La decisione di ambientare il nuovo capitolo della celebre serie racing in territorio nipponico non rappresenta soltanto una risposta alle numerose richieste della community, ma si rivela anche la scelta perfetta per reintrodurre una meccanica di gioco che aveva caratterizzato profondamente l'esperienza di Forza Horizon 4 (qui trovate la nostra recensione).
Il Giappone, con la sua ricca tradizione legata al susseguirsi delle stagioni e i drammatici cambiamenti paesaggistici che ne derivano, offre il palcoscenico ideale per il ritorno delle stagioni dinamiche in Forza Horizon 6, una caratteristica che i fan avevano sentito la mancanza nell'episodio precedente.
L'assenza delle stagioni variabili in Forza Horizon 5 aveva rappresentato una scelta obbligata per Playground Games, che si era trovata a gestire un'ambientazione messicana caratterizzata da una varietà geografica e climatica tale da rendere superflua la rotazione stagionale.
La ricchezza di biomi diversi, dalle zone desertiche alle aree tropicali, aveva reso praticamente ridondante l'implementazione di cambiamenti stagionali che non avrebbero rispecchiato la realtà climatica del territorio messicano.
Tuttavia, i feedback della community hanno sempre evidenziato quanto questa meccanica fosse apprezzata e ritenuta fondamentale per l'esperienza di gioco.
La scelta del Giappone come nuova ambientazione si rivela particolarmente azzeccata proprio in virtù dell'importanza culturale che le stagioni rivestono nella società nipponica.
Come spiega Don Arceta, art director del progetto, in una recente intervista: "Per il Giappone, i cambiamenti stagionali hanno un impatto drastico sul paesaggio e sul mondo giocabile, ma hanno anche un significato culturale più profondo per il Paese".
Questa considerazione va oltre il semplice aspetto estetico, abbracciando una filosofia di gioco che mira a trasmettere sensazioni autentiche attraverso il medium videoludico.
Il sistema stagionale introdotto in Forza Horizon 4 aveva già dimostrato le proprie potenzialità nell'ambientazione britannica, modificando sostanzialmente l'esperienza di guida attraverso variazioni di illuminazione, vegetazione, condizioni meteorologiche e aderenza del fondo stradale.
Ora, trasferito nel contesto giapponese, questo sistema promette di raggiungere una profondità ancora maggiore, sfruttando la naturale propensione del territorio nipponico a trasformarsi radicalmente nel corso dell'anno.
La consulente culturale Kyoko Yamashita ha fornito ulteriori dettagli sulla cura dedicata agli aspetti più sottili dell'esperienza: "Il team è anche riuscito a creare un sistema in cui i cambiamenti stagionali influenzano realmente il mondo, modificando sottilmente i toni, le attività e i suoni della primavera, dell'estate, dell'autunno e dell'inverno".
Questa attenzione si estende fino ai dettagli più minuti dell'esperienza sensoriale, con l'integrazione di elementi audio ambientali specifici per ogni stagione.
La capacità di evocare immediatamente la sensazione di trovarsi in un determinato luogo e momento dell'anno attraverso piccoli accorgimenti sonori e visivi dimostra la maturità raggiunta dal team di sviluppo nella comprensione delle dinamiche che rendono memorabile un'esperienza videoludica.