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Recensione

Stray Gods | Recensione - Una splendida avventura musicale

La nostra recensione di Stray Gods: The Roleplaying Musical, un'avventura grafica che mette al centro la musica, forte di un cast stellare.

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a cura di Nicolò Bicego

Redattore

In sintesi

  • Un'avventura grafica che si mescola a un musical: il risultato è davvero di alto livello
  • Per riuscire nella formula, Stray Gods conta su un cast davvero stellare
  • Se è vero che il gameplay è ridotto all'osso, lo è anche che il gioco fa bene a puntare forte sulla scrittura, che è notevole

Informazioni sul prodotto

Immagine di Stray Gods: The Roleplaying Musical
Stray Gods: The Roleplaying Musical
  • Sviluppatore: Summerfall Studios
  • Produttore: Humble Games
  • Distributore: Humble Games
  • Testato su: PS5
  • Piattaforme: PC , PS4 , PS5 , XSX , XONE , SWITCH
  • Generi: Avventura grafica
  • Data di uscita: 10 agosto 2023

Stray Gods: The Roleplaying Musical è sembrato un titolo dall’alto potenziale fin dal suo annuncio. Il gioco, in uscita il 10 agosto su PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S, Xbox One, Nintendo Switch e PC, è un’avventura grafica a tema musicale, sviluppata da Summerfall Studios e pubblicata da Humble Games.

La peculiarità di questa produzione si può intuire già dal titolo: gli sviluppatori hanno cercato di confezionare un’avventura che mantenesse un cuore da musical nelle vesti di una storia interattiva.

Per raggiungere il loro scopo, si sono rivolti ad un cast d’eccezione, che include voci del calibro di Laura Bailey, Mary Elizabeth McGlynn, Troy Baker, Janina Gavankar e Khary Payton, giusto per fare qualche nome.

Scopriamo nella nostra recensione se Summerfall Studios è riuscita nell'intento.

Il prezzo per un deicidio

La storia di Stray Gods si apre con Grace, la ragazza protagonista della nostra avventura, alle prese con una sessione di audizioni insieme agli altri membri della sua band. Grace sta affrontando un momento delicato nella sua vita, quello in cui sta cercando di trovare la sua strada nel mondo, ma le cose sono destinate a farsi ben più complicate per lei.

Quando le audizioni sono ormai concluse, infatti, fa il suo ingresso nel teatro una misteriosa ragazza, le cui doti canore lasciano Grace di stucco. La ragazza si presenta come Calliope, e dal suo bislacco modo di fare Grace capisce immediatamente che non si trova lì per le audizioni.

Calliope, però, non rivela a Grace il motivo del loro incontro, lasciandola solamente con molte domande a ronzarle nella testa. Domande che sono ben presto destinate ad aumentare.

I personaggi sono caratterizzati con grande sapienza e reggono la storia sulle loro spalle.
Mentre Grace si trova a casa da sola, infatti, qualcuno bussa alla sua porta. Si tratta proprio di Calliope, ferita a morte da un misterioso assalitore. Prima di morire, Calliope, che altro non era che la Musa greca di mitologica memoria, passa la sua essenza divina a Grace.

Nel giro di qualche minuto, Grace viene chiamata al cospetto degli Dei (che qui si fanno chiamare “Idols”, traducibile semplicemente come Idoli), che la accusano dell’uccisione di Calliope. Tutti sembrano pronti a condannarla, ma una voce si leva fuori dal coro: è quella di Apollo, che non è convinto della colpevolezza di Grace.

Questo stallo porta gli Idoli ad una decisione: Grace ha una settimana di tempo per dimostrare la sua innocenza e trovare il vero colpevole della morte di Calliope. Se non ci riuscirà, verrà condannata per il deicidio.

Nelle sue indagini, potrà contare sull’aiuto (o forse sull’ostacolo?) degli altri Idoli, oltre che sulle abilità che Calliope le ha donato trasferendo in lei la sua essenza. Grace è infatti ora dotata di un misterioso potere musicale, che la aiuterà a tirare fuori dalle persone ciò che provano davvero.

Questa è la premessa narrativa di Stray Gods, e non intendiamo andare oltre per non rovinarvi la storia. Possiamo invece dirvi che abbiamo trovato la trama davvero intrigante ed avvincente, anche se la vera stella sono i personaggi.

Stray Gods ha una storia eminentemente character-driven: ogni personaggio ha carisma e personalità, con una backstory tutta da scoprire ed una scrittura semplicemente sopraffina. Vi sarà impossibile non affezionarvi alle vicende di questi personaggi, che riusciranno tutti quanti ad imprimersi nella vostra mente.

Graficamente, l'opera adotta uno stile da graphic novel disegnata a mano. Vi basterà vedere le immagini che vi proponiamo qui per rendervi conto di quanto giocare a Stray Gods sia come sfogliare una (splendida) graphic novel, in tutto e per tutto. C’è poco da dire da un punto di vista meramente tecnico: il gioco non ha dato problemi nella nostra prova su PlayStation 5 (potete recuperare l’ammiraglia di casa Sony su Amazon), ma era difficile aspettarsi particolari complessità.

Un discorso a parte merita il comparto sonoro, che in questo caso è davvero il fiore all’occhiello della produzione. Non solo l’intero cast ha fornito prestazioni stellari, sia in fase di  doppiaggio che di cantato, ma l’intera collezione di brani scritti per il gioco è davvero fenomenale.

Abbiamo notato una forte impronta jazz, ma non mancano anche elementi più pop, in alcune canzoni. La qualità del lavoro svolto è davvero impressionante, soprattutto se consideriamo che di tutte le canzoni esistono diverse varianti, tanto a livello musicale quanto di testo, basate sulle reazioni di Grace (lo vedremo tra poco).

Insomma, è difficile spiegare a parole la centralità della musica in Stray Gods, lo capirete molto più facilmente giocandolo; quello che possiamo dirvi è che se siete amanti della musica (in particolare di questo jazz/pop) non potrete che essere estasiati dalla qualità della proposta.

Una settimana prima della condanna

C’è davvero poco da dire sul gameplay di Stray Gods. Stiamo parlando di un’avventura grafica estremamente lineare, in cui non ci sono fasi di investigazione o di movimento libero. Per la maggior parte del tempo dovrete semplicemente seguire il flusso della storia.

Tutte le interazioni possibili riguardano sempre il comparto narrativo. Ci saranno momenti in cui sarete chiamati a scegliere una risposta da dare tra diverse possibili, mentre in altri casi troverete dei dialoghi opzionali che vi permetteranno di approfondire alcuni retroscena legati ai diversi personaggi del gioco.

I bivi all’interno della storia sono davvero moltissimi – e, probabilmente, vorrete riprovare l’avventura almeno una volta per vedere come sarebbero andate le cose se vi foste comportati diversamente. A questo proposito, all’inizio del gioco vi sarà chiesto di scegliere il carattere della vostra Grace: si tratta di una scelta importante perché alcune risposte possibili, nel corso dell’avventura, saranno accessibili solamente con un determinato carattere. Ponderate la vostra scelta con questa consapevolezza, dunque.

Il flusso delle canzoni e il loro andamento si modificano in base alle scelte che compirete.
Oltre a questo, ci saranno anche scelte nei dialoghi durante le canzoni. Si tratta di una meccanica particolarmente interessante perché, come abbiamo già accennato, le scelte fatte in questi contesti influenzano l’andamento della canzone, sia a livello musicale che di testo. Entrambi, infatti, rifletteranno le reazioni di Grace, ed è impossibile non apprezzare il lavoro svolto dagli sviluppatori, considerando la quantità di alternative possibili che hanno ideato.

Le scelte che farete andranno ad influenzare anche le possibili opzioni di romance: Grace potrà legarsi emotivamente a quattro personaggi del cast (non vi sveliamo quali sono, ma ve ne accorgerete presto) in base alle risposte che darete loro in alcuni momenti. Si tratta di risposte che solitamente vengono segnalate come importanti, dunque capirete di quali si tratta quando compariranno sullo schermo.

Prima di tirare le somme sul gioco, ci preme segnalare che Stray Gods è disponibile solamente con doppiaggio e sottotitoli in inglese; vista l’importanza della narrativa, è richiesta una buona padronanza della lingua per seguire il gioco, considerando anche che alcuni personaggi fanno ricorso talvolta ad un lessico leggermente più complesso di quello quotidiano.

Stray Gods (che potete acquistare ricaricando il vostro credito PS Store su Amazon) è tutto qui, perché la sua struttura da avventura grafica è estremamente semplice e diretta, senza troppi fronzoli.

Dove il gioco splende è nella storia, nella caratterizzazione dei personaggi, nello stile da graphic novel e, soprattutto, nei brani musicali, che avrebbero meritato l’acquisto anche se venduti a parte.

Purtroppo, è uno di quei classici giochi per cui vale la vuota formula “non per tutti”: la mancanza di un gameplay vero e proprio (almeno tradizionalmente inteso) potrebbe infatti far storcere il naso a chi cerca un maggiore livello di interattività in un gioco, e non ci sono trama o personaggi che tengano in questo caso.

Al di là di questo, però, Stray Gods è un’avventura grafica estremamente valida, che racconta una storia coinvolgente e a tratti toccante, con un sottofondo musicale semplicemente memorabile. Il tentativo di fondere avventure grafiche e musical, allora, è davvero e brillantemente riuscito.

Voto Recensione di Stray Gods: The Roleplaying Musical | Recensione


8.5

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Cast e musiche d'eccezione

  • Storia intrigante costellata da personaggi carismatici

  • Moltissimi bivi

Contro

  • La mancanza di un gameplay vero e proprio allontanerà alcuni giocatori

Commento

Stray Gods: The Roleplaying Musical è un esperimento assolutamente riuscito. L'idea di fondere avventura grafica e anima musical non era certo garanzia di successo, ma il team di sviluppo è riuscito a far combaciare le due cose in modo coinvolgente e piacevole. Alla trama già intrigante, infatti, si accompagnano un cast di personaggi assolutamente memorabili ed una colonna sonora stellare, che sfrutta appieno il talento dei doppiatori coinvolti nel progetto.