MTG: Strixhaven è più estetica che sostanza, almeno per ora | Recensione
Strixhaven porta ancora più magia in Magic, ma per ora non ci ha esaltato.
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a cura di Valentino Cinefra
Staff Writer
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Wizards Digital Games Studio
- Produttore: Wizards of the Coast
- Distributore: Wizards of the Coast
- Piattaforme: PC , MOBILE , APPLE
- Generi: Gioco di carte
- Data di uscita: 26 settembre 2019
Dopo avervi dato qualche impressione su Strixhaven: Scuola dei Maghi alcune settimane fa, è tempo di capire quanto e come questa nuova espansione di MTG Arena si sia ambientata, proprio come uno studente al suo primo giorno di scuola, all’interno del meta attuale. Ma prima, un breve ripasso per chi si fosse perso qualcosa.
Strixhaven è una scuola di magia (si poteva forse intuire dal nome dell’espansione) situata nel piano di Arcavios. Con una lore che ricorda moltissimo quella di Hogwarts di Harry Potter, ma rielaborata in modo molto sapiente con l’estetica ed i dogmi fantasy tipici di Magic, Strixhaven è divisa in cinque accademie legate ad altrettante coppie di colori.
Sono Archeorocca (bianco/rosso), Prismari (rosso/blu), Quandrix (blu/verde), Pennargento (bianco/nero) e Germoglioscuro (nero/verde), e i più smaliziati di voi avranno già notato che sono gli stessi colori delle gilde di Ravnica. Il formato Standard è ormai orfano delle gilde da mesi, e probabilmente i designer di Wizards of the Coast avevano bisogno di trovare un sostituto per un’espansione così amata, e così eradicata nell’immaginario di Magic.
Una mossa che i più maliziosi potrebbero considerare pigra, ma che in realtà era inevitabile. Certo, Strixhaven avrebbe potuto sperimentare di più e provare a creare dinamiche innovative creando combinazioni di colori diverse, ma avrebbe significato riscrivere in larga parte quelle che sono le interazioni tipiche del gioco. Inoltre, utilizzando le stesse combinazioni di colori, si riesce a veicolare perfettamente dal giorno uno l’idea alla base del design di una delle accademie.
Io, che sono un giocatore Izzet (rosso/blu) spesso e volentieri, so già cosa aspettarmi quando andrò a costruire un mazzo Prismari che sia in constructed o in limited, e questo facilita non solo l’apprendimento dell’espansione, ma anche la coesione di Strixhaven rispetto a tutto quello che già è presente nei formati.
La cosa che infatti emerge preponderante da queste prime settimane di vita dell’espansione è che, più che lo Standard, Strixhaven sembra essere rivolta a tutti gli altri formati.
Strixhaven, rimandata alla prossima rotazione?
Partiamo un po’ dalle caratteristiche di Strixhaven, ovvero le nuove abilità chiave e dinamiche che sono state introdotte.
Sia Apprendi che le carte Lezione, Artemagica ed Egida non hanno, per ora, rivoluzionato quello che è il metagioco né hanno creato archetipi innovativi. Sono abilità, e quindi carte relative, molto di supporto, più situazionali che altro, fanno un po’ da sottobosco ad alcune liste ma non ci sono archetipi seri che possano essere creati intorno a queste abilità.
Ci sono ovviamente carte molto forti che le sfruttano sicuramente. Come Professoressa Onyx, alter-ego di Liliana nella lore, che è già di suo un planeswalker molto forte ma con il suo effetto Artemagica rappresenta una fonte di chiusura niente male per un mazzo di controllo. Una tra le Lezioni più interessanti è sicuramente Esibizione della Mascotte che è capace di creare grande valore, ad esempio. Però non c’è niente di così valido su cui costruire un intero mazzo, magari.
Come espansione in sé, invece, Strixhaven è risultata essere un ottimo supporto per tanti formati diversi, in particolare Historic. Le carte dell’accademia Prismari (sì, ho un debole per questi orchi intelligenti ed artisti, ndr) per esempio sono molto usate in vari formati Izzet, così come Germoglioscuro ha potenziato molto le già performanti liste Golgari.
Il momento storico dello Standard paga probabilmente ancora la presenza preponderante di Il Trono di Eldraine, un’espansione il cui power level esagerato ha fruttato inevitabilmente delle liste molto dipendenti dalle carte di questa espansione. Non appena lo Standard ruoterà sono sicuro che Strixhaven prenderà il posto dell’espansione fiabesca.
Al di fuori delle nuove abilità che, per ora, lasciano il tempo che trovano, Strixhaven è però un’espansione dotata di singole molto interessanti che già sono entrate in parecchie liste. Storico della Lama è un’aggiunta grandiosa per i formati Boros/Archerocca aggressivi, Infrangere è una tra le rimozioni più potenti, Comando Prismari è una utility notevole, Coltivatore di Quandrix è probabilmente la non comune più forte nell’espansione o poco ci manca, e Prova di Talento è un counter diventato già imprescindibile nelle liste control.
Queste sono alcune delle entry più interessanti di Strixhaven, che compongono una serie di aggiunte utili ma che non stanno stravolgendo le liste che già erano le più usate e performanti in Standard. Dimir Rogues, ad esempio, è ancora tra i mazzi più forti e non è cambiato di una virgola da Rinascita di Zendikar. Significa che siamo di fronte ad un’espansione da bocciare? No, tutt’altro.
Strixhaven è divertentissima da giocare nei formati Limited, continuando un trend che da Zendikar in poi vede i designer WotC fare molta più attenzione a formati sempre più giocati come Draft e Sealed. Il motivo è inevitabilmente da vedersi anche in MTG Arena come piattaforma principale di gioco di Magic dall’inizio della pandemia in poi, con i negozi chiusi ad impedire, o limitare fortemente, il ritrovo delle community ed il gioco dal vivo. Queste modalità di gioco sono ovviamente le più accessibili per chi arriva sulla piattaforma digitale, e sono comunque divertenti anche in presenza, ed è ovvio che i designer puntino verso questa direzione.
Il limited di questa espansione ci è sembrato sempre molto vario, pur con alcune Accademie a primeggiare rispetto ad altre, ma che premia i giocatori più competenti e bravi in questa tipologia di gioco anche quando non si seguono le combinazioni più gettonate. In questo caso, ad esempio, la meccanica Apprendi/Lezione diventa fortissima perché consente di avere carte extra lista da andare a recuperare alla bisogna.
Il fascino della storia
Strixhaven è, ancora una volta, uno sfoggio di arte non indifferente. Lo diciamo ad ogni espansione di Magic e sembriamo un disco rotto, ma ormai gli artisti in forze a Wizards of the Coast (tra vecchie glorie e nuovi talenti) sono in grado di superarsi ad ogni nuova uscita. Se l’ambientazione è sicuramente derivativa e paga ben più di un tributo alla ben più nota scuola di magia frutto della penna di J.K. Rowling, il poter sfruttare l’estetica fantasy tipica di Magic insieme ad alcune creature storiche del gioco la rende unica dal punto di vista visivo.
Prismari è quella che abbiamo trovato più affascinante fin da subito, per il forte contrasto tra la predominanza di orchi, creature da sempre associate alla brutalità, che in Strixhaven diventano studiosi ed artisti affascinati dalla creatività e dalla bellezza in ogni sua forma. Pennargento potrebbe invece tranquillamente essere la trasposizione dei Serpeverde in Magic, ma con l’idea molto interessante dal punto di vista narrativo ed estetico di dare vita all’inchiostro tramite la magia e poterlo usare come arma o strumento di difesa.
Ogni carta racconta una sua storia, e tra illustrazioni e tematiche estetiche e narrative Strixhaven riesce ad essere ancora una volta un prodotto con una sua forte identità. Il tutto collegato all’Archivio Mistico, l’aggiunta inevitabilmente più interessante del momento.
Archivio Mistico è un’espansione nell’espansione, una tipologia di carte che da Strixhaven in poi appariranno sempre all’interno dei nuovi set. All’interno del Biblioplex della scuola sono collocate delle antiche pergamene che riportano antiche magie del multiverso di Magic, ovvero: carte storiche ristampate con un’estetica inedita e, nella maggior parte dei casi, fuori di testa.
In Strixhaven ce ne sono 64, e variano da Opzione a Tutore Demoniaco, Ricrescita, Tempesta Cerebrale o Da Spade a Spighe!, insomma i grandi classici e le staples delle ultime espansioni. Le carte sono stampate senza bordi per ricordare antichi manoscritti miniati, con illustrazioni che nella maggior parte dei casi sono di una bellezza disarmante. Anche nelle loro variant giapponesi, che a loro volta sono ispirate all’antica arte del Sol Levante.
Le carte di Archivio Mistico non sono compatibili con il formato Standard, ma nel caso vengano sbustate all’interno di una partita Draft o Sealed potranno essere usate tranquillamente. Se già Strixhaven offre, come dicevamo, un formato limited divertente di suo, quando entrano in gioco queste carte storiche il tutto diventa ancora più divertente ed imprevedibile. Una manna per tutti i formati al di fuori dello Standard, ed ovviamente per i collezionisti.
Volete fare incetta delle più belle carte dell'Archivio Mistico? Allora iniziate a sbustare Strixhaven: Scuola dei Maghi come non ci fosse un domani!
Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
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Limited ancora una volta divertentissimo
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Archivio Mistico
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Direzione artistica superba
Contro
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Potenziale poco incisivo nel complesso
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Concept dell’ambientazione ben rielaborato, ma che sa di già visto