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Super Crazy Rhythm Castle | Recensione - Irresistibilmente bizzarro

Second Impact Games e Konami ci presentano un rhythm game decisamente fuori dai canoni del genere. Scopriamo insieme com'è andata.

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a cura di Nicolò Bicego

Redattore

In sintesi

  • Un rhythm game atipico, che mescola meccaniche classiche a follia pura.
  • Brilla anche la divertente colonna sonora di brani originali.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Super Crazy Rhythm Castle
Super Crazy Rhythm Castle
  • Sviluppatore: Second Impact Games
  • Produttore: Konami
  • Distributore: Konami
  • Testato su: PS5
  • Piattaforme: PC , PS5 , XSX , SWITCH , PS4
  • Generi: Puzzle game , Rhythm Game
  • Data di uscita: 14 novembre 2023

Non sappiamo ancora se stiamo assistendo o meno ad una rinascita di Konami. Da un lato, sicuramente il colosso nipponico sembra avere rinnovato il suo interesse per il mondo videoludico, dopo che sembrava essersi definitivamente allontanato da questo mondo molti anni fa.

Dall’altro, dobbiamo ammettere che i progetti presentati finora sono fatti di luci ed ombre, e che manca ancora qualcosa che possa dimostrare che Konami ha davvero ancora qualcosa da dire nel 2023.

Se questo vale per le uscite maggiori, le cose vanno diversamente con alcune produzioni minori. Oggi siamo qui per parlarvi di Super Crazy Rhythm Castle, titolo disponibile praticamente su ogni piattaforma: PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S, Xbox One, Nintendo Switch e PC.

Sviluppato da Second Impact Games e pubblicato, appunto, da Konami, il gioco è un rhythm game semplicemente fuori di testa, che abbandona gli schemi tipici del genere per offrire qualcosa di unico. Scopriamolo insieme.

Assalto al castello

Nella storia del gioco, che può essere affrontata da un massimo di quattro giocatori in contemporanea (anche in locale), vestirete i panni di misteriosi menestrelli, caratterizzati da un design tanto buffo quanto irresistibile, e tenterete l’assalto al castello dello squilibrato Re Ferdinand, che tenterà a tutti i costi di difendere la sua corona. Ovviamente, sarà una sfida a colpi di musica, ma Re Ferdinand non ha alcuna intenzione di giocare secondo le regole, dunque dovrete anche superare i suoi trabocchetti.

Ecco, questo è tutto quello che vi serve sapere sul gioco: non c’è un perché sta succedendo quello che sta succedendo, ma non importa. Esplorando il castello di Re Ferdinand troverete cabine telefoniche che nascondono teletrasporti, uova senzienti, verdure malvagie, e molto altro: niente ha senso in questo mondo, e va benissimo così. Da questo infatti arriva una buona parte del fascino di Super Crazy Rhythm Castle (lo trovate su Amazon).

Andiamo con ordine. Abbiamo detto che il gioco è un rhythm game, ma dai tratti decisamente atipici. Nei panni dei personaggi che avete scelto, vi ritroverete ad esplorare il castello di Re Ferdinand, partendo dai suoi sotterranei. Sostanzialmente, il castello funziona da hub, collegando i diversi livelli in cui dovrete affrontare l’avversario di turno a colpi di musica; i livelli sono rappresentati da delle porte, e di norma possono essere sbloccati solamente seguendo un certo ordine.

L’idea di inserire un hub contribuisce a dare personalità al gioco, anche perché l’hub lascia anche spazio a qualche attività secondaria, con delle piccole side-quest legate agli strambi abitanti del castello che vi permetteranno di procedere nella storia grazie a degli oggetti o di accedere a sezioni prima inesplorabili.

Super Crazy Rhythm Castle riesce a giocare con i paradigmi di un genere difficile da reinventare.
Si tratta di sezioni molto semplici, dove dovrete fare poco se non esplorare e parlare con i personaggi, ma sono un buon modo per spezzare il ritmo (pun intended, sì).

Una volta selezionato un livello, potrete affrontare il vostro avversario su un brano musicale. Troverete una postazione su cui inserirvi e, una volta che avrete preso posto, comincerà la canzone. A difficoltà normale avrete tre tasti da premere, mentre a difficoltà difficile i tasti saranno quattro; segnaliamo che ogni giocatore può selezionare separatamente il suo livello di difficoltà, dunque non è necessario adattarsi tutti quanti allo stesso livello di sfida.

Il meccanismo di base è quello di un rhythm game molto semplice: bisogna premere i tasti a ritmo di musica, con l’unica variante costituita da alcuni tasti che richiedono di essere premuti più a lungo.

Fino a qui, niente di strano, anzi: sembra di essere di fronte ad un rhythm game piuttosto semplicistico, visto che ormai siamo abituati a giochi che cercano di aggiungere qualche ulteriore livello di complessità rispetto a quanto visto sinora.

Il punto è che premere i tasti a ritmo di musica è solo una delle cose che dovrete fare. In ogni livello, troverete ad aspettarvi una sfida diversa: Re Ferdinand e gli abitanti del castello non hanno alcuna intenzione di farvi vincere in modo pulito ed utilizzeranno diversi espedienti per rendervi la vita più difficile.
Non vogliamo farvi troppi spoiler, perché il bello del gioco sta anche nello scoprire che cosa accadrà nel livello successivo, dunque prenderemo soltanto qualche esempio tra quelli visti nei primi livelli.

Partiamo da cose piuttosto semplici, come ad esempio la sparizione dei colori delle note, oppure il lancio di cianfrusaglie sullo spartito, che vi impediranno di vedere le note in arrivo; in quest’ultimo caso, dovrete lasciare la vostra postazione, mentre la musica continua, per sistemare la situazione e tornare al vostro posto il prima possibile.

Ma questi sono solo piccoli esempi. In un altro livello lo schermo era diviso in due parti, una per i menestrelli, l’altra per dei cani. In momenti casuali, il controllo passava dal menestrello al cane, che doveva occuparsi di raccogliere delle sfere nella sua parte di schermata, fondamentali per il completamento del livello.

O ancora, in un altro livello abbiamo sfidato un pericoloso boss melanzana; le note prese al giusto ritmo servivano quindi a preparare una sorta di arma in grado di trasformare le note in colpi assestati al boss, e ad intervalli di tempo dovevamo allontanarci dalla postazione per utilizzare uno spray velenoso contro i tentacoli dell’ortaggio, che nel frattempo stavano occupando lo schermo, impedendo di suonare le note.

Ecco: questi sono solo alcuni esempi di quello che il gioco vi proporrà. In alcuni casi vi verrà spiegato direttamente cosa dovete fare, mentre in altri sarete voi a dover capire come affrontare un livello. Forse non tutti apprezzeranno questo tipo di meccanica, ma noi l’abbiamo trovato un modo interessate per giocare con i paradigmi di un genere davvero difficile da reinventare.

Canzoni e stelle da vincere

La storia principale vi vedrà affrontare una serie di livelli che vi porteranno a confrontarvi con Re Ferdinand in persona. Sebbene il gioco sia lineare nella sua struttura, il castello è ricco di segreti, tra cui alcune canzoni extra, su cui torneremo in seguito.

Ciascun livello può essere rigiocato per migliorare il proprio risultato. A fine livello, infatti, riceveremo una valutazione che può andare da una a tre stelle; l’obiettivo per completare il gioco al 100% è dunque quello di ottenere tre stelle in ogni livello, impresa decisamente non facile viste tutte le variabili in gioco.

Una volta giocata una canzone nella storia, la sbloccheremo per rigiocarla in una modalità separata. Qui il gioco si trasforma in un classico rhythm game, eliminando dunque tutte le componenti aggiuntive della storia, in modo da focalizzarsi solo sulle canzoni e sul punteggio finale. Potremo scontrarci con i nostri amici in locale, dopo aver collaborato con loro nella storia, ma anche cercare di lasciare impresso il nostro passaggio grazie alle leaderboard online.

Vale la pena spendere ora qualche parola sulla colonna sonora, che è composta interamente da brani originali. Pur non potendo contare sulla riconoscibilità di brani già popolari, il gioco vanta una selezione davvero ottima di canzoni, che spaziano tra diversi generi senza mai rinunciare a motivetti catchy che vi rimarranno impressi fin dal primo ascolto.

Oltre a questo, come vi abbiamo detto nel castello di Re Ferdinand sono nascosti anche dei brani extra: si tratta di classici provenienti dal repertorio dei giochi Konami, che troverete sotto forma di cartucce. Un piccolo valore aggiunto che farà sicuramente la felicità dei nostalgici.

Per il resto, c’è poco da dire: il gioco non ha presentato alcun problema nella nostra prova su PlayStation 5 (la trovate su Amazon), e soprattutto non abbiamo registrato alcun input lag, che può essere veramente problematico per un rhythm game.

Tirando le somme, Super Crazy Rhythm Castle è una piccola perla che merita attenzione da parte di tutti i fan di questo genere. Non pretende di innalzare i rhythm game o di cambiarli radicalmente (onestamente, è difficile immaginare un gioco che ci possa riuscire), ma gioca sapientemente con le aspettative e le regole del genere per creare qualcosa che soddisfi sia i veterani, sia chi cerca semplicemente un buon titolo da giocare con gli amici, magari sul divano di casa.

Una vera sorpresa da parte di Second Impact Games e Konami, e speriamo di vedere più collaborazioni di questo tipo da parte del publisher nipponico in futuro.

Voto Recensione di Super Crazy Rhythm Castle | Recensione


8.2

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Fuori di testa, sotto tutti i punti di vista

  • Gioca con le regole dei rhythm game in modo intelligente

  • Irresistibile in compagnia

Contro

  • In singolo perde un po' di fascino

Commento

Super Crazy Rhythm Castle è stato una vera e propria sorpresa. Si tratta di un rhythm game che gioca con le regole del genere in modo intelligente, confezionando un'esperienza bizzarra ma irresistibile, divertente soprattutto in compagnia. Certo, rimane comunque un rhythm game, e le sue stranezze lo renderanno probabilmente appetibile per una fetta molto ristretta di pubblico; ma superato questo primo scoglio, questa è probabilmente una delle migliori esperienze co-op dell'anno.
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