare l’incantesimo.

Vincendo le battaglie avanzeremo di livello, migliorando le nostre statistiche e sbloccando nuove abilità. L’introduzione di un vero e proprio combattimento strutturato aggiunge un pizzico di strategia e dinamicità al titolo, che faranno felici specialmente gli appassionati della serie, che potranno ritrovare qui un forte richiamo ai titoli principali. Certo, non aspettatevi battaglie troppo complesse: considerando la tipologia di prodotto, però, il compromesso trovato dagli sviluppatori ci sembra molto buono.

Muovendoci sulla mappa, inoltre, troveremo missioni da completare: ci verrà chiesto, ad esempio, di trovare una certa creatura o di recuperare un certo oggetto, e questo ci costringerà a muoverci fisicamente. Quest’idea può non piacere a tutti, ma sta ovviamente alla base di giochi come The Witcher Monster Slayer, un titolo che, come Pokémon Go prima di lui, vuole portarci ad esplorare zone delle nostre città che magari non abbiamo mai visto, sfruttando l’intrattenimento videoludico come incentivo.

Aumentare di livello ci permetterà di affrontare battaglie sempre più ostiche.
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Il fatto di avere una vera e propria serie di quest da completare funge da motivazione ulteriore per muoversi e continuare a giocare; quanto effetto avrà su di voi, però, dipende strettamente dalla vostra attitudine verso questa tipologia di gioco e verso il brand di The Witcher.

Certo, in parte la responsabilità va anche agli sviluppatori, soprattutto per quanto riguarda il supporto post-lancio: trattandosi di un titolo fortemente votato al single player, saranno necessari nuovi contenuti costanti ed appassionanti per mantenere viva la community di The Witcher Monster Slayer. L’unica feature multiplayer attualmente presente è la possibilità di aggiungere giocatori alla propria lista amici e scambiarsi oggetti con loro; aspetto indubbiamente secondario ma comunque utile vista la centralità che gli oggetti rivestono nei combattimenti.

A questo proposito, le microtransazioni presenti in The Witcher Monster Slayer si annidano proprio nella gestione degli oggetti: è possibile acquistarli con una valuta in-game (ottenibile progredendo nelle quest e sconfiggendo avversari), con il crafting (aspettando, ovviamente) oppure utilizzando denaro reale. Le cifre richieste sono piuttosto esose, ma in queste prime battute di gioco non abbiamo mai sentito la necessità di spendere un centesimo per progredire nell’avventura. Staremo a vedere se questo delicato equilibrio verrà mantenuto anche tramite i futuri aggiornamenti.

Per il momento, tolte le incertezze sul futuro, non abbiamo grosse lamentele da muovere verso The Witcher Monster Slayer: certo, sicuramente non è un’idea originale, e sicuramente poteva essere fatto qualcosa di più per differenziare ulteriormente il gioco rispetto alle proposte di altri sviluppatori; ciò nonostante, The Witcher Monster Slayer è riuscito ad intrattenerci, e trattandosi di un titolo free-to-play non possiamo che consigliare almeno una prova a tutti i giocatori, specialmente agli appassionati della serie, in attesa di un futuro ritorno su console.

Se siete in cerca di esperienze portatili con The Witcher, vi ricordiamo che l'acclamato The Witcher 3 è disponibile su Nintendo Switch ad un prezzo scontato.
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