The Chronicles of Inotia 4: Assassin of Berkel è disponibile su App Store in versione 1.0.2 ed è compatibile con iPhone, iPod Touch e iPad con iOS 4.3 o superiore.
Finora sono due le serie che si sono contese lo scettro di RPG old-style su App Store e si tratta in entrambi i casi di produzioni sudcoreane. Non che i remake per iOS dei vecchi capitoli di Final Fantasy non abbiano avuto successo, ma se dobbiamo parlare di nuove IP non possiamo che citare Zenonia e The Chronicles of Inotia. Ad accomunare queste due saghe non sono solo la provenienza geografica e il numero di episodi (quattro per entrambe), ma anche la struttura di fondo e l’impronta grafica, fortemente debitrice dell’era 16 bit. Se Zenonia rimane la serie di maggior successo tra le due, The Chronicles of Inotia ha raggiunto il suo apice con il secondo episodio di fine 2009, per poi compiere un mezzo passo falso con Chronicles of Inotia 3: Children of Carnia dello scorso anno. C’era quindi molta attesa da parte dei fan per l’uscita del quarto capitolo, a cui lo sviluppatore Com2uS ha riservato una lavorazione lunga e attenta sfociata qualche giorno fa con la pubblicazione su App Store in due diverse versioni.
Peccati di gioventù
Possiamo infatti scaricare gratuitamente The Chronicles of Inotia 4: Assassin of Berkel o pagare 2,39 euro per la versione Premium, che oltre a eliminare tutti i banner pubblicitari della versione free e aggiunge 100 gemme equivalenti a circa 3 euro. Visto che i banner sono pochi e non danno assolutamente fastidio, consigliamo caldamente di scaricare la versione free, anche perchè tra le due non vi è alcuna differenza a livello di contenuti in game, mappe, oggetti e quant’altro. Una volta lanciato il gioco sul nostro nuovo iPad, ci troviamo di fronte a un classico KRPG (dove K sta per Korea) che pare uscito da metà anni ’90. La grafica è un mix piuttosto discutibile tra elementi in alta risoluzione (i ritratti dei personaggi durante i dialoghi) e un mondo di gioco estremamente pixelloso e datato, che tra l’altro non fa segnare alcun miglioramento rispetto al precedente episodio. Un impatto iniziale tutt’altro che esaltante insomma e anche la fluidità (cosa inconcepibile per un titolo di questo tipo) non è proprio perfetta, senza dimenticare il sistema di controllo touch. Come nei precedenti capitoli della serie anche qui i nostri alter ego possono muoversi solo in quattro direzioni, scelta davvero scomoda e anacronistica che va però intesa proprio in un ottica retrogaming e quindi in fondo accettabile. Purtroppo, a rincarare la dose di controlli macchinosi, ci si mette la risposta lenta e imprecisa ai movimenti dell’icona a quattro frecce, ma è l’esperienza di gioco generale a lasciare delusi. Rimanere bloccati tra gli elementi dello scenario è una cosa piuttosto frequente, oltre al fatto che spesso, avvicinandosi ai nemici, veniamo allontanati senza alcun motivo. Speravamo che il nuovo aggiornamento di pochi giorni fa (comunque utile per aver risolto altri bug) mettesse mano anche al control system, ma nulla è cambiato rispetto alla prima release e la giocabilità ne risente parecchio. Lo stesso comparto audio è piuttosto standard come musiche ed effetti sonori, mentre ancora una volta manca un qualsiasi tipo di doppiaggio per le voci dei protagonisti e la traduzione dei dialoghi in inglese lascia piuttosto a desiderare.

Alla ricerca dell’arma perfetta
Per fortuna The Chronicles of Inotia 4: Assassin of Berkel riesce in parte a far dimenticare tutti questi limiti e difetti con una formula di gioco davvero contagiosa, almeno per chi adora i GdR vecchio stile, le tipiche influenze asiatiche nel character-design e un grinding a dir poco forsennato. Aspettatevi infatti un respawning dei nemici quasi istantaneo e un button smashing forsennato, il tutto per aumentare i punti esperienza, passare di livello, migliorare le statistiche, sbloccare nuove skill e raccogliere denaro e gemme per acquistare armi e armature sempre più potenti. Quello che non manca nel gioco è infatti la quantità di oggetti e su questo versante gli amanti del looting avranno di che gioire. I drop dei nemici e dei boss possono riservare tantissime sorprese e se a ciò aggiungiamo l’upgrade delle abilità e degli incantesimi, la curiosità di provare contro i nemici nuove armi e le skill potenziate spinge a un grinding davvero massiccio. Inoltre la presenza di sei diverse classi da scegliere all’inizio dona al gioco una notevole varietà di approcci, anche perchè nel corso del gioco possiamo formare un party con altri due personaggi giocanti oltre al nostro eroe. Questo aspetto aggiunge un minimo di spessore tattico al gioco. Non solo c’è spazio per una microgestione dei nostri compagni a livello di equipaggiamento e di crescita, ma la possibilità di schierare combinazioni sempre diverse di personaggi contro i boss lascia spazio a interessanti sperimentazioni. Per il resto questa nuova fatica di Com2uS riserva davvero poche sorprese, soprattutto per chi ha già giocato ai tre predecessori. Se quindi odiate combattere ogni tre secondi, muovervi in sole quattro direzioni e non vi accontentate di trama, personaggi e situazioni stereotipate al massimo, troverete davvero poche soddisfazioni in The Chronicles of Inotia 4: Assassin of Berkel. Va però ricordato che si tratta di un titolo gratuito e quindi non costa nulla provarlo; inoltre la longevità è molto elevata e la mole di oggetti e contenuti è tale da spingere il giocatore a migliorarsi continuamente e a uccidere sempre più nemici. Speriamo solo che per il prossimo capitolo il team coreano si inventi qualcosa di più originale, sistemi i controlli touch e dia una svecchiata al comparto grafico; va bene insistere con il look retrogaming, ma dopo tre anni sarebbe anche ora di provare qualcosa di più al passo con i tempi.
– Gli amanti del looting e del grinding lo adoreranno
– Ottima longevità
– La presenza del party dona profondità al tutto
– Non costa nulla
– Il comparto grafico inizia ad essere troppo datato
– Controlli scomodi e da rivedere
– Poche novità rispetto ai predecessori
Fermo restando che l’episodio migliore della saga di Inotia rimane il secondo, questo quarto capitolo si mantiene su discreti livelli d’insieme e il fatto che sia del tutto gratuito lo rende ancor più appetibile. Chi ama i GdR di impostazione asiatica (in questo caso coreana) si troverà subito a suo agio tra le meccaniche di gioco e il design dei livelli e dei personaggi, anche se limiti come il sistema di controllo, il grinding eccessivo e un comparto grafico troppo datato influiscono inevitabilmente sulla valutazione finale. Se però avete amato i tre predecessori, qui andrete sul sicuro e il recente aggiornamento ha reso l’esperienza di gioco ancor più piacevole, seppur non ancora del tutto scevra da bug e difetti più o meno gravi.