Recensione

Yar's Revenge

Avatar

a cura di Slice

Il Verdetto di SpazioGames

5

Se andiamo ad attingere dal vastissimo universo del retrogaming, il famoso Atari 2600 ha avuto la fortuna di sformare alcuni tra i titoli più belli in assoluto, innalzandoli a vere e proprie pietre miliari del settore. Tra i tanti usciti, nel lontano 1981, fece capolino sul mercato Yars’ Revenge, uno shooter atipico rispetto a quello che si era visto fino a quel momento -ovvero cloni del celeberrimo Space Invaders, che incuriosì talmente tanto i videogiocatori dell’epoca da divenire in breve tempo il titolo per Atari più venduto in quell’anno. Sulla scia dell’enorme mole di remake che il mercato Digital Delivery di Sony e Microsoft mette a disposizione dei giocatori, Namco Bandai ha colto la palla al balzo incaricando i ragazzi di Killspace Entertainment di realizzare un rifacimento del titolo in questione. Yar’s revenge (non avete letto male, l’apostrofo è stato volutamente spostato) per sgombrare subito ogni dubbio, si discosta in maniera netta e decisa da quello che era il suo predecessore. Pur rimanendo sempre uno shooter, la nuova impostazione di gioco lo classifica all’interno degli On-rails Shooter. La storia, seppur molto debole (ma d’altronde in titoli del genere non ci si aspetta mai più di tanto), vedrà contrapposte due razze in guerra i Yar, una sorta di mutazione genetica tra mosche e umani, e i Qotile, una forma aliena. Noi impersoneremo una combattente scelta dell’esercito Yar con il compito di annientare la razza aliena avversaria. In alcuni frangenti di gioco, la trama sarà supportata da alcuni art work in stile manga, che aiuteranno a narrare la storia nei pochi dettagli che essa possiede.

Uno shooter impegnativoAndando ad analizzare a fondo il gameplay del titolo, si scopre che gli sviluppatori hanno cercato di utilizzare tutti i tasti del pad per poter inserire più mosse possibili. Se con i due analogici muoveremo rispettivamente personaggio e visuale, con il resto dei pulsanti avremo modo di utilizzare ben due modalità di fuoco, dei missili a ricerca, il dash per evitare i colpi nemici e, infine, come se non bastasse, avremo la possibilità di raccogliere nel corso del livello dei power up che attiveremo con le varie direzioni della croce direzionale. Sebbene all’inizio possa sembrare una struttura di gioco ricca e profonda, a distanza di pochissimi minuti di gioco vi renderete conto che la macchinosità prenderà immediatamente il sopravvento. Complice un’intelligenza artificiale nemica che già a livello normale sembra invincibile, il più delle volte capiterà di trovarvi in situazioni in cui non saprete perfettamente che tasto premere portandovi all’ineluttabile conclusione della morte certa. Yar’s Revenge è un titolo che non perdona, non lascia molto spazio per la tecnica e questa cosa inficia inevitabilmente sulla profondità e la godibilità del gioco. A mitigare in parte questa sensazioni ci pensa la modalità cooperativa, esclusivamente in locale, che rende le meccaniche di gioco leggermente più ragionate e meno frenetiche. Tuttavia, a conti fatti, anche quest’ultima non si è rivelata sufficiente a salvare la giocabilità del titolo. Un gameplay di questo tipo delude ancor maggiormente se a fare da contraltare vi è un comparto tecnico di assoluto spessore, soprattutto considerando il mercato Arcade. I livelli di gioco – 6 in totale – e i vari personaggi che li popoleranno, sono realizzati con una grafica 3D in cel-shading capace di mettere in risalto in maniera molto nitida i dettagli dei modelli poligonali. Gli stessi effetti di luce e in particolare quelli particellari, nelle situazioni più concitate renderanno quasi psichedelico lo schermo di gioco, donando personalità e carattere al titolo. Unica pecca che si può additare ai designer riguarda una certa monotonia nelle ambientazioni dei vari livelli. Concludiamo l’analisi tecnica del titolo citando un comparto audio completamente anonimo che non lascerà nessuna traccia nella vostra memoria. Nulla da far notare per quel che concerne il comparto multiplayer, costituito unicamente dalle Leadboard che terranno conto dei punteggi dei giocatori nei vari livelli di gioco. Una piccola curiosità a margine, che farà la gioia soprattutto degli amanti del titolo originale, riguarda la sezione extra, all’interno della quale sarà possibile sbloccare e in seguito sfogliare digitalmente, il fumetto che era inserito all’interno della confezione originale di Yars’ Revenge.

– Graficamente valido.

– Il fumetto del titolo originale all’interno degli extra.

– Mappatura dei comandi molto scomoda.

– Difficoltà di gioco inadatta al tipo di gameplay scelto dagli sviluppatori.

– Una certa monotonia di fondo per quel che riguarda il design dei livelli.

5.0

A conti fatti Yar’s Revenge dimostra che non basta avvalersi di un nome altisonante per poter essere un ottimo titolo. Un gameplay indomabile e una difficoltà di fondo eccessiva, che non aiuta assolutamente ad apprezzare la giocabilità, decretano il fallimentare tentativo da parte di Killspace Entertainment di riesumare un brand storico. Consigliato solo ed esclusivamente a chi ha letteralmente amato l’originale.

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite. Vuoi accedere?


Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.