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Recensione

WWF Smach! down

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Avatar di Ryuken

a cura di Ryuken

Pubblicato il 23/03/2002 alle 00:00
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Il Verdetto di SpazioGames

5.5

Ahimè sono ben lontani i tempi in cui al pomeriggio e alla sera non mi perdevo nemmeno un appuntamento con il Wrestling della WWF, condito dall’esaltante e competente commento di Mr Dan Peterson.A quei tempi (fine anni ottanta/inizio novanta) tale sport era diventato quasi un fenomeno di culto ed i fan crescevano sempre più numerosi anche nell’italica penisola, sia fra i grandi che fra i piccini, tanto che nell’anno 1992, se non erro, i colossi della WWF sbarcarono a Milano al Palatrussardi per allestire uno spettacolo a dir poco apocalittico che ebbe un grandissimo seguito.Come tutti i fenomeni di culto anche il Wrestling fu spinto da figure carismatiche che da sole furono in grado di attirare milioni di tifosi in tutto il mondo, un nome su tutti: Hulk Hogan,Spariti i mostri sacri anche il seguito è andato scemando, rimanendo vivo solo in patria, gli USA, dove nuove leve cercano di rinverdire i fasti mondiali di quello spettacolo pirotecnico chiamato Wrestling.Uno dei mezzi più popolari al giorno d’oggi, per aumentare l’utenza di un qualcosa, è quello del videogioco dedicato che in tal caso prende il nome di WWF Smach! Down.A pochissimi giorni dal lancio Pal del deludente LEGENDS OF WRESTLING fa capolino un altro titolo dedicato che tenta di risollevare la situazione, ce l’avrà fatta oppure no?

La seconda che ho dettoE’ no, non ci siamo nemmeno in questo caso, il perché ve lo snocciolerò nel corso dell’articolo, adesso vediamo un po’ di spiegare come si struttura il titolo.Nessuna novità di rilievo la solita, necessaria, manciata di opzioni che sono: l’Exibition mode, lo Story mode, il Create mode e la modalità Theatre.Mi pare che le spiegazioni siano piuttosto superflue, ma un accenno alle diverse opzioni mi pare d’obbligo.L’Exibition mode è il classico incontro di esibizione fine a se stesso che potrete decidere di disputare sia in singolo che a squadre (2 giocatori contro la CPU oppure quattro giocatori umani, suddivisi in due squadre da 2).Lo Story mode è la modalità principale di gioco che vi lancerà all’inseguimento del titolo mondiale.Potrete decidere se scegliere fra uno dei 34 lottatori facenti parte la lineup di wrestlers oppure crearvene uno di sana pianta, attraverso la modalità di creazione lottatori.Quest’ultima è particolarmente interessante in quanto ci da l’opportunità di editare al meglio il nostro lottatore tipo (pensate che sono riuscito a creare un essere che somigliava più ad un demone, con tanto di corda, che ad un lottatore).Infine la modalità Teatro ci permette di sbloccare e salvare tutta una serie di filmati riferiti agli incontri maggiormente spettacolari; come dicevo ad inizio articolo i lottatori carismatici, nel mondo della WWF, sono sempre meno, ad ogni modo qualche nuova leva interessante c’è, oltre ovviamente ad i superstiti dell’era che fu; al fianco degli attempati e carismatici Dean Malenco, Undertaker e Steve Austin (no, non l’uomo bionico) troviamo fra i più interessanti: Eddie Guerriero, The Edge, The Rock e Triple H.Da notare anche la presenza di lacune donzelle che, a dire il vero, appaiono un po’ inutili a meno che non si scontrino solamente fra loro.

Grafica e sonoroDal punto di vista visivo WWF Smach! Down presenta i medesimi difetti riscontrati in LEGENDS OF WRESTLING: lottatori che paiono più delle caricature che non riproduzioni digitali degli originali, lentezza assurda nello svolgimento delle azioni e controllo difficoltoso dei personaggi che scattano di brutto.Il livello di dettaglio generale è accettabile, i filmati sono molto belli (soprattutto quello introduttivo) ma, perlomeno a me, lo stile di disegno utilizzato dagli sviluppatori non piace affatto, forse negli USA apprezzeranno titoli disegnati con un tratto simile ma, credetemi, in Italia proprio no.Purtroppo anche questa volta in comparto grafico di un gioco dedicato ad uno sport così spettacolare non raggiunge la sufficienza.Il sonoro al contrario è molto bello, caratterizzato da delle tracce rokkeggianti assai adatte al contesto (bellissima la sigla d’accompagnamento al filmato iniziale) e, a tratti, adrenaliniche che unite agli effetti sonori, ben realizzati, fanno del contesto audio la cosa meglio riuscita di questo prodotto.

Giocabilità e LongevitàAnche qui siamo messi tutt’altro che bene, non bastavano le assenza di alcune figure storiche di spicco (Hulk Hogan dove seiiiii!!!), no, dobbiamo aggiungere anche una struttura di controllo assai complessa e poco appagante a causa della pessima risposta ai comandi dei lottatori che sembrano muoversi al rallentatore.D’accordo, raccogliere ogni sorta di arma al di fuori del ring non è male, ma se poi per darla in testa all’avversario devo sudare come un muflone in calore perché il tizio sullo schermo non vuole andare dove dico io, non mi sembra poi così divertente.Insomma la giocabilità è piuttosto casuale come d’altronde anche la longevità che, a suo unico vantaggio ha la quantità elevata di personaggi disponibili e la possibilità di crearne di nuovi.

Bella colonna sonora.

Molti wrestlers selezionabili.

Interessante la modalità di editing.

Grafica bruttina e scattosa.

Sistema di controllo ostico.

Lentezza nella risposta ai comandi da parte dei personaggi.

Poca originalità.

Caricamenti, a volte, snervanti.

5.5

Davvero un peccato un’ennesima delusione dopo quella di Legend of Wrestlig.

Un titolo mediocre che può fare la felicità solamente dei più sfegatati appassionati, i quali a costo di utilizzare in un videogames i propri beniamini sono disposti a soprassedere le numerose magagne che caratterizzano WWF Smach! Down.

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