Lightmatter, chi ha paura del buio? - Recensione
Un solido puzzle game a cui manca però l'originalità
a cura di Daniele Spelta
Redattore
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Tunnel Vision Games
- Produttore: Aspyr
- Piattaforme: PC
- Generi: Puzzle game
- Data di uscita: 15 gennaio 2020
La paura del buio affonda le sue radici nelle parti più recondite del nostro inconscio e rimanda ai tempi in cui vivevamo nelle grotte protetti dalla flebile luce di un falò. Questo atavico timore viene riportato a galla da Lightmatter, puzzle game in prima persona sviluppato da Tunnel Vision Game dove l’unica minaccia risiede nell’oscurità, in un’opera che nelle sue meccaniche di gioco trae visibilmente ispirazione da quel capolavoro che risponde al nome di Portal.
Storia di un disastro annunciato
Lightmatter non è solo il nome del titolo in questione, ma è anche la stessa megastruttura futuristica in cui è ambientata l’avventura: un insieme di cunicoli, ventole, ponti d’acciaio e computer, un centro di ricerca dove viene estratta una fonte di energia infinita e pulita ricavata da dei particolari cristalli. Quasi inutile dirlo, ma quella che doveva essere una tranquilla visita viene interrotta da un non precisato incidente e l’ignaro protagonista si risveglia nel bel mezzo del disastro, da solo e circondato da quell’immenso ammasso di ferraglia.
Per lunghi tratti l’unico compagno di viaggio è la voce fuoricampo di Virgil – prestata da David Bateson, doppiatore del celebre Agente 47 in Hitman – il CEO dell’azienda. Questa invisibile presenza è la sola speranza di fuga, una mano tesa che però non risparmia battute caustiche sulla scarsa intelligenza di chi sta dall’altra parte dello schermo e che ha un senso dell’umorismo tutto suo, anche durante una pericolosa catastrofe.
Oltre a fornire un prezioso aiuto, le sue parole sono la spina dorsale della narrazione e fanno emergere la reale storia della Lightmatter, le motivazioni dietro a quella che viene a più riprese annunciata come l’unica speranza di salvezza per il genere umano. Mentre si cerca la prossima uscita di sicurezza ci si trova così immersi in una spirale fatta di dubbi, cose dette a metà e punti di vista che vengono spesso ribaltati da delle registrazioni sparse per le stanze, audio che restituiscono una nuova e più inquietante immagine di ciò che stava succedendo dentro quelle pareti. In questo continuo enigma, su una cosa la voce metallica di Virgil non mente: le ombre uccidono.
+ Level design funzionale al gameplay
+ La storia cattura l'attenzione sin da subito
+ Virgil è un ottima spalla
- Fasi platform meno riuscite
- Frequenti cali di frame rate
- La sua pagina Steam non brilla per onestà
7.0
Lightmatter è tutto fuorché rivoluzionario. Giocando a questo puzzle game spesso si avverte una sensazione di dejà vù, con rimandi molto chiari a Portal di Valve. Se si tralascia l’essenza derivativa ci si trova però fra le mani un titolo con una sua dignità, capace di mixare sapientemente enigmi ambientali, un ottimo level design e una storia capace di generare interesse dall’inizio alla fine.
Voto Recensione di Lightmatter - Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
-
Puzzle complessi e appaganti
-
Level design funzionale al gameplay
-
La storia cattura l'attenzione sin da subito
-
Virgil è un ottima spalla
Contro
-
Sa di già visto
-
Fasi platform meno riuscite
-
Frequenti cali di frame rate
-
La sua pagina Steam non brilla per onestà