Recensione

Terminator 3: Le macchine ribelli

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a cura di Yurixxx86-Zico

Sono trascorsi ormai 10 anni dalla distruzione del chip Skynet, I.A. evolutissima a capo di tutte le macchine del mondo, ed il giorno del giudizio appare ormai come un qualcosa di lontano.John Connor ha già compiuto 25 anni, nascosto dal mondo e dai pericoli che da sempre hanno minato la sicurezza della sua vita; Sara Connor è invece morta ormai da tempo, conseguentemente ad una leucemia.Quando finalmente un minimo di tranquillità sembra prospettarsi per John, ecco un’altra minaccia…Un nuovo Cyborg, un nuovo Terminator, denominato T-X, viene inviato per porre fine alla vita del giovane ragazzo e di tutti coloro i quali gli sono vicini ed in un modo o nell’altro possono avervi a che fare.Cosa distingue il T-X dagli altri Terminator? Beh, diciamo che:1) Non ha i bicipiti di un muratore bergamasco.2) Non ha la misura del piede di Shaquille O’Neill.3) Non indossa canottiere nere attillate che per un motivo o per l’altro volano via come foglie.4) Ha più silicone quest’unico modello di tutti i Terminator precedentemente prodotti messi assieme (e nelle parti giuste direi).Insomma… è una donna!O meglio, è di fattezze tipicamente femminili (e che fattezze) ma trasuda pericolosità da ogni giuntura.Non è esattamente una cucciolotta tenera e spaurita con la quale condividere una folle nottata d’amore; è bensì il più avanzato esperimento bellico sviluppato in futuro, distruttiva oltre ogni limite, a discapito dell’aspetto.Ma, fortunatamente (ed ovviamente, sennò che starei a fare qui a scrivere :-P ), la resistenza umana riesce ad inviare un Terminator col solo scopo di salvaguardare la vita di John (modello T-800).Tutto ciò porterà ad una sequela di combattimenti mozzafiato tra i 2 automi, i quali tenteranno in ogni modo di eliminarsi l’un l’altro, come raccontato nel film.E nel gioco, naturalmente…

In pieno conflittoL’avventura inizia quando ancora il T-800 (da noi impersonato) è nel futuro, riprogrammato da poco dalla resistenza umana.Il nostro obiettivo iniziale sarà quello di farci largo in alcune zone di quel futuro disastrato, in modo tale da poter tornare nel passato e giungere in tempo alla salvezza di John.Inizialmente il gioco non si presenta nemmeno malaccio e dopo la solita trafila di loghi delle case produttrici implicate nella realizzazione del titolo (davvero parecchie a onor del vero) ci si trova davanti ad un menù graficamente accattivante, con sullo sfondo scene tratte direttamente dal film ed in sottofondo il tema classico della serie Terminator (presente però solo in queste schermate e durante i titoli di coda).Promesse che saranno disilluse pressochè subito: smanetto 30 secondi fra le varie opzioni, giusto il tempo di invertire le assi X e Y, ed inizio una nuova partita… L’impatto iniziale non è dei migliori a causa di un comparto tecnico decisamente scarso che mina inevitabilmente la qualità dell’esperienza. Ma della grafica parlerò nel prossimo paragrafo della recensione, ora mi concentrerò esclusivamente sul gameplay.Dicevo, la struttura alla base di Terminator 3: Le macchine ribelli è (sulla carta) una giusta miscela di elementi fps (first person shooter) ed action 3d in terza persona che però, alla prova dei fatti, non convince appieno, dato che lo sviluppo dei vari elementi non sembra essere stato curato a sufficenza.L’avventura principale è divisa in missioni, avente ognuna una serie di obiettivi da portare a termine.Purtroppo (o per fortuna, dipende dai punti di vista) la durata di esse (e del gioco in generale) è alquanto ridotta, poichè il tempo necessario al completamento della vicenda si attesta sulle 5 ore, decisamente poche. Oltretutto il titolo è piuttosto facile e risulterà presto ripetitivo, minando il divertimento.Ogni missione è composta da una sezione in prima persona, tipica dei classici sparatutto sulla falsariga di Quake, e discretamente giocabile, che pur non fornendo certo una dose massiccia di divertimento rende più o meno giustizia come atmosfera a ciò che si è visto nella serie cinematografica, e da una parte in terza persona, molto simile per concept ad un picchiaduro. Queste parti in terza persona sono poste al termine di ogni missione principale e vi vedranno impegnati nell’affrontare il boss di turno in uno scontro faccia a faccia dove sarete in grado di combattere utilizzando pugni, calci, prese e quant’altro, nel tentativo di far scendere a 0 l’energia del proprio antagonista.E per “terminare” gli avversari, quale elemento non può esser assolutamente trascurato? Risposta scontata: le armi! Da questo punto di vista Terminator 3 non delude, proponendo una vasta gamma di gingilli che placheranno le nostre smanie di massacri; proiettili nonchè bombe al plasma, granate all’idrogeno, lanciamissili a ricerca telescopica e una decina di varianti di laser, nonchè postazioni di fuoco fisso quali torrette et similia… insomma, non mancherà praticamente nulla di quanto visto sul grande schermo.Per soddisfare il nostro impeto demolitore, i programmatori hanno pensato bene di inserire una visuale che ci permetterà letteralmente di vedere con gli occhi del nostro Terminator: selezionandola, l’intero schermo si tingerà di rosso e noi avremo a disposizione svariate informazioni su ciò che ci circonda, come ad esempio l’energia rimasta nostra e degli avversari, il punto debole del rivale che ci si para davanti, nonchè una sorta di lock-on sull’obiettivo, che ci confermerà la buona riuscita o meno del colpo da fuoco in caso di agganciamento del nemico. Oltre che a fornirci dati, questa visuale ha anche uno scopo estremamente pratico, ovvero rende invisibile la nebbia, permettendoci in casi di vista problematica di proseguire tranquillamente.Pesa nell’equilibrio generale del gioco, e soprattutto sul fronte della longevità, l’assenza di una modalità a 2 giocatori, che non riesce quindi a distrarre dalla monotonia dell’unica modalità presente, quella single-player.Veniamo infine agli extra presenti nel dvd, numerosi e di buona qualità: come ad esempio spezzoni presi dal film, filmati incentrati su parti di ”making of…”, 2 classici Atari in versione completa da scoprire completando l’avventura, gallerie d’immagini ed infine la possibilità di rigiocare le missioni già portate a termine.

Il futuro è adessoEccoci (ahimè) al capitolo dedicato al comparto tecnico, che come mia costante lascio per ultimo e qui le cose vanno male, molto male. Graficamente il titolo è un mezzo disastro ed a parte l’ottima feature relativa ai vari livelli di danneggiamento degli ambienti interni (colonne, muri, vetri, ecc.) nonchè un elevato grado di interattività, non ci sono lati positivi da segnalare! Proprio così, un solo punto a favore dal lato grafico, tutto il resto è di livello quantomeno basso (ad esser buoni).Dettaglio scarso, textures scialbe e sfocate, palette di colori talvolta eccessivamente scura e monotona (in particolar modo durante le prime missioni), effetti speciali decisamente poco speciali, flickering e scalette, cura per i dettagli risibile… devo continuare? E come se non bastasse tutto ciò… il motore grafico rallenta pure!!Già non è che ci sia sta mole di poligoni a schermo da gestire, aggiungiamoci pure gli scatti e siamo a posto.Certo, non saranno costanti, presentandosi solo in casi di affollamenti, ma danno comunque fastidio considerato che non ci troviamo certo di fronte ad un titolo che sfrutta appieno la console.Discreti gli fmv di intermezzo tra le missioni, di qualità certo non eccelsa ma abbastanza rassomiglianti nella realizzazione del volto di Arnold Schwarzenegger.Il versante audio è senza dubbio migliore, poichè molti brani della colonna sonora sono tratti o riarrangiati direttamente dal film (peccato che il tema principale di Terminator durante le sezioni in-game non sia presente), mentre gli effetti audio risultanto essere piuttosto monotoni, dando a volte quasi fastidio e controbilanciando in negativo ciò che di buono era stato fatto per le musiche.Il doppiaggio è interamente in inglese, con il doppiatore originale dell’attore tedesco (doppiatore anglosassone ovviamente) che ha prestato la sua voce all’alter-ego virtuale di “Schwarzy” (so già che se leggesse questo articolo verrebbe a prendermi a casa, ma questo nomignolo mi fa venire in mente una marca di cibo per cani).E’ presente la codifica DTS ed il supporto Dolby Digital 5.1 per soddisfare le esigenze sonore di tutti i fortunati possessori di impianti stereo che supportino tali tecnologie.Ultima nota: la traduzione degli elementi scritti (menù, sottotitoli, ecc.) è interamente in italiano.

– Atmosfera simile a quella respirata nel film

– Colonna sonora discreta

– Grafica oscena

– Ripetitivo

– Corto e facile

5.0

In definitiva un prodotto troppo mediocre questo Terminator 3: Le macchine ribelli, che non riesce nell’intento di regalare ai fan la soddisfazione di aver tra le mani un prodotto veramente valido dedicato alla celebre serie. Tecnicamente grezzo, facile e ripetitivo; così si può riassumere questo titolo. Unici punti da salvare sono la colonna sonora comunque valida ed una serie di extra veramente ben realizzati.

Ringrazio CAOS A.D. Savona per l’avermi fornito la copia del gioco utilizzata per la recensione. Per info: 019/8401239

Voto Recensione di Terminator 3: Le macchine ribelli - Recensione


5