Recensione

The Settlers 7: La strada verso il regno

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a cura di FireZdragon

Una delle saghe strategiche più longeve in assoluto su PC torna ancora una volta sui nostri monitor grazie a Ubisoft che tramite questo settimo capitolo ci farà rivivere le avventure dei piccoli settlers. Per tutta la serie l’obbiettivo primario è sempre stato quello di costruire una città e vederla prosperare nel commercio piuttosto che gestire direttamente le truppe in battaglia, in questo caso nulla è cambiato e The Settlers 7: La strada verso il regno mantiene immutata la profondità nella raccolta delle risorse rendendo il titolo molto più simile ad un gestionale che ad un RTS puro.

Una corona per il reTandria è sempre stato un luogo rigoglioso e pacifico ma da qualche tempo a questa parte i sovrani che si sono succeduti sul trono hanno fatto prevalere i loro voleri al benessere del popolo facendo ricorrere i Settlers alla decisione estrema di nascondere la corona fino all’arrivo di un re degno di questo nome e che possa governare con giustizia e lealtà i propri sudditi. In questo clima di tensione, la rossa principessa Zoe, da voi qui interpretata, dovrà riuscire a riunire i popoli e riportare prosperità nella regione. La conquista di un regno non è certo una cosa da tutti e per questo durante buona parte della campagna avrete al vostro fianco il taverniere Boris che si prodigherà a darvi utili consigli e vi guiderà durante tutte le parti del tutorial. Le fasi di apprendimento scorrono lentamente e già le prime missioni richiederanno quasi un’ora per essere portare a termine, tempo, tuttavia, assolutamente necessario per permettervi di comprendere le meccaniche di gioco. La prima parte di ogni missione dovrà essere dedicata alla raccolta delle materie prime e alla corretta impostazione delle catene di produzione, elementi indispensabili per poter portare a termine i compiti che vi verranno assegnati di volta in volta. Tutte le costruzioni richiederanno come risorse principali per la loro creazione legname e pietre, per ottenerli dovrete quindi esplorare la mappa intorno al vostro castello di partenza e individuare delle buone locazioni dove stabilire le falegnamerie e le miniere. Ovviamente tutto il materiale raccolto, in puro stile Settlers , sarà inutilizzabile e avrete bisogno quindi di edifici particolari in grado di lavorarli, per costruirli potrete espandere i cortili delle vostre dimore in botteghe adatte al compito. I vostri cittadini non chiederanno ricompense in denaro ma andrà soddisfatta comunque la loro necessità di cibo. Utilizzando le risorse accumulate giungerà il momento di allargare la propria città e cercare dei terreni fertili in cui coltivare il grano per produrre il pane e trovare delle riserve di caccia per recuperare cibo di livello più elevato che garantirà, sua volta, una raccolta più rapida se fatto consumare dai cittadini o permetterà di arruolare i primi soldati. Ogni materia prima sarà presente sulla mappa in quantità limitata e dovrà essere cura del giocatore non bruciare troppe risorse subito o incorrerà nel pericolo di trovarsi, durante l’avanzamento della partita, senza la possibilità di svilupparsi ulteriormente. Punti cardine dello sviluppo della città saranno i magazzini: qui i vostri settler porteranno tutto il materiale che raccoglieranno e, a seconda della distanza dai loro posti di lavoro, torneranno più o meno in fretta ai loro compiti. Nel caso in cui li avrete posizionati in modo sbagliato potreste incappare in un sovraffollamento degli stessi bloccando del tutto le catene di produzione.

L’archibugio batte la zappaUna volta arrivati ad avere un’economia solida e florida potrete iniziare finalmente a costruire il vostro esercito e dedicarvi alla conquista dei settori a voi adiacenti. In Settlers 7 saranno disponibili solo cinque tipologie di soldati: i picchieri, unità base per il combattimento in mischia sono dotati di alabarda e posso attaccare esclusivamente gli altri soldati in corpo a corpo; i moschettieri, saranno l’unità standard per gli attacchi a distanza e hanno la capacità di distruggere anche le fortificazioni; i cannoni non saranno in grado di rispondere ad eventuali attacchi ravvicinati ma sono devastanti sulla lunga distanza; la cavalleria, avrà una buona potenza d’attacco ed infine potrete disporre dei vessillari che non saranno in grado di combattere ma aumenteranno il potere offensivo di tutte le unità a loro vicine. Stabilito il settore che volete assaltare vi basterà avere un numero di soldati sufficiente a superare le difese e sovrastare il numero dei soldati nemici. Il titolo non prevede le gestione diretta delle unità in battaglia ma esegue i combattimenti in automatico lasciando al giocatore la possibilità di concentrarsi unicamente sulla parte gestionale. Terminato il combattimento, il generale a capo del vostro esercito andrà quindi a catturare il castello avversario e dopo un breve periodo di tempo prenderà il possesso del settore. A questo punto potrete espandere ulteriormente il vostro impero costruendo anche nella nuova zona appena conquistata e utilizzare così i nuovi giacimenti di risorse.

È una questione di prestigio e di tecnologiaIl prestigio è una nuova funzione che rispecchia il valore e la gloria di un giocatore. Esistono diversi modi per guadagnare prestigio, primo su tutti la costruzione di oggetti appartenenti a questa categoria. Un’altra possibilità è conquistare dei settori neutrali o ancora spendere tempo nella ricerca ed ottenere nuove tecnologie relative. Come ricompensa per essere divenuti importanti ci si apriranno nuove strade e potremo assegnare i punti guadagnati nel menù relativo. I premi andranno dalla possibilità di costruire muri in pietra per difendere i villaggi all’aumentare la velocità di raccolta delle risorse da parte dei paesani, andando così ad incidere in maniera significativa sull’andamento della partita. Gli edifici speciali che abbiamo costruito oltre ad assegnare prestigio potranno farci sbloccare anche nuove rotte commerciali e nuove tecnologie. Nella chiesa potremo addestrare i chierici che, una volta mandati nei monasteri, ci garantiranno nuovi potenziamenti per l’esercito sia nella parte offensiva che in quella difensiva mentre attraverso l’ufficio esportazioni potremo garantirci interessanti rotte commerciali utili per scambiare le risorse in eccesso da noi accumulate con beni molto più rari e preziosi.

Guerra si, ma con stileLa prima cosa che ci è balzata in mente pensando al comparto tecnico di Settlers 7 è la confezione del prodotto, inspiegabilmente la versione americana della copertina ha un disegno duro e realistico nelle sue fattezze cosa che non rispecchia assolutamente lo stile grafico di questo gioco, la copertina europea d’altro canto ritrae alla perfezione i piccoli protagonisti di questa nuova avventura che posseggono un aspetto goffo e cartoonesco. The Settlers 7: la strada verso il regno propone una rappresentazione grafica pulita e con una cura maniacale delle animazioni. A partire dagli edifici di minore importanza fino ad arrivare ai castelli ogni minimo particolare è curato nel dettaglio e se la visuale dall’alto può garantire una buona panoramica è ingrandendo al massimo ed inquadrando i nostri sudditi al lavoro che si potrà capire realmente quanta passione è stata messa nello sviluppo di questo titolo. I cacciatori andranno realmente a prendere i cervi nella foresta e i fornai impasteranno dapprima la farina e la metteranno a cuocere solo in un secondo momento e così per tutti gli altri abitanti. Stessa cura profusa nell’elaborazione dell’interfaccia, ridotta al minimo e di facile consultazione. Altra nota positiva è sicuramente il sonoro che ci ha convinto appieno senza dare mai fastidio durante le lunghe partite e accompagnandoci con dolcezza durante la navigazione nei menù. Nell’angolo alto destro potrete trovare la mappa stilizzata della regione con indicati chiaramente i vostri possedimenti, le sezioni neutrali e le zone nemiche con chiare divisioni per colore mentre nella parte bassa dello schermo sarà presente la barra di status su cui potrete trovare i menù per le code di produzione, i livelli di prestigio con relative ricompense e tutti i pulsanti necessari per una veloce navigazione tra i numerosi grafici per la gestione delle risorse ivi presenti. Non essendo presente un vero e proprio avatar nelle partite multiplayer la personalizzazione è affidata esclusivamente al nostro castello di partenza. Grazie ad una costruzione fatta a blocchi sarà infatti possibile modificare a partire dalle fondamenta fino ad arrivare a bandiere e guglie sulle cime dei tetti la nostra roccaforte con possibilità infinite di personalizzazione. Alcuni pezzi esclusivi potranno essere acquistati inoltre guadagnando monete d’oro durante le partite della campagna per giocatore singolo.Appena avviato il gioco abbiamo avuto dei problemi con i parametri presettati da Ubisoft che causavano una visualizzazione sfocata di quasi tutti gli edifici, ottimizzando le impostazioni secondo la vostra risoluzione e settando un livello di antialising alto riuscirete a risolvere questo fastidioso problema.

HARDWARE

OS: Windows XP, Windows Vista, Windows 7 Processore: 2 GHz Intel Pentium 4 / AMD XP 2600+ o migliore (Intel Core 2 Duo / AMD Athlon 64 X2 raccomandati) Memoria: 2 GB (4 GB raccomandati) Scheda Video: 256 MB DirectX 9.0c-compliant, Shader 3.0 (512 MB Raccomandata)Hard Drive: 8 GB Internet : Connessione a banda larga con 128 kbps in upload o piu’ veloce.

MULTIPLAYER

Oltre alla campagna singlepalyer, Settlers 7 propone diverse mappe per confrontarsi contro l’AI o contro un massimo di altri tre giocatori sui server ufficiali online. Per riuscire ad avere una netta supremazia nelle partite multiplayer sarà indispensabile riuscire a capire quali risorse sono più numerose intorno a noi e concentrarsi sulla raccolta e la creazione di unità relative a quella determinata materia prima cercando di massimizzare tutti gli insegnamenti acquisiti giocando da soli. I giocatori potranno arrivare alla vittoria tramite il potere militare, una ricca rete di commerci o anche con il dominio della tecnologia ed il controllo dei territori, le scelte da fare sono molteplici e vanno fatte in fretta prima che l’avversario raggiunga i punti cardine prima di noi. Questa cosa rende il gameplay vario e divertente e pone il giocatore al centro di decisioni e scelte che ne decreteranno vittoria o sconfitta in base alla velocità con cui riuscirà ad adattarsi ai molteplici cambiamenti che vengono causati dai propri avversari.

– Ottima gestione delle risorse

– Animazioni stupende

– Lunga campagna singleplayer

– Colonna sonora eccelsa

– Il DRM Ubisoft

– Gameplay lento

– Nessuna gestione dei combattimenti

8.0

The Settlers 7: La strada verso il regno riesce ad amalgamare in maniera eccellente tutto quello che i fan hanno imparato ad apprezzare durante il corso degli anni di questa saga. Un’ottima parte di costruzione della città e delle relative catene di produzione, molto complete anche se ostiche da apprendere, unite ad un controllo dell’esercito e delle battaglie più leggero di come ci hanno abituato altri giochi pone il titolo tra i migliori della categoria dei gestionali.

L’obiettivo è centrato e il gioco risulta piacevole da vedere e divertente da giocare, anche se permane qualche difetto . Le partite sono veramente lunghe e capiterà spesso di avere missioni della durata di un paio d’ore che in alcuni casi rischieranno di finire con una sonora sconfitta nel caso in cui le risorse venissero sprecate a inizio partita, cosa che rende indispensabile una gestione accurata fin dai primi minuti di gioco. Il gameplay inoltre impiega parecchio tempo ad ingranare e a volte obbliga il giocatore a rimanere a guardare lo schermo con le mani in mano mentre i piccoli settler lavorano per lui. Nel complesso quindi ci troviamo di fronte ad un titolo che saprà regalare ore e ore di divertimento agli appassionati del genere ma che richiederà diverso tempo ai novizi perché ne apprendano a fondo le diverse sfaccettature.

Voto Recensione di The Settlers 7: La strada verso il regno - Recensione


8