Immagine di In Nightmare | Recensione - Come un incubo a occhi aperti
RECENSIONE

In Nightmare | Recensione - Come un incubo a occhi aperti

In Nightmare ha molti problemi che non gli permettono di raggiungere la sufficienza. Vi raccontiamo cosa è andato storto nella nostra recensione.

Avatar

a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

Informazioni sul prodotto

Immagine di In Nightmare
In Nightmare
  • Sviluppatore: Beijing Magic Fish Technology
  • Produttore: Maximum Games
  • Distributore: Maximum Games
  • Piattaforme: PC , PS4 , PS5
  • Generi: Avventura , Survival Horror
  • Data di uscita: 29 novembre 2022

L'approccio avuto con In Nightmare è nato con le migliori intenzioni possibili: aveva sulla carta una storia accattivante, richiamava in parte alcune delle situazioni viste in Little Nightmares (li trovate entrambi in bundle su Amazon), pareva avere un'estetica tutto sommato gradevole e poteva in definitiva essere un titolo indipendente in grado di dire la sua nel grande mare di titoli generalmente poco in vista.

Quando però è iniziata l'avventura, sono bastati pochi minuti per capire che non tutto funzionava esattamente come si poteva immaginare. All'aumentare delle ore di gioco, certezze poco gradevoli diventavano sempre più lampanti con puntualità e insistenza, quasi a voler ricordare che in fin dei conti si era trattato solo di una vana speranza. Va detto sin da subito: In Nightmare è pressoché l'opposto di quello che vuol lasciar credere, ed è francamente un peccato se si pensa alla base su cui si poggia.

Gli errori dell'avventura sviluppata da Beijing Magic Fish Technology sono parecchi e diffusi in tutti gli aspetti di gioco, al punto che si fatica a salvarne uno fino ad elevarlo almeno alla sufficienza piena. Se fosse uscito diversi anni fa, quando ancora il mercato indipendente non aveva padroni, probabilmente ce l'avrebbe fatta, ma oggi risulta essere un prodotto destinato a rimanere nelle retrovie.

In Nightmare, la storia

Bisogna ammettere che la premessa narrativa di In Nightmare, sebbene non sia totalmente originale, riesce a destare non poca curiosità. Lo fa sia perché tratta di temi adulti e non semplici da affrontare, sia perché il protagonista è un bambino costretto a rivivere ricordi per nulla lieti.

Il piccolo Bill si ritrova in uno stato comatoso, lontano dalle concretezze amare di una realtà che lo ha vessato di continuo. Immaginando un mondo interiore in continuo fermento per le persone che si trovano in uno stato di incoscienza, gli autori hanno dipinto degli scenari che si addicevano al vissuto del bambino, tratteggiando di fatto una sequela di incubi che danno il titolo all'opera.

Non ci sono lungaggini introduttive né scene drammatiche a introdurre l'antefatto, ma solo la piena consapevolezza che il protagonista si trova intrappolato nei recessi delle sue tristi memorie, rivivendole e – di riflesso – raccontandole al giocatore, che scoprirà scenario dopo scenario cosa è realmente accaduto e cosa angustia il bambino. Se in parte sono le immagini e i mostri a delineare le sue paure, i momenti clou della storia e le rivelazioni più di peso vengono fatte tramite alcune lettere che ritroverete nelle diverse aree di gioco.

Le dichiarazioni sono farina del sacco di Bill, ma è impossibile non notare come ci siano delle note stonate che tramutano la narrazione in qualcosa di artefatto e poco credibile. Facendo finta di sorvolare su una localizzazione non perfetta, o quanto meno con testi non propriamente ben adattati, ciò che desta incredulità è il modo in cui un bambino in tenera età possa discettare di argomenti complessi con così tanta precisione, usando vocaboli da adulti e capendo esattamente (per esempio) che si tratta di un episodio di abuso con la brillantezza mentale di un uomo maturo.

Lo scollamento avviene proprio per via dell'atto di sostituzione che gli autori hanno fatto con Bill, parlando per bocca loro e mai intraprendendo il percorso di dolore visto direttamente dagli occhi del bambino. Alla sua età, capirà certamente che quello che gli è successo è profondamente sbagliato, doloroso, straniante, terribile; ma solo in una seconda fase della sua vita condenserà quei traumi fino ad articolare un pensiero coerente, formatosi dopo tumulti ed elaborazioni di una realtà che si fa concreta solo con lo sviluppo di un'intelligenza critica.

Al di là di ciò, resta comunque da apprezzare lo sforzo degli autori di voler costruire un titolo attorno all'importanza di simili temi, modellando loro attorno un'opera che vorrebbe in qualche modo raccontare le conseguenze psicologiche di atti che segnano per sempre. Il problema di fondo, come ormai avrete capito, è che In Nightmare sbaglia quasi tutto, soprattutto a livello di gameplay. Se infatti la storia ha qualcosa da salvare, sono i sistemi di gioco e parecchie ingenuità tecniche a inchiodare questo titolo poco riuscito.

Gameplay

Già dall'inizio noterete come la scelta di impostare una visuale dall'alto isometrica e sin troppo ravvicinata non sia stata proprio una delle idee più brillanti. Quanto detto è corroborato dai numerosi errori di gestione delle inquadrature, che tendono spesso a perdere il focus della scena e a non mostrare ciò che invece dovrebbe essere sempre in primo piano. Ci riferiamo in particolar modo al fatto che il protagonista, a volte, non riuscirà a scorgere immediatamente il pericolo, mostro o burrone che sia, finendo per rimanere sorpreso ed essendo costretto ad affidarsi all'istinto.

A ciò va aggiunto un input lag piuttosto evidente, che diventa fastidioso quando ad esempio dovrete compiere dei salti subito dopo aver posizionato nella maniera corretta la postura del bambino. Grazie al cielo, In Nightmare non vi chiederà così spesso di reagire agli avversari in modi che preferiamo non svelarvi, ma preferisce piuttosto farvi fuggire dalle minacce usando il solito schema degli horror (o aspiranti tali) dove dovrete fuggire e nascondervi.

Specifichiamo che In Nightmare non fa paura né ha interesse a incutere alcun tipo di timore. Anche se così fosse, ci si aspetterebbe che essere braccati dall'avversario possa generare quella sorta di panico che si prova durante il tentativo disperato di salvarsi con una corsa forsennata. Qui, in realtà, tutto questo non succede, perché vi basterà prendervi gioco della scarsa IA nemica per aggirarla agevolmente, tagliare corto quando è possibile e far perdere le vostre tracce in pochi istanti.

Capita a volte che dobbiate reperire un oggetto chiave proprio nella stanza in cui si aggira la creatura, ma vi assicuriamo che sarà un gioco da ragazzi avere sempre la meglio e smettere d'improvviso di essere l'oggetto del desiderio del male interiore che vi angustia sotto forma di mostro. Durante l'avventura sarete accompagnati da una sorta di libellula controllabile liberamente con la levetta destra del pad, utile da mandare in avanscoperta per osservare meglio la situazione e illuminare oggetti importanti.

Com'è facile immaginare, muovere entrambe le levette può creare non pochi problemi, ed è capitato più volte che la meccanica non funzionasse a dovere, finendo oltretutto per essere assai limitata e poco utile, al punto che vi verrà spontaneo farne uso solo quando sarà strettamente necessario. Ci sono insomma tanti, troppi errori grossolani che impediscono a In Nightmare di spiccare, o quanto meno di proporsi come un valido esponente di un genere che nel frattempo è andato avanti ed è cresciuto in modo importante.

I puzzle presenti, sebbene in larga misura buoni, soffrono di alcune scelte a monte che potrebbero creare episodi di frustrazione, soprattutto quando vi renderete conto che un paio di tentativi andati male possono farvi ricominciare da capo il percorso logico-deduttivo mentale che avevate cominciato per superare la sezione, facendovi perdere del tutto importanti punti di riferimento.

Anche tecnicamente In Nightmare dimostra di avere tante criticità su cui non è possibile soprassedere: i bug e i glitch sono parecchi e vanno da collisioni fantasiose a blocchi in elementi degli scenari, sbavature visive durante gli spostamenti lungo spazi molto angusti e una cura non impeccabile dei dettagli.

Graficamente siamo su un livello accettabile, per il tipo di produzione che il gioco vuole essere, ma si nota una marcata differenza di trattamento tra i personaggi più in vista e certi asset decorativi di importanza non proprio così secondaria. In Nightmare, in definitiva, è frutto di una discreta idea sfruttata malamente ed elaborata con sin troppa sufficienza.

Versione recensita: PC

Voto Recensione di In Nightmare - Recensione


4.8

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Buona premessa narrativa...

Contro

  • ... Sfruttata piuttosto male

  • Tanti errori imperdonabili legati ai sistemi di gioco

  • IA pessima

Commento

In Nightmare ha molto da rimproverarsi, perché la sua idea di fondo meritava uno sviluppo migliore e un'attenzione di tutt'altro tipo. Così com'è, l'opera si porta dietro sin troppi errori banali, molto ingenui, che gravano pesantemente su un'esperienza globale mai davvero piacevole e scarsamente stimolante.
***

Sto cercando la migliore l'offerta...